La società: non accettiamo le sue dimissioni
«Non è stato corretto ciò che ha fatto mercoledì Bentancur, venendo in panchina a criticare il mio lavoro mentre la partita era ancora in corso. Non è stato bello nei miei confronti, ma purtroppo è successo e ormai non si può più tornare indietro». Così commenta David Sesa l’episodio che ha determinato la prematura rottura dell’accordo che legava il tecnico 49enne al Bellinzona. «Dispiace perché stavamo facendo un bel lavoro e perché avevo davvero un ottimo rapporto con tutti: giocatori, staff e tifosi», prosegue l’ex giocatore di Servette e Napoli, che sedeva sulla panchina sopracenerina soltanto da un paio di mesi. Dopo cinque partite del campionato di Challenge League, i granata - neopromossi nella serie cadetta - hanno raccolto fin qui 5 punti. L’unico vero neo sono state le due sconfitte casalinghe contro Stade Lausanne e Aarau, con ben 8 gol subiti. «Ora stiamo definendo i termini per la rescissione dei contratti, sia il mio sia quello del mio collaboratore tecnico. Mi spiace che siano state scritte cose false, come ad esempio che io avessi problemi con qualcuno: non è assolutamente vero. Così come è falso che io fossi già in trattativa col Rapperswil, per il semplice fatto che ero già sotto contratto col Bellinzona. Certo, nel futuro tratterò con chiunque mi reputi all’altezza di allenare la sua squadra, ma solo quando il mio accordo con l’Acb sarà risolto definitivamente».
Condizione che forse non si realizzerà così automaticamente e rapidamente come potrebbe sembrare, dato che i vertici granata – di parere opposto praticamente su tutto ciò che è stato detto dal tecnico zurighese – ci hanno assicurato che le dimissioni di Sesa sono state respinte dalla società. Affaire à suivre.