Il tecnico italiano sa che la sua squadra è più forte, ma mette tutti in guardia: ‘Contro la Svizzera sono sempre sfide molto difficili’
Centoquarantatré giorni dopo il 3-0 nel turno preliminare di Euro 2020, l’Italia accoglie di nuovo la Svizzera a Roma. I campioni d’Europa assumono il ruolo di favoriti nella partita decisiva delle qualificazioni alla Coppa del mondo, ma a poco più di 24 ore dalla partita, l’allenatore Roberto Mancini ricorda a tutti come «le partite contro la Svizzera sono sempre molto difficili».
La sfida d’andata di due mesi fa a Basilea aveva dimostrato che non ha torto. Gli italiani erano stati superiori, ma siccome Yann Sommer aveva parato un rigore di Jorginho, la partita era finita 0-0.
Se Jorginho avesse segnato, adesso l’Italia potrebbe affrontare la sfida di ritorno con maggiore tranquillità. Ma alla luce dell’attuale classifica, Mancini parla di Italia - Svizzera come della «partita più importante dell’anno». Più importante della finale del campionato europeo? «I presupposti di partenza sono completamente diversi. In ballo c’è la partecipazione alla Coppa del mondo».
Quattro anni fa, l’Italia aveva dubito lo smacco dell’eliminazione ai playoff contro la Svezia. Mancini ha saputo risollevare le sorti del calcio azzurro, ma adesso non può permettere che l’Italia perda un secondo appuntamento mondiale consecutivo, nemmeno con un titolo europeo cucito sul petto... «Ma non dobbiamo giocare con paura, dobbiamo mostrare gioia, allora otterremo il giusto sostegno dal pubblico. L’Olimpico ci darà una grande mano, sarà una bella partita e faremo bene. Una partita importante, certo, ma se facciamo quello che sappiamo, abbiamo molte possibilità». E non è un caso che come sede di questa partita sia stato scelto l’Olimpico: a Roma l’Italia non perde una partita con punti in palio dal lontano 1953...
Il Mancio dovrà risolvere il rebus dell’attacco. Senza Immobile, gli viene a mancare quello che è stato un punto di riferimento di tutta la sua gestione. Per sostituire il laziale, in pole position c’è il torinista Andrea Belotti... «Potrebbe non avere nelle gambe i 90’ visto che arriva da un infortunio serio, ma se segna nei primi 60-65 minuti, sarò felice».