La dirigenza del Lugano in coro: ‘Croci-Torti la scelta giusta’. E intanto la Sfl concede la mini licenza che rende definitivo il passaggio di proprietà
Qualcuno potrebbe affermare che la montagna ha partorito un topolino, che dopo tanta attesa e tante illazioni sul nome del nuovo tecnico del Fc Lugano, la dirigenza ha giocato al ribasso con il nome di Mattia Croci-Torti, storico assistente di cinque allenatori e nelle ultime due settimana in panchina a interim al posto dell’esonerato Abel Braga. Di certo non la pensa così Martin Blaser, Ceo del Lugano e uno dei tre membri del direttivo alla base della scelta (con Carlos Da Silva e Sebastian Pelzer, direttore tecnico dei Chicago Fire)... «Ci siamo sempre trovati d’accordo sulla necessità di raggiungere un’intesa al 100% sul nome del nuovo allenatore: se uno di noi tre non fosse stato pienamente convinto, non se ne sarebbe fatto nulla. Sul nome di Mattia Croci-Torti abbiamo raggiunto la perfetta convergenza. E non si è trattato di una decisione presa d’impulso, di pancia. Abbiamo riflettuto, di fatto, fino a questa mattina, quando abbiamo confermato a Mattia la nostra scelta. Con lui abbiamo sottoscritto un contratto valido fino al termine della stagione 2022-23. Il nome di Croci-Torti era rimasto tra i cinque papabili, dopo la scrematura delle numerose offerte sul tavolo. I colloqui sono stati organizzati all’estero e anche per questo motivo il processo ha richiesto un tempo piuttosto lungo. Posso altresì annunciare che è nostra intenzione continuare la collaborazione anche con Carlo Ortelli, ma al momento vi sono ancora alcune posizioni aperte nella trattativa con il Comune e l’istituto scolastico nel quale Cao lavora a tempo parziale».
Mattia Croci-Torti ha battuto la concorrenza di colleghi verosimilmente in possesso di un bagaglio d’esperienza più importante… «Cercavamo un allenatore competente, non il grande nome – ha sottolineato Carlos Da Silva, responsabile dell’area tecnica bianconera –. In queste settimane di interimato, Mattia ha avuto la fortuna di poter dimostrare direttamente a me e a Pelzer quelli che sono i suoi valori, le sue competenze. Lo abbiamo visto all’opera durante gli allenamenti e abbiamo constatato come sia contro il Basilea, sia contro lo Xamax, la squadra abbia risposto in campo alle sue direttive. Nessuno degli altri candidati ci ha convinto al 100% come invece ha fatto Mattia, siamo certi che sia l’uomo giusto per il Fc Lugano».
Un tecnico di spessore, a dire il vero già c’era, nella persona di Abel Braga, con il quale, però, sembra che la convivenza fosse impossibile… «La parola “impossibile” non mi piace – ha aggiunto Blaser –. È una questione di obiettivi sportivi. Senza entrare nel merito, abbiamo notato delle situazioni che non avrebbero garantito la continuità richiesta dalla società. Siamo convinti che con Mattia il Lugano abbia compiuto un passo avanti e che la situazione di Braga andasse regolata nel più breve tempo possibile: quando ti accorgi che qualcosa non funziona, non devi aver paura di prendere le decisioni conseguenti. Di competenza Mattia ne ha da vendere, ma occorre che qualcuno gli permetta di mostrarla. Io nella mia vita ho sempre trovato persone capaci di concedermi fiducia, grazie alle quali già in giovane età ho potuto raggiungere obiettivi che sembravano impensabili per un ragazzo di meno di 30 anni. In tedesco esiste un proverbio che recita “chi non sopporta il calore non può lavorare in cucina”, se non riesci a gestire la pressione, certe professioni, come l’allenatore, non le puoi intraprendere. Nel calcio la sicurezza non esiste, ma siamo certi di aver scelto l’uomo giusto e che Mattia sia in grado di sopportare il caldo della cucina».
Croci-Torti il patentino Uefa Pro ancora non lo possiede, ma la società si è mossa in federazione per risolvere il problema. Ancora Martin Blaser: «Non sarebbe stato elegante organizzare questa conferenza stampa e poi alle 17.00 ricevere un “niet” da parte della Lega. Ci siamo mossi per tempo con la Sfl, per cui il Lugano dovrà versare una cauzione di 50’000 franchi che verranno rimborsati nel momento in cui Croci-Torti conseguirà la licenza Uefa Pro».
Fin qui, la posizione della società. Dal canto suo, Mattia Croci-Torti si è ritrovato davanti alla classica “offerta che non si può rifiutare”... «I treni passano, ma non è detto che si fermino. Questo si è fermato e sono molto contento di salire a bordo: sta a me dimostrare di valere le parole che la dirigenza ha speso nei miei confronti durante questa presentazione. Sono sicuro di non essere migliore di Braga, ma sono altrettanto certo di poter portare entusiasmo all’interno del gruppo. Accetto l’incarico con un atteggiamento molto positivo. Non si tratta di essere migliore o peggiore, so benissimo che vi sono molti allenatori più bravi del sottoscritto: ma sono contento che abbiano pensato al mio nome e sta a me dimostrare, oggi più che nei giorni scorsi, di valere la fiducia accordatami».
Da oggi, Mattia Croci-Torti si troverà immerso in una realtà diversa da quella vissuta negli ultimi anni: essere assistente o incaricato a interim non comporta la stessa responsabilità di un… posto fisso da head-coach: «Qualche dinamica muterà, penso di poterlo mettere in conto. Cercherò di rimanere me stesso come ho sempre fatto, non posso diventare la persona che non sono. Quando questa mattina ho ricevuto la notizia, non ci ho pensato nemmeno un secondo. Ai miei giocatori e a chi collabora con me ho sempre chiesto di avere coraggio, per cui se a me questo coraggio fosse venuto meno proprio oggi, mi sarei sentito un codardo. Sono qui con un pizzico di emozione, che sicuramente traspare, ma il sentimento maggiore è l’orgoglio che provo per il compito conferitomi».
Sistemata la tessera del nuovo allenatore, al puzzle del Fc Lugano manca ancora l’ultimo tassello, quello legato al futuro di Marco Padalino… «Ci siamo parlati in più di un’occasione, in modo diretto e franco – ha aggiunto Martin Blaser –. Gli abbiamo detto che non sarà più coinvolto nella gestione della prima squadra, in quanto il responsabile è diventato Carlos Da Silva. Ma Padalino è una persona competente in più ambiti e questa dirigenza ha ancora diversi aspetti da chiarire, dal Team Ticino alla U21, dal settore giovanile allo scouting, per cui di posizioni aperte ne rimangono. Entro questa settimana presenteremo a Marco delle proposte per chiarire quello che potrebbe essere il suo ruolo futuro. Starà a lui accettare oppure no».
Quello di Marco Padalino è forse l’ultimo tassello, in quanto in mattinata ha trovato la sua collocazione la tessera forse più importante, in mancanza della quale qualsiasi discorso sarebbe superfluo. La Swiss Football League ha infatti dato il suo consenso al passaggio del 100% delle azioni del Fc Lugano alla Walden Football LLC. In pratica, è stata concessa la mini licenza obbligatoria in caso di passaggio di proprietà in corso di stagione. Passaggio che diventa dunque definitivo, anche se la nuova dirigenza dovrà provvedere entro il 30 novembre 2021 al trasferimento della garanzia finanziaria, attualmente negli Stati Uniti, a un istituto bancario su suolo elvetico.