CALCIO

Il Lugano saluta la Pontaise con una vittoria di rigore

La trasformazione di Maric dal dischetto permette ai bianconeri di trascorrere la notte al primo posto. Jacobacci: 'Fiero di questo gruppo' della classifica

7 novembre 2020
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Nemmeno la superstizione riesce a fermare questo Lugano che infatti si lascia alle spalle il tredicesimo risultato utile consecutivo e avanza di una casellina, al numero 14. Lo fa in quelli che sono stati gli ultimi 90’ giocati nel vetusto, ma glorioso stadio della Pontaise, teatro nei Mondiali del 1954 della prima delle due vittorie della Svizzera contro l’Italia (2-1) e dell’ultimo quarto di finale disputato dalla Nazionale rossocrociata in una fase finale (5-7 contro l’Austria). Ma torniamo ai giorni nostri: il prossimo impegno di Super League, il 29 novembre, il Losanna lo disputerà al nuovo impianto della Tuilière, ragion per cui avrebbe tanto voluto scrivere l'ultimo capitolo della Pontaise con un bel successo. A guastargli la festa, un Lugano che per quanto non perfetto ha saputo cementarsi attorno al rigore trasformato dopo appena 11’ da Maric per un atterramento di Monteiro ai danni di Lavanchy. In una partita giocata su ottimi ritmi, fors’anche per combattere il freddo, ma non eccelsa dal punto di vista tecnico (troppi gli errori a centrocampo), i padroni di casa hanno mantenuto a lungo l'iniziativa, creando però una sola vera occasione per pareggiare: al 52’ un centro a filo d’erba di Flo ha trovato la deviazione di Zekhnini all’interno dell’area piccola, con Baumann che ha sfoderato un intervento d’istinto per deviare con il piede prima e bloccare la sfera poi. Una sola parata, ma decisiva.

Se la manovra del Losanna si è infranta quasi sempre all’altezza dei venti metri avversari (a dimostrazione di come la fase senza palla sia ormai entrata nel dna dei giocatori bianconeri, difensori e non solo), il Lugano dal punto di vista offensivo non ha fatto meglio, riuscendo raramente a entrare in area con pericolosità. I bianconeri si sono appoggiati in primo luogo sulla solita difesa rocciosa e sulla grande combattività di un centrocampo che ha perso molti palloni, ma altrettanti ne ha recuperati. Davanti c’era curiosità per Odgaard e il danese si è mosso bene, partecipando alla manovra, difendendo palloni e cercando il gioco di sponda a favore di Gerndt e degli inserimenti dei centrocampisti.

Alla fine, tre punti importantissimi che permettono ai bianconeri di trascorrere la nottata al primo posto della classifica. È finita con gli abbracci di Jacobacci con il suo staff e con i fuochi d'artificio a segnare il definitivo addio allo Stade Olympique de la Pontaise.

‘Carattere e personalità, fiero di questa squadra’

«Una partita difficile, proprio come ce l'aspettavamo – ha commentato Maurizio Jacobacci a fine gara –. Sapevamo che tattica e sistema non sarebbero stati le armi vincenti, in quanto carattere, determinazione e personalità avrebbero contato molto di più. Il Losanna ha dimostrato di essere una buona squadra che merita senza ombra di dubbio il posto in Super League».

La partita, come si diceva, si è giocata soprattutto a centrocampo... «Non ci sono state grosse occasioni, né su un fonte, né sull'altro, ma mi ha fatto piacere vedere una squadra molto forte sui secondi palloni. Secondo me è stata quella la chiave della vittoria, perché ci ha permesso di uscire più volte dal pressing avversario. E sappiamo che il Losanna, se lo lasci giocare, può diventare davvero molto pericoloso. Sono fiero della mia squadra, in quanto per venire a capo di un avversario di questa caratura occorre avere delle qualità».

Dodici punti in sei partite, primo posto in classifica (aspettando la sfida tra San Gallo e Young Boys). Si direbbe che questo Lugano non abbia molta voglia di guardarsi alle spalle... «Mancano ancora un sacco di partite, non è il caso di pensare a obiettivi che non siano quello principale, vale a dire la salvezza. Dobbiamo arrivare almeno a 39 punti per una salvezza chiara: adesso ne abbiamo soltanto dodici, per cui fate un po' voi i calcoli. La stagione è ancora molto giovane, ma la strada intrapresa è senza dubbio quella giusta. Ciò non significa che saranno sempre rose e fiori: arriveranno anche i momenti difficili, durante i quali dovremo saper gestire delle sconfitte e uscirne al più presto. Oggi ci godiamo questa vittoria veramente importante contro una signora squadra».

Sulla stessa lunghezza d'onda capitan Maric... «La classifica fa piacere soprattutto per i tifosi, noi dobbiamo continuare a lavorare per preparare il prossimo impegno, altrettanto importante di quello odierno. Sappiamo che stiamo facendo bene, ma nel contempo siamo consci di essere soltanto all'inizio del cammino».

Anche alla Pontaise la difesa si è mostrata impenetrabile... «È vero, ma il campionato è lungo e le posizioni possono mutare anche nelle ultime giornate. Non dobbiamo pensare che possa essere facile, perché facile non sarà. Tra l'altro, dobbiamo gestire anche l'aspetto legato alla pandemia, perché non si sa cosa può succedere dall'oggi al domani».

Al di la di tutto, però, questo Lugano ha raggiunto un grado di maturazione che fino a pochi mesi fa non gli si riconosceva... «Siamo più consci delle nostre qualità. Sappiamo soffrire e questo è un grande pregio. Inoltre, non ci sbilanciamo nemmeno quando l'avversario ci mette sotto pressione. Sono tutte prerogative di un gruppo forte. Abbiamo imparato dagli errori del passato, ciò che ci ha permesso di compiere un ulteriore passo avanti. Lo zoccolo duro c'è da tre anni, abbiamo una solidità di gruppo che permette ai nuovi innesti di inserirsi bene e in maniera veloce, all'immagine di Odgaard».

Losanna - Lugano (0-1) 0-1

Reti: 11’ Maric (rigore) 0-1

Losanna: Diaw; Boranijasevic, Loosli, Monteiro, Flo; Puertas Schneuwly (88’ Tsoungui); Da Cunha (75’ Hysenaj), Brazao (65’ Jenz), Zekhnini (65’ Geismann); Guessand

Lugano: Baumann; Kecskes, Maric, Daprelà; Lavanchy, Guidotti (76’ Covilo), Custodio (85’ Macek), Lovric, Guerrero (94' Facchinetti); Odgaard (94' Oss), Gerndt (85’ Lungoyi)

Arbitro: Horisberger

Note: 50 spettatori. Losanna senza Barès, Falk, Monteiro, Nanizayamo, Schmidt, Thomas, Zohouri (infortunati), Kukuruzovic (squalificato), Lukembila e Turkes (ammalati); Lugano senza Ardaiz e Selasi (infortunati), Bottani (ammalato) e Sabbatini (in quarantena). Ammoniti: 49’ Zekhnini. 75’ Schneuwly