Il tecnico della U21 ha rinnovato il contratto prima della fase finale di Euro 21: ‘Metà della rosa attuale sarà a disposizione anche per il prossimo ciclo’
Avanti con Mauro Lustrinelli! L'Associazione svizzera di calcio (Asf) ha trovato un accordo per prolungare fino al termine della campagna per l'Europeo 2023 il contratto che la lega al tecnico ticinese. Come ha precisato Pier Tami, direttore delle squadre nazionali, «siamo stati molto contenti non solo dei risultati ottenuti sul campo, ma di come ha saputo promuovere nuovi giocatori, per una selezione molto importante per la federazione, in quanto è da lì che arriverà il futuro della Nazionale maggiore».
Numeri alla mano, il rinnovo del contratto appariva come una mera formalità. Il cammino di Lustrinelli al vertice della U21, iniziato a interim nel marzo 2018, prima di venir confermato tre mesi più tardi, è stato a dir poco eccellente: 13 vittorie un pareggio, 5 sconfitte, una fase eliminatoria conclusa con 9 vittorie in 10 confronti (girone chiuso a pari merito con la Francia, ma al secondo posto per differenza reti) e una qualificazione alla fase finale dell'Europeo che mancava dal 2011. «Sono molto contento – afferma il diretto interessato –. Abbiamo iniziato un percorso investendo molto nel “talent management” e adesso i risultati si stanno vedendo. A me piace seguire da vicino i giocatori, avere con loro un contatto vero: un atteggiamento apprezzato in primis dai ragazzi, ma anche dalla federazione. I risultati ottenuti sono la conferma del buon lavoro che stiamo svolgendo. Una buona metà della rosa che inizierà la prossima campagna europea è già integrata in questo gruppo. Stiamo preparando la squadra che verrà e sono sicuro che la transizione tra un gruppo e l'altro sarà estremamente positiva».
All'orizzonte si profila la fase finale di Euro 2021, ma già si pensa alla nuova covata che prenderà parte alle eliminatorie per l'edizione 2023... «Soprattutto nel reparto offensivo quasi tutti torneranno anche nelle prossime eliminatorie, da Okafor a Ndoye, da Stojikovic, a Lungoyi. Semmai, il problema potrebbe nascere dietro, dove stiamo aspettando qualche giovane capace di illustrarsi in Super League. Ma non abbiamo fretta, il tempo non ci manca. Lo scorso anno i ragazzi della U21 avevano trovato parecchio spazio nelle rispettive squadre, ma il loro impiego è scemato nel corso degli ultimi mesi. Complice il fatto che durante il mercato esito diversi di loro sono andati all'estero, dove ovviamente hanno avuto a disposizione un tempo minore di gioco. Nel complesso, la salute del calcio giovanile svizzero è buona, nonostante la Super League abbia perso prestigio a livello europeo. Proprio per questo motivo è tanto importante la U21, perché permette di garantire ai giovani un palcoscenico internazionale del quale in Svizzera può usufruire soltanto chi gioca nello Young Boys».
Dal 25 al 31 la Svizzera disputerà in Slovenia la prima parte della fase finale di Euro 2021. Affronterà Inghilterra, Croazia e Portogallo per cercare di assicurarsi uno dei primi due posti che garantiranno l'accesso alla seconda fase, in programma dal 31 maggio al 6 giugno. Sempre che il Covid-19 non metta il bastone tra le ruote a Uefa e organizzatori locali... «È molto difficile pianificare a livello organizzativo, in quanto l'incertezza continua a farla da padrona. Per il momento, l'Uefa ha garantito il normale svolgimento della manifestazione, ma rimaniamo tutti sul chi vive. A inizio mese ci saremmo dovuti recare in Slovenia per vagliare l'aspetto logistico, ma purtroppo non si può viaggiare. In attesa di tempi migliori, godiamoci il risultato raggiunto, anche perché la preparazione tecnica e tattica va avanti come da programma».
Il 25 marzo, proprio nel giorno in cui prenderanno avvio gli Europei U21, la Nazionale A esordirà in Bulgaria nella fase eliminatoria per i Mondiali 2022 in Qatar. Come spesso successo in passato, anche Valdimir Petkovic potrebbe promuovere qualche elemento nella selezione maggiore, privando in tal modo la U21 di alcuni dei suoi più luminosi talenti. Un aspetto sul quale i due tecnici dovranno chinarsi... «Al momento non abbiamo affrontato l'argomento. Trovo inutile farlo adesso, nessuno sa cosa succederà di qui a due mesi. Resta il fatto che la priorità viene sempre data alla Nazionale maggiore, in quanto locomotiva del movimento calcistico elvetico. A tempo debito ci troveremo con Petkovic e con Tami per capire come muoverci. D'altro canto, non sono nemmeno molti i miei giocatori nel radar di Vlado: al momento attuale ci sono Vargas, Omeragic e Lotomba. Tra l'altro, è verosimile che le rose debbano essere più ampie del normale, in quanto da un giorno all'altro uno o più giocatori potrebbero ritrovarsi in quarantena e bisognerebbe poter reagire con prontezza. Insomma, è ancora troppo presto per mettere tutto nero su bianco. Comunque, la mia collaborazione con Petkovic e con Tami è eccellente. Ho sempre apprezzato il fatto che Vlado, nel limite delle sue esigenze che, come detto, sono assolutamente prioritarie rispetto alle mie, in più circostanze abbia fatto tutto il possibile per non toccare il mio gruppo. L'ho avuto come compagno di squadra prima e allenatore poi, per cui la nostra intesa è cementata».