Valerio Jemmi: ‘Vogliamo rimanere attaccati il più a lungo possibile alle corazzate Rappi e Yverdon’. Scontro di vertice già alla prima giornata di Promotion League.
Alzi la mano chi si ricorda la data dell'ultima partita del Bellinzona nel campionato di Promotion League. Era il 17 novembre, ultima giornata prima della pausa invernale (per la cronaca, al Comunale i granata avevano rifilato un comodo 6-2 a Köniz). A oggi sono trascorsi 270 giorni senza calcio. Per i tifosi granata la lunga attesa sta per concludersi. Dopo il prologo in Coppa Svizzera di sabato scorso (sconfitta a Cham), domani il pallone tornerà a rotolare anche al Comunale, con una sfida tra due compagini che puntano a coabitare nelle zone nobili della classifica, possibilmente in un attico con vista sulla Challenge League... «Il Rapperswil è una delle grandi favorite per la promozione – conferma il tecnico bellinzonese Valerio Jemmi –. È una compagine costituita quasi esclusivamente di giocatori con esperienza nelle categorie superiori. Per noi si tratterà di un test molto indicativo che ci darà subito il polso della situazione».
Un test importante, a una sola settimana dalla ripresa agonistica ufficiale, con la sconfitta in Coppa a Cham... «Sapevamo benissimo che si sarebbe trattato di un impegno zeppo di incognite. Eravamo reduci da nove mesi senza partite ufficiali, con poco tempo a disposizione per integrare al meglio i diversi giocatori nuovi arrivati al Comunale. Stavamo ancora cercando le giuste sensazioni tattiche, in una manifestazione nella quale, lo si sa, contano molto l'emotività , l'intensità e il cuore. Tutti aspetti che non siamo riusciti a gestire al meglio, anche a seguito della lunga inattività . Senza contare che i 37 gradi di Cham non ci hanno certo favorito».
Al di là della sconfitta (2-1 con tutte le reti nell'ultimo quarto d'ora), nel canton Zugo il tecnico granata ha avuto modo di appuntare sul suo taccuino note preziose per i mesi a venire... «Certo, alla fine uscire sconfitti non fa mai piacere, ma al di là di tutto la prestazione non è stata negativa. Mi ha permesso di capire dove lavorare per sistemare quei particolari che a Cham non hanno funzionato. Ad esempio, mi sembra che la squadra sia ancora un po' slegata tra i reparti, per cui dovremo lavorare molto proprio sotto questo aspetto, in modo da creare un blocco-squadra sul quale imbastire la stagione. Tornare a giocare ci farà bene, sono sensazioni che non proviamo da troppo tempo: siamo tutti contenti di ritrovare il ritmo del campionato».
Valerio Jemmi è al timone del vascello granata dallo scorso mese di ottobre, quando aveva sostituito Maurizio Jacobacci, in partenza verso Lugano. Quella che inizierà sabato sarà la sua prima stagione completa. Un bel cambiamento... «Assolutamente sì, perché dallo scorso 2 luglio ho la squadra a disposizione, un gruppo costruito sulla base delle scelte effettuate in accordo con la società . Ho la possibilità di iniziare il percorso dalla prima casella, senza dover subentrare in corsa a metà del tragitto e con situazioni già cementate in mia assenza. Stiamo lavorando per un nuovo sistema di gioco, per la costruzione di un gruppo. Durante il periodo di preparazione abbiamo sgobbato molto e bene e siamo tutti contenti di iniziare, curiosi di capire quale binario imboccherà la nostra stagione».
Nel corso di questa lunga e inedita pausa, sotto i Castelli sono arrivati alcuni giocatori più che interessanti, capaci di portare una buona dose di esperienza nella categoria superiore. Il tecnico granata è soddisfatto della rosa a disposizione... «Di base si tratta della squadra che a inizio luglio sognavamo di poter allestire e che adesso non sta più soltanto sulla carta, ma è in carne e ossa sul campo. Il gruppo è coeso e ci stiamo preparando davvero bene. La base di partenza mi soddisfa appieno, ma è logico che se il mercato dovesse proporci la possibilità di ingaggiare qualche ulteriore elemento di peso, anche soltanto uno, non sarei certamente io a oppormi. Analizzando i vari reparti, forse qualcosina manca a centrocampo, anche se negli uomini attualmente a disposizione, validi e di esperienza, nutro piena fiducia».
A proposito di esperienza, spicca in particolare l'arrivo di Patrick Rossini, 124 reti da quando nel 2010 ha lasciato il Ticino alla volta di Sciaffusa, 86 delle quali in squadre di Swiss Football League (Coppa compresa). Con Gaston Magnetti (27 reti in una stagione e mezza di Promotion) formerà una coppia potenzialmente esplosiva... «Non vorrei però che si dimenticasse l'uruguaiano Martin Bueno, ragazzo proveniente dagli Eastern Suburbs, quarta forza del massimo campionato neozelandese. Con Magnetti, Rossini e Bueno possiamo contare su un terzetto offensivo che forse non sfigurerebbe nemmeno in Challenge League».
Parliamo allora di obiettivi: la parola "promozione" non rappresenta un tabù... «Con i giocatori ci siamo posti quale traguardo la possibilità di rimanere il più a lungo attaccati a quelle che sono le due corazzate di questo campionato: Yverdon e Rapperswil. Procederemo di settimana in settimana, con la voglia di rimanere lì a osservare da vicino quanto sta succedendo ai vertici. Vorremmo giocarcela fino all'ultimo e di certo non avremmo il braccino nel caso in cui davanti a noi dovesse spalancarsi la finestra della promozione. In quest'ottica, l'esordio contro il Rapperswil rappresenterà un test significativo».Â
Uno scontro diretto già alla prima giornata non garantisce, né su un fronte né sull'altro, di potersi presentare nelle migliori condizioni, fisiche e tattiche, possibili. Valerio Jemi ha però le idee in chiaro su che Bellinzona vorrebbe vedere nel corso delle settimane a venire... «In primo luogo l'intenzione è di adottare un nuovo modulo. Vorremmo giocare con un 4-4-2, abbastanza flessibile da poterci eventualmente adattare a dipendenza degli uomini a disposizione e degli avversari. Ho in mente una squadra compatta e aggressiva, in grado di esaltare i nostri punti forti e di nascondere, se del caso, le nostre lacune».
Per chiudere, un auspicio alla vigilia di una stagione che sarà comunque particolare, costretta tra la voglia di normalità e l'attualità di una pandemia sempre in agguato... «Quella del Covid-19 rimarrà una tematica presente lungo tutto l'arco della stagione. Occorrerà essere molto flessibili, perché è possibile che una o più squadre entrino in regime di quarantena, con il conseguente scombussolamento dei calendari e la necessità di sapersi adattare di conseguenza. Per quanto riguarda l'auspicio, mi auguro che dal profilo calcistico si possa iniziare con il piede giusto e di rimanere il più a ungo possibile nelle zone calde della classifica. Spero inoltre che tutti possano vivere una vita e un campionato sereni, lontano dalla pandemia».