Calcio

Per il Lugano una bella vittoria fuori dal campo

Il club bianconero ottiene l'approvazione della modifica al regolamento delle licenze in tema di stadio. Campana: '2021 anno decisivo’

24 novembre 2020
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Una bella vittoria. Tonda, cristallina. Che si unisce ai buoni risultati che la squadra ottiene in campo. La possiamo definire così l’approvazione da parte dell’assemblea di Swiss Football League - quasi all’unanimità, con 19 sì contro un solo voto sfavorevole - della modifica al regolamento delle licenze per quanto riguarda i criteri infrastrutturali proposta dall’Fc Lugano, in collaborazione con l’Fc Aarau. Una modifica essenziale per la società bianconera, seriamente minacciata di retrocessione a tavolino, ma ora liberata da vincoli temporali che ne stavano mettendo in pericolo la permanenza in Super League.

Scadevano infatti al termine della stagione in corso i cinque anni di autorizzazione eccezionale massima per poter ottenere una licenza per la Super League pur non disponendo di uno stadio a norma. L’Fc Lugano ha così dovuto proporre all’assemblea generale di Lega una modifica di regolamento equilibrata, che da un lato non stravolgesse il regolamento in vigore in modo da poter essere accettata dagli altri club, e che dall’altra permettesse ai bianconeri di non essere retrocessi a tavolino a fine stagione.

Estensione dell'autorizzazione eccezionale

Nello specifico, la soluzione adottata prevede che la commissione delle licenze possa accordare di anno in anno un’estensione dell’autorizzazione eccezionale a patto che siano state rispettate severe condizioni di avanzamento del progetto fissate dalla commissione stessa sulla base del piano di avanzamento del progetto che già da cinque anni viene condiviso regolarmente dall’Fc Lugano e dalla Città di Lugano con la Swiss Football League. In sostanza, occorre dunque che il piano lavori e i tempi indicati nel messaggio municipale 10472 siano tutti rispettati ed approvati prima dell’inizio della procedura di licenza per la stagione 2021-2022 (marzo-aprile 2021), con in particolare l’inizio del cantiere dello stadio di Cornaredo (posa dello stadio provvisorio) nel corso dell’estate 2021 prima dell’inizio della stagione 2021-22.

Campana: ‘Il 2021 sarà un anno fondamentale’

«È con grande soddisfazione - spiega il direttore generale dei bianconeri Michele Campana - che prendiamo atto della solidarietà degli altri club, che ringraziamo. Il consenso è stato quasi unanime, questo significa che siamo riusciti a toccare i punti giusti e che la nostra proposta è stata ritenuta ragionevole. Il 2021 sarà un anno fondamentale. Per fortuna grazie alla modifica approvata lo abbordiamo con un problema meno, quello regolamentare che riguarda la licenza, risolto grazie al fatto che il messaggio è stato presentato bene e al momento opportuno. Siamo riusciti a costruire un consenso. In fondo, sono i venti club che decidono. Avrebbero potuto cacciarci dalla Super League, se lo avessero voluto.».

Quella ottenuta in assemblea è una vittoria importante, per nulla scontata, visto che il Ticino sovente a Palazzo lamenta scarsa considerazione. «È un motivo di grande soddisfazione. Alla base di tale successo ci sono tre fattori importanti: il Lugano in questi anni ha guadagnato un certo rispetto, grazie ai risultati sportivi che ha ottenuto. In questo ambito il grande merito è del presidente Angelo Renzetti. della sua gestione. In secondo luogo, è stato determinante avere un alleato svizzero tedesco, l’Aarau, un “Traditionsverein”, un club di tradizione che ha voce in capitolo, nonostante militi da qualche stagione in Challenge League. Desidero ringraziare pubblicamente la società argoviese per l’ottima collaborazione. Infine, è stato pagante la scelta di proporre una modifica che non fosse estrema, bensì andasse a puntellare un regolamento che era già in vigore».

Lotta su due fronti essenziali

«Questo passo importante - prosegue Campana - permette al Lugano di poter continuare a lottare su due fronti essenziali per la sopravvivenza e lo sviluppo del club: veder realizzato il nuovo stadio e rinforzare finanziariamente la società. Se sul fronte societario stiamo lavorando intensamente per trovare delle soluzioni, anche sul fronte stadio il 2021 sarà un anno importantissimo. Entro giugno abbiamo infatti importanti scadenze da rispettare, non è dunque il caso di lasciarsi prendere da facili entusiasmi. Non possiamo fare passi falsi, ne siamo consapevoli, e ci auguriamo lo sia anche la politica».

