Pesanti accuse alla vecchia proprietà dei ‘blaugrana’ da parte della nuova gestione facente capo a Laporta: ‘Operazioni di mercato fuori dalla realtà’
Alle prese con una crisi finanziaria senza precedenti, la direzione dell’Fc Barcellona si è nuovamente scagliata contro la vecchia dirigenza facente capo a Josep Maria Bartomeu, accusandola di gravissima condotta delittuosa in un rapporto le cui conclusioni hanno provocato l’apertura di un’inchiesta giudiziaria. «Non si tratta di qualificare di migliore o peggiore la gestione precedente – ha spiegato l’avvocato del club catalano Jaume Campaner –. Si tratta di segnalare all’autorità competente una serie di azioni delittuose gravissime che sfociano nel campo del “penale”». Tale rapporto, curato dalla società di consulenza Kroll, è stato sollecitato dal presidente Joan Laporta, tornato alla testa del Barcellona lo scorso marzo e punta a fare luce su possibili irregolarità commesse dal suo predecessore Josep Maria Bartomeu, costretto a lasciare l’incarico nell’ottobre 2020. Laporta ha parlato espressamente di fatti incontestabili, evocando pagamenti sospetti e sproporzionati. «Le persone all’origine di queste operazioni dovranno risponderne».
«Il club – ha tuonato Campaner – deve tutelare i propri interessi». «Non volevamo essere complici», ha rincarato Laporta, accusando la vecchia dirigenza di aver lasciato il Barça in rovina. In occasione della presentazione di un primo audit interno lo scorso ottobre, il direttore generale del club catalano Ferran Reverter aveva affermato senza mezze misure che all’arrivo della nuova direzione il club si trovava in una situazione di fallimento contabile a causa di un debito complessivo di 1,35 miliardi di euro e di una massa salariale insostenibile. Una gestione nefasta – ha ricordato Reverter – con operazioni d’acquisto di giocatori totalmente disconnesse dalla realtà. Nessuno si chiedeva se li potessimo pagare. La notte in cui comprammo Griezmann (dall’atletico Madrid per 120 milioni di euro), si sono resi conto che non c’erano i soldi per pagarlo e li hanno chiesti a un fondo». Altra questione spinosa, «le commissioni particolarmente elevate e poco abituali per degli intermediari in occasione di trasferimenti di calciatori: tra il 20 e il 30 per cento, a fronte di un 5 per cento che solitamente si versa». Tutte critiche che Bartomeu aveva rispedito al mittente imputando le perdite alla crisi dovuta alla pandemia.
Il Barcellona ha chiuso l’esercizio 2020/21 con una perdita netta di 481 milioni di euro. Il club conta comunque di chiudere il 2021/22 con un piccolo beneficio di 5 milioni. Dall’arrivo di Laporta, già alla testa della società tra il 2003 e il 2010, la massa salariale è stata ridotta a 155 milioni, dai 759 nel marzo 2021.