La prestazione dei bianconeri contro l'Inter (2-2 e sconfitta ai rigori) ha dato all'allenatore buone risposte a una settimana dall'esordio in Super League
Se erano principalmente delle risposte che il Lugano e in particolare il suo allenatore Abel Braga cercavano nell'ormai classica amichevole con l'Inter a una settimana dall'inizio della Super League, beh ne hanno trovate parecchie e quasi tutte positive. Di (relativamente) negativo sabato sera c'è infatti forse stato solo l'epilogo di una partita conclusasi con il successo dei campioni d'Italia ai rigori, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-2 (al doppio vantaggio bianconero firmato Lovric e Facchinetti hanno risposto D'Ambrosio e Satriano. Dagli undici metri, due gli errori dei padroni di casa con Guidotti e Covilo, contro il solo di Gagliardini per i nerazzurri, che si sono così aggiudicati la Lugano Region Cup.
La compagine guidata per la prima volta in panchina da Simone Inzaghi si è presentata a Cornaredo, davanti a 1'800 spettatori (tutti in possesso di un certificato covid svizzero con codice QR, oppure di un Green Pass europeo sempre dotato di codice), priva di molti dei suoi migliori elementi, in particolare quelli che hanno preso parte all'Europeo e alla Copa America. Ciò non toglie che il Lugano ha già mostrato una buona condizione e alcune interessanti indicazioni. Le nuove disposizioni tecniche dettate dal mister brasiliano stanno entrando nei meccanismi del gruppo guidato da capitan Sabbatini, presentatosi in campo con una formazione che potrebbe essere riproposta in toto domenica nell'esordio in campionato contro lo Zurigo (ore 14.15 a Cornaredo). Rispetto alla passata stagione, le principali novità sono rappresentate dall'inserimento in difesa di Hajrizi a fianco di Daprelà e Ziegler (Lavanchy e Facchinetti sugli esterni) e in attacco del 18enne Nikolas Muci, assieme a Bottani davanti al collaudato centrocampo formato da Custodio, Sabbatini e Lovric. I due nuovi innesti hanno destato una buona impressione, anche se Maric (entrato nel finale) rimane una pedina fondamentale per la difesa luganese.
«Sono rimasto favorevolmente sorpreso dalla prestazione dei miei ragazzi – ha spiegato a fine match un soddisfatto Abel Braga –. Abbiamo affrontato una squadra forte, ma abbiamo sempre cercato di giocare semplice e ci siamo creati delle buone occasioni. Era il primo test serio ed è stato molto impegnativo, contro una squadra di qualità come l’Inter, ma ripeto ho ricevuto una bella sorpresa, sinceramente siamo più avanti di quanto pensassi».
Tra una settimana inizia il campionato, è più tranquillo dopo aver visto la sua squadra contro l'Inter? «Io non sono mai tranquillo, un’amichevole è una cosa, una partita di campionato tutt’altra. Non conosco ancora bene i nostri avversari, ma è importante che continuiamo a lavorare duro e seriamente come abbiamo fatto fino a oggi. Come avevo già detto nella prima conferenza stampa, l’importante è avere la mentalità giusta, senza aver paura di nessuno, sempre rispettando chi incontriamo».
Mercato ancora in fermento? «Marco Padalino e il presidente Renzetti stanno lavorando. Non è un momento facile. Ho solo chiesto di prendere giocatori capaci di scendere subito in campo, ossia che sono già pronti per buttarsi nella mischia e di non dover aspettare settimane per poterli schierare».
Si parla dell’arrivo del centrocampista brasiliano 23enne Hugo Moura, dal club carioca del Flamengo... «Conosco questo giocatore, è molto bravo... vediamo».
Tra i più propositivi in campo e già a un buon livello fisico e tecnico, anche il centrocampista del Lugano Oliver Custodio si esprime con toni positivi... «Una bella partita, soprattutto per la fiducia – le parole del 26enne romando –. Abbiamo fatto delle cose molto interessanti, in attacco ma anche in difesa. Prendiamo lungo il nostro cammino le cose positive viste in campo, saranno utili per questa settimana d’allenamento prima dell’esordio in campionato con lo Zurigo».
Nelle passate stagioni Jacobacci vi faceva giocare con lo schema 3-5-2, si pensava eventualmente a un nuovo sistema difensivo voluto da Braga e invece giocate con lo stesso modulo... «Giusto, un sistema che conosciamo molto bene, dipende sempre da quello che chiede il mister. Ognuno ha la sua filosofia, ognuno di noi deve cercare il modo giusto per fare cosa desidera lui. Le grosse novità sono che rimaniamo alti e non lasciamo uscire l'altra squadra con la palla al piede, cercando quando perdiamo il pallone di aggredire subito il nostro avversario. Con l’Inter era impossibile farlo per l’intera partita, ma ci ripeteremo domenica con lo Zurigo, per metterli in difficoltà. Fisicamente stiamo lavorando tanto e bene, siamo pronti per il campionato. Chiaramente non tutti sono allo stesso livello, ma a inizio stagione è normale».
Un giudizio quindi sul nuovo allenatore? «Lui vuole un gioco offensivo, dobbiamo essere molto aggressivi. Conosce molto bene il calcio, da moltissimi anni fa l’allenatore e ci trasmette la sua esperienza. Anche nella partita con i nerazzurri, quando abbiamo avuto qualche problema difensivo, ha subito cambiato le cose per migliorare la situazione. Pure a livello umano è ottimo, cerca sempre di aiutare e vuole lavorare in un ambiente positivo».
Due parole invece sull'Inter? «Difficile da dire. Mancavano parecchi titolari, ma rimane sempre una compagine incredibile. Peccato perché vincevamo con due reti di scarto e sarebbe stata una bella soddisfazione portarla a casa, ma penso tutto sommato che possiamo essere contenti, le cose positive rimangono e sono di buon auspicio per il futuro».
Al Lugano invece cosa manca ancora? «Alcune partite (ride, ndr). Secondo me a livello di gioco abbiamo fatto delle cose interessanti, per esempio contro l’Inter la prima rete è arrivata da una nostra bella azione corale. Anche in contropiede siamo stati pericolosi. Siamo in crescita. Partita dopo partita miglioriamo».
Lugano - Inter d.r. 5-6 ( 2-1, 0-1; 3-4)
Reti: 30′ Lovric 1-0. 35′ Facchinetti 2-0. 38′ D’Ambrosio 2-1. 54′ Satriano 2-2. Rigori: Maric 1-0, Di Marco 1-1. Demba Ba 2-1, Pinamonti 2-2. Lovric 3-2, Colidio 3-3. Guidotti -, Gagliardini -. Covilo -, Ranocchia 3-4.
Lugano: Baumann; Hairizi, Daprelà (88′ Serdic), Ziegler (79′ Maric), Lavanchy, Custodio (72′ Covilo), Sabbatini (72′ Guidotti), Lovric, Facchinetti (79′ Demba Ba), Bottani (79′ Monzialo), N. Muci.
Inter: Handanovic; Gagliardini, Ranocchia, Agoumé, Dalbert, Dimarco, D’Ambrosio, Darmian, Nainggolan, Satriano, Pinamonti. Nel secondo tempo sono entrati Radu, Skriniar, Nunziatini Zanotti e Colidio.
Arbitro: Piccolo.
Note: 1'800 spettatori. Nel Lugano assenti Macek (infortunato), Osigwe e Regis (non convocati).