La Nazionale femminile aveva denunciato le differenze milionarie fra la loro squadra e quella maschile
La Federazione calcistica degli Stati Uniti (Us Soccer) si è impegnata a pagare la squadra nazionale femminile allo stesso livello di quella maschile. Questo in un accordo con un gruppo di giocatrici, tra cui la stella Megan Rapinoe, che aveva sostenuto la causa.
"Us Soccer si è impegnata a pagare d’ora in poi tariffe uguali per le squadre nazionali femminili e maschili in tutte le amichevoli e i tornei, compresa la Coppa del mondo", dettagliano i termini dell’accordo tra le due parti, trasmesso oggi all’agenzia di stampa Afp.
Ventotto giocatrici della Nazionale femminile statunitense, campionesse del mondo nel 2019 in Francia, avevano depositato un ricorso collettivo contro la politica discriminatoria della federazione. "Quando vinciamo, tutti vincono", ha applaudito la stella del calcio americano Megan Rapinoe su Twitter dopo l’annuncio dell’accordo.
L’accordo è progettato per porre fine alle cause intentate dal gruppo di giocatrici e vale un totale di 24 milioni di dollari. Di questi, 22 milioni saranno distribuiti in un modo proposto dalle calciatrici della squadra nazionale femminile.
"Ovviamente non possiamo tornare indietro e cancellare le ingiustizie con cui siamo state confrontate, ma ciò che ne risulta dice che tutto ciò non potrà più accadere", ha pure dichiarato Megan Rapinoe alla Abc, parlando di "un grande giorno".
Anche l’attaccante Alex Morgan ha affermato in un’intervista all’Abc che l’accordo rappresenta una vittoria per tutte le parti. La giocatrice è apparsa sull’emittente accanto alla presidente dell’Us Soccer Cindy Parlow Cone, ex giocatrice. "Questo è un monumentale passo avanti nel sentirci apprezzate, rispettate e nel riparare il nostro rapporto con la Us Soccer", ha detto la giocatrice con 190 presenze in Nazionale. "Non la vedo solo come una vittoria per la nostra squadra o per gli sport femminili, ma per le donne in generale", ha aggiunto Morgan.
L’applicazione dei termini dell’accordo dipenderà dalla ratifica di un contratto collettivo tra le giocatrici della squadra nazionale e la federazione. Una volta che la convenzione verrà ratificata e l’accordo approvato da un tribunale, le cause saranno abbandonate.
Il presidente della Us Soccer Cindy Parlow Cone ha detto a settembre che sperava di "armonizzare" i bonus legati alla Coppa del mondo per le squadre maschili e femminili degli Stati Uniti, al fine di risolvere la controversia con le giocatrici.
La questione di questi bonus è stata una parte importante della causa intentata dalla squadra femminile statunitense nel 2019, e in particolare da Megan Rapinoe. La federazione veniva accusata di "rifiutare ostinatamente" di pagare i suoi giocatori e le sue giocatrici in modo equo.
La Fifa, per esempio, ha assegnato un bonus di più di 32 milioni di euro alla Nazionale maschile francese in occasione del loro successo mondiale del 2018. Per il titolo mondiale del 2019, invece, le americane hanno ricevuto solo 3,4 milioni di euro. Inoltre la squadra statunitense maschile, eliminata agli ottavi di finale nel 2014, ha ricevuto 4,5 milioni di euro, mentre la loro controparte femminile ha ricevuto solo 1,45 milioni di euro per aver vinto la loro competizione.