Calcio

‘Situazione difficile, aiuteremo i giocatori’

Dopo il fallimento del Fc Chiasso, i sindacati hanno incontrato i calciatori e hanno spiegato loro come muoversi per far valere i propri diritti

30 gennaio 2023
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Venerdì scorso la Pretura di Mendrisio ha decretato il fallimento del Football Club Chiasso, mettendo così la parola fine a una storia durata ben 118 anni. L’augurio di tutti è ovviamente che il club rossoblù possa risorgere dalle sue ceneri, ma al momento rimangono soltanto amarezza e sgomento. Agli uffici del club sono stati posti i sigilli, davvero una triste rappresentazione di quanto sta accadendo nella città di confine.

Una nuova fase

Per i calciatori del Chiasso, dopo gli ultimi difficili mesi trascorsi in una snervante attesa di una svolta - senza oltretutto incassare il proprio stipendio praticamente dalla scorsa estate - inizia dunque una nuova fase. Da ieri, lunedì 30 gennaio, risultano tutti essere in disoccupazione. Nel pomeriggio, assieme ad alcuni ex compagni delle stagioni scorse che a loro volta vantano dei crediti col Chiasso, sono stati ricevuti dai sindacati.

A sostenerli in questo periodo complicato c’è Giorgio Fonio di Ocst, che sta operando in cooperazione col Sindacato dei calciatori, rappresentato da Orlando Urbano, che per uno strano scherzo del destino ha vestito anche la maglia rossoblù.

’Vedo persone disorientate’

"La situazione è difficile", ha spiegato Giorgio Fonio, a cui diversi giocatori si erano rivolti già negli scorsi mesi per capire come muoversi. "Vedo molto disorientamento tra i calciatori. Già da qualche tempo avevano compreso che non si sarebbe sistemato nulla. Tanti di loro peraltro sono giovani, o non sono ticinesi, e quindi non hanno idea di come muoversi per potersi veder riconosciuto almeno qualcosa di quel che spetterebbe loro. Li stiamo assistendo, dando loro il nostro supporto. Sto collaborando benissimo col Sindacato dei calciatori, con Orlando Urbano. Fra l’altro è la prima volta in cui lavoriamo insieme".

Ufficialmente disoccupati

Ocst, Safp, Ufficio della disoccupazione e squadra hanno stilato insieme lunedì pomeriggio il punto della situazione. A ogni singolo calciatore sono stati fatti compilare diversi moduli e sono stati indicati quali documenti dovranno presentare per poter essere iscritti alla disoccupazione e per provare a recuperare almeno qualche salario. Tramite la legge sulla disoccupazione, è possibile accedere al fondo insolvenza, con lo Stato che corrisponderebbe quattro mensilità.

La richiesta partirà non appena tutti avranno preparato gli incartamenti necessari. I giocatori sono anche, ovviamente, creditori del fallito FC Chiasso. Da ieri, come detto, tutti gli effettivi della rosa sono in disoccupazione. Ciò significa che dovranno cercarsi una nuova squadra dove poter continuare la loro carriera - a meno che non nasca in loro il desiderio di cambiare strada, intraprendendo una professione diversa - ma essendo comunque tutti professionisti avranno il supporto dell’indennità di disoccupazione, ricevendo quindi almeno parte di ciò che sarebbe stato il loro salario.

Il tempo delle domande

Intanto le domande che ruotano attorno a quanto è accaduto - o non accaduto - sono davvero molte. Nessuno riesce a spiegarsi come mai la American Sport Asset Comany Limited abbia dapprima annunciato in pompa magna di aver acquistato le quote di maggioranza del club, presentandosi anche al Riva IV per incontrare i giocatori, per poi non versare nemmeno un centesimo. Diverse le scuse addotte, tanto che l’ormai ex direttore generale Nicola Bignotti, fuori dalla Pretura venerdì, aveva più volte esclamato di sentirsi preso in giro (e questo è un eufemismo, ndr).

L’allenatore Luigi Tirapelle ha auspicato da parte sua che si venga a sapere che cosa c’era davvero dietro l’operazione. Ma i problemi, è innegabile, esistevano già prima e concentrarsi solamente sulla grande illusione scatenata dal gruppo spagnolo sarebbe in fin dei conti errato.

"Mi auguro che qualcuno vada a fondo in questo fallimento, senza limitarsi a catalogarlo come tale", commenta infine Giorgio Fonio a margine dell’incontro coi calciatori. "Bisognerà andare a vedere a fondo se risultano delle responsabilità, se qualcuno ha magari commesso atti per cui deve essere perseguito".