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‘È stato un lungo percorso, ora mi godo ogni momento’

Mattia Bottani è arrivato al ritiro della Nazionale, dove ha già ricevuto le lodi di Pier Tami: ‘Ha fatto un grosso passo in avanti di personalità’

La nazionale svizzera ha iniziato giovedì a Bad Ragaz la preparazione per le quattro partite di Nations League che disputerà a giugno (in Repubblica Ceca – a Praga – il 2 giugno, a Lisbona in Portogallo domenica 5 e a Ginevra contro la Spagna il 9 e con i portoghesi il 12).

Il direttore delle squadre nazionali Pierluigi Tami ha ricordato il primo obiettivo assegnato alla squadra: rimanere nella prima divisione della Nations League: «È importante raggiungere questo obiettivo per ragioni sia sportive che economiche», ha dichiarato il 60enne. Per riuscirci la Svizzera dovrà mettersi dietro in classifica una delle tre avversarie per mantenere il suo posto: la Repubblica Ceca è sicuramente la principale papabile per contendere alla Svizzera il terzo posto.

‘Una convocazione che ricompensa anche il club e Croci-Torti’

Mentre il debuttante bianconero Mattia Bottani è stato uno dei primi a giungere all’hotel della squadra, Xherdan Shaqiri e Mario Gavranovic non arriveranno prima di lunedì. Il basilese e il ticinese saranno infatti ancora in azione con i rispettivi club d’appartenenza (Chicago Fire nell’Mls nordamericana e i turchi del Kayserispor) questo fine settimana. Bottani che si è subito mostrato entusiasta come un ragazzino all’arrivo nella località grigionese, nonostante abbia già ormai 31 anni (compiuti martedì). «È stato un lungo percorso, ho fatto le cose che si fanno in gioventù – ha commentato Bottani –, questa convocazione è una ricompensa per tutto il club e per Mister Croci-Torti».

Dopo la vittoria della Coppa Svizzera, Bottani ha tra l’altro tenuto fede a una scommessa fatta e si è presentato al ritiro con i capelli tinti di rosa, ma «se avessi saputo che sarei venuto qua non l’avrei fatto». A parte questo piccolo contrattempo «sia se scenderò in campo, sia se ciò non dovesse succedere, mi godrò ogni momento di questo ritiro. Sono felice di avercela fatta magari se potessi tornare indietro nel tempo farei qualcosa diversamente, per arrivare prima a sfruttare appieno il mio potenziale». Ora Bottani è però un leader a tutti gli effetti del Lugano che ha condotto alla vittoria della Coppa e al quarto posto in Campionato. E così è giunta questa chiamata, che riconosce il valore del Lugano e del suo numero 10 ma anche dell’intera Super League, anche un po’ a sorpresa: Bottani ha dovuto infatti annullare le vacanze in Grecia già programmate.

Infatti, se durante l’era Petkovic i debuttanti erano perlopiù giovani o calciatori militanti all’estero, in questo caso Murat Yakin si è orientato diversamente, convocando un giocatore che «ha le potenzialità per decidere una partita», a detta del commissario tecnico. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Tami: «La Svizzera ha un’idea di gioco chiara, in questo modo è più semplice capire quali giocatori sono adatti, inoltre questo è un gruppo sano in cui è facile integrare i nuovi innesti». Tami che oltretutto conosce bene Bottani per averlo allenato a Lugano tra il 2017 e il 2018: «Ha fatto un grande passo in avanti, soprattutto a livello di personalità. Da un punto di vista tecnico è sempre stato forte».