Il messaggio è chiaro: ora la politica si attivi. «Noi i nostri compiti li abbiamo fatti, ora la politica deve fare quelli che le competono. Questa modifica regolamentare evita la retrocessione a tavolino che, alla luce dei tempi che si sono allungati, era pressoché certa. D'altro canto, però, ha un prezzo. La commissione delle licenze, infatti, si è detta disposta a prolungare di anno in anno l'autorizzazione eccezionale, a condizione che il progetto avanzi senza intoppi. Le date che abbiamo indicato negli ultimi anni e mesi stavolta devono essere rispettate. Il progetto è a uno stadio che ci soddisfa, però il prossimo anno è decisivo. E lo è per tanti motivi. Il Municipio deve depositare la domanda di costruzione, i contratti con gli enti privati vanno sottoscritti entro primavera. Durante l’estate dobbiamo costruire lo stadio provvisorio, in buona sostanza si tratta di due grandi tribune, a sud e a nord, perché nella primavera del 2022 sarà abbattuta la tribuna Monte Bré che è parte del cantiere. Verrà posto un enorme telo, cosicché noi con le due tribune provvisorie potremo continuare a giocare nell'impianto attuale».

Quali soni i tempi della politica? Quali risposte vi aspettate dalle autorità comunali? «A marzo è necessario che i contratti con i partner privati siano approvati in Consiglio comunale, per poi poter cominciare a costruire, affinché questi accordi possano essere inseriti nel nostro dossier licenza, così da poter dimostrare che il progetto va avanti nei tempi previsti».

Siete fiduciosi? Sono anni che ci battiamo per questi progetti, su queste scadenze, i cui tempi nel frattempo si sono allungati. Ogni anno senza stadio nuovo significa rinunciare a due milioni di ricavi sui quali vorremmo tanto poter contare. Tutti gli altri club concorrenti, forti di infrastrutture di prim’ordine, già lo possono fare».

La reazione

Badaracco: ‘Il messaggio entro fine anno’

L’Fc Lugano ha lanciato un segnale forte. Lo ha fatto anche all’indirizzo delle autorità comunali, invitate a continuare a dare un fattivo contributo alla causa dello stadio, a chinarsi co sollecitudine su un dossier sul tavolo del Municipio ormai da molti anni. Sulla questione, Roberto Badaracco, capodicastero Cultura, sport ed eventi di Lugano, si è così espresso. «È un passo fondamentale che auspicavamo da tanto, soprattutto per il football club. Grazie a questo cambiamento del regolamento della Swiss Football League (Sfl), la società bianconera riesce a tirare un po' il fiato. Per la Città sostanzialmente non cambia nulla. Il nostro ruolino di marcia resta invariato. L'intenzione del Municipio è presentare entro fine anno il messaggio con il contratto con gli investitori, per arrivare poi all'approvazione del Consiglio comunale ancora in questa legislatura e poi alla licenza in primavera. Il cantiere del Polo sportivo e degli eventi potrà iniziare quindi a giugno, quando contiamo di posare le tribune per lo stadio provvisorio in tempo per la stagione 2021-22. La tabella di marcia sarà rispettata, non possiamo permetterci passi falsi».

Il municipale sottolinea che la decisione della Sfl è positiva anche sul fronte di eventuali opposizioni. «Il prolungamento di anno in anno dell'autorizzazione è legato a un esame molto severo sull'iter del progetto e sulla sua concretizzazione. Se ci fossero ricorsi, credo che in base a questa modifica sia più facile – sia per il club che per noi – dimostrare che abbiamo seguito correttamente l'iter, che è stato fatto tutto il possibile, e che se i tempi si dovessero prolungarsi non sarebbe a causa di una nostra cattiva volontà».  

L'altra decisione

Nuove norme alla base dei rinvii delle partite

Nel corso dell’assemblea dello scorso venerdì i venti club di Swiss Football League hanno anche accettato la modifica dell’articolo 27 del regolamento della competizione della Lega concernente i rinvii delle partite. Finora, le società potevano richiedere un rinvio a condizione che almeno 6 giocatori risultassero indisponibili in quanto afflitti da una malattia contagiosa (anche la quarantena era un criterio). Tenuto conto della situazione legata all’emergenza sanitaria, una richiesta di rinvio potrà ora essere fatta solo se un club potrà dimostrare di avere a disposizione meno di 14 giocatori di movimento e 2 portieri in salute in una lista precedentemente inviata alla Lega che per la Super League deve prevedere almeno 30 nomi, 25 per la Challenge. La lista contiene già automaticamente i nomi di tutti i calciatori in contingente, ed è da completare inserendo qualche elemento del settore giovanile.