La federcalcio russa si rivolgerà al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), con sede a Losanna, contro l’esclusione decisa da Uefa e Fifa
La federazione calcistica russa ha annunciato che presenterà ricorso alla Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) contro la sua espulsione dalla Coppa del Mondo 2022 e da tutte le competizioni internazionali. La Russia avrebbe dovuto affrontare la Polonia il 24 marzo negli spareggi della Coppa del Mondo. Ma il 28 febbraio, Fifa e Uefa hanno escluso il paese da tutte le competizioni in risposta all’invasione dell’Ucraina.
La Federazione russa chiederà la riammissione di tutte le squadre nazionali maschili e femminili in tutte le competizioni chiedendo al Tas "una procedura accelerata", tre settimane prima dell’incontro programmato contro i polacchi, che a loro volta hanno annunciato che non avrebbero giocato questa partita in nessun caso. Secondo la federcalcio russa Fifa e Uefa "non hanno le basi legali" per escludere le squadre russe "sotto la pressione" di federazioni rivali come la federazione polacca. Non appena il bando da parte delle autorità calcistiche internazionali è stato annunciato lunedì, la federazione russa ha denunciato gli effetti "discriminatori" del provvedimento "su un gran numero di atleti, allenatori, dipendenti dei club o della Nazionale".
La Coppa del Mondo 2022, uno dei principali eventi sportivi dell’anno, si terrà dal 21 novembre al 18 dicembre e i russi avrebbero avuto la possibilità di qualificarsi se avessero vinto le due partite di spareggio previste per la fine di marzo. La Russia, paese ospitante dell’ultimo Mondiale del 2018, è stata bersaglio di molteplici sanzioni dal mondo sportivo sin dall’avvio dell’intervento militare in Ucraina, tra gare cancellate, atleti e squadre non grate e contratti di sponsorizzazione rotti.