Il direttore bianconero: 'A Basilea e contro lo Young Boys lo Zurigo si presenterà con l'Under 21. Non credo che a San Gallo facciano salti di gioia'
Nonostante la quarantena che coinvolge alcuni tesserati e membri dello staff tecnico dello Zurigo, il campionato di Super League prosegue regolarmente. Domani, quindi, si disputa come previsto anche la partita Basilea-Zurigo. I tigurini si presenteranno al St. Jakob Park con una compagine composta di pochi elementi della prima squadra e di “rinforzi” della Under 21 che ha disputato il campionato di Promotion League. Un gruppo giovane e inesperto, che sarà allenato dal tecnico della U21 Marinko Jurendic. È una variante di gran lunga preferibile a un ulteriore rinvio che sarebbe stato di difficilissima collocazione, spiega il club del Letzigrund.
La decisione della Swiss Football League di non interrompere la stagione altro non è che una conseguenza diretta della volontà (e della possibilità) dello Zurigo di onorare gli impegni nonostante dieci dei suoi tesserati (sei calciatori, tre membri dello staff tecnico e il presidente Ancillo Canepa) siano stati contagiati dal coronavirus. Se la situazione sanitaria in seno al club tigurino fosse stata più grave, la Lega sarebbe con ogni probabilità stata costretta a mandare tutti a casa. Fortunatamente non è successo, proprio perché lo Zurigo è intenzionato a non mollare, giungendo in soccorso a chi aveva ben poca voglia di adottare provvedimenti drastici, sconfessando tutto ciò per cui aveva lottato durante il lockdown. Ma che ne è della regolarità del campionato? Oggi affrontano il Basilea, che gioca per un posto in Europa, come del resto fa - o dovrebbe fare - lo stesso Zurigo. Sabato, poi, l’attende lo Young Boys, in lotta per il titolo in compagnia del San Gallo. Quanto contenti sono i biancoverdi? Lo Zurigo può anche legittimamente pensare di ‘sacrificare’ un paio di match, tanto è tranquillo nel ventre molle della classifica. Ma non gioca da solo… ‘«Il calcio svizzero - interviene il direttore generale del Lugano Michele Campana - non sta facendo una bella figura nella gestione di questo dossier. Questa decisione influenza la lotta per le posizioni europeo e per il titolo, visto che schiereranno l’Under 21 domani ma anche contro l’Yb. Immagino che a San Gallo non stiano facendo salti di gioia. È un anno particolare, d’accordo, ma intanto c’è una conclusione che possiamo trarre: avevamo ragione noi, a maggio, quando dicevamo che riprendere il campionato con delle retrocessioni e senza adottare misure particolari avrebbe compromesso del tutto l’integrità della competizione. Infatti, l’integrità sportiva è compromessa. Non ci si può continuamente nascondere dietro frasi come “non ce l’aspettavamo”, e mettere la testa sotto la sabbia. Dobbiamo invece renderci conto che questa situazione si trascinerà almeno per tutta la prossima stagione. Vanno per forza trovate altre soluzioni. Come in altri campionati, bisogna irrigidire il protocollo e sottoporre i calciatori a test regolari. Oggi siamo in una situazione particolare che fa sì che si abbia timore a sottoporre i giocatori a controlli severi per paura, magari, di retrocedere, o di causare l’interruzione del campionato, con danni economici enormi. Perlomeno, bisogna sfruttare bene il tempo che rimane per arrivare a settembre forti di un piano sanitario molto più solido di quello attuale. In vista del prossimo campionato bisogna trovare delle soluzioni, non lo possiamo cominciare a queste condizioni. Rischiamo di farlo finire peggio di come inizia».
“Per impedire l’interruzione del campionato e per non strapazzare un calendario già molto carico”. Recita così il comunicato dei tigurini che libera la Lega dalle responsabilità di una decisione che sarebbe stata molto complicata da prendere. «Ci troviamo tutti in una situazione molto difficile - ha aggiunto il presidente Canepa -. Per noi incide molto anche il fatto che alcuni giocatori della prima squadra non risiedono nel canton Zurigo, e che quindi devono rispondere ad autorità sanitarie diverse. Abbiamo soppesato tutti i pro e i contra. Nell’interesse del calcio svizzero abbiamo deciso di disputare le partite contro il Basilea e lo Young Boys. Vogliamo contribuire al regolare svolgimento del campionato, nell'interesse di tutte le società coinvolte. I ragazzi impegnati in Promotion League sono giovani, ma hanno tutti già avuto a che vedere con il calcio professionistico».