Abramovich costretto a vendere, tra gli acquirenti Hansjörg Wyss, fondatore e presidente di Synthes Holding AG
Manca ancora l’approvazione della Premier League e serve il via libera da parte del Governo britannico, che hanno l’ultima parola, ma la cessione del Chelsea (per 4,25 miliardi di sterline, circa 5,2 miliardi di franchi) è praticamente cosa fatta. L’ufficialità del passaggio dalla proprietà da Roman Abramovich alla cordata guidata da Todd Boehly è infatti stata data - via social network - proprio dal club londinese, che ha fissato il termine per le firme di rito entro la fine di maggio.
Fondatore di Eldridge Industries (holding con uffici negli Stati Uniti e in Gran Bretagna che ha interessi nei settori più disparati, dall’assicurativo, all’immobiliare ai media), Boehly guida il consorzio che ha come azionista di maggioranza la società di private equity Clearlake Capital e che comprende Mark Walter, coproprietario della franchigia di MLB dei Los Angeles Dodgers, lo svizzero Hansjörg Wyss, fondatore e presidente di Synthes Holding AG, e l’immobiliarista inglese Jonathan Goldstein.
La decisione di vendere il club, Roman Abramovich l’ha maturata in seguito alle sanzioni imposte alla Russia dopo l’invasione dell’ucraina. Quello che a breve sarà l’ex proprietario ha sottolineato come i proventi netti della cessione saranno devoluti in beneficenza.
Club Statement.
— Chelsea FC (@ChelseaFC) May 7, 2022