La buona ripresa di campionato del Lugano non muta la filosofia del tecnico alla vigilia della trasferta a Zurigo: 'Al Letzigrund un sorta di prova di maturità'
Due partite quattro punti. Un punto guadagnato su Thun e Neuchâtel Xamax, ben tre sul Sion. Il tanto temuto ritorno in campo, per il Lugano ha avuto risultati al di là delle attese, tant'è che nemmeno San Gallo, Young Boys o Basilea hanno tenuto il passo dei bianconeri. La strada che conduce alla salvezza è ovviamente ancora molto lunga e il margine sul fondo della classifica non consente voli pindarici, a maggior ragione alla vigilia della trasferta sul campo di uno Zurigo capace di rifilare quattro reti al San Gallo. Due indizi non fanno ancora una prova, ma se al Letzigrund dovesse arrivare anche il terzo, allora si potrebbe davvero iniziare a pensare che questo Lugano valga qualcosa in più dell'attuale settimo rango. Maurizio Jacobacci, però, preferisce frenare gli entusiasmi... «Non possiamo sognare, dobbiamo rimanere ancorati alla realtà. E la realtà dice che, nonostante l'ottimo inizio, abbiamo 30 punti, otto in più delle ultime due della classifica. È però vero che questo è di fatto un torneo nuovo, al quale non tutte le squadre si approcciano con le qualità espresse prima del lockdown. Ragion per cui, non mi sento di escludere la possibilità di vincere contro ogni avversario. A patto di continuare a rimanere umili e operai».
Dopo la vittoria con il Lucerna, quella bianconera è stata definita una squadra operaia. Una descrizione che non infastidisce Jacobacci, ma che, al contrario, sembra inorgoglirlo... «Non mi dà alcun fastidio, perché in campo siamo stati davvero operai. Abbiamo qualità tecniche importanti, ma contro il Lucerna abbiamo lavorato tanto e lo sforzo è stato considerevole. Devo elogiare i giocatori scesi in campo, tutti hanno svolto alla perfezione il compito assegnato loro».
Messi in cassaforte i preziosi tre punti di mercoledì, il Lugano è chiamato a una sorta di prova di maturità sul campo dello Zurigo... «La partita di domenica può anche essere vista in questa prospettiva. L'esperienza nei nostri ranghi non manca, per cui chi è un po' più scafato sarà in grado di dare una mano ai più giovani. Mi attendo una partita molto interessante contro uno Zurigo che sta giocando bene e ha ottenuto risultati importanti, come il 4-0 di San Gallo. È un gruppo che sta bene mentalmente e moralmente, ma sappiamo che a Ludovic Magnin piace giocare palla a terra e con piglio piuttosto offensivo, ragion per cui credo che avremo a disposizione gli spazi necessari per essere pericolosi».
Quella del Letzi sarà la terza partita in una settimana, un ritmo non nuovo nel calcio moderno, ma che giunge in un momento in cui la condizione non ha raggiunto l'apice... «Mercoledì ho visto una squadra più pimpante rispetto alla trasferta di Ginevra, in particolare nel secondo tempo. Un'indicazione importante, anche perché confermata dai parametri fisici espressi dai giocatori. Significa che siamo in crescita e che le prossime partite potranno ulteriormente migliorare la nostra condizione. Perché in una situazione anomala come quella che stiamo vivendo, i progressi a livello fisico vengono compiuti soprattutto durante le partite: nei giorni che seguono e precedono le varie sfide occorre pensare in primo luogo all'aspetto legato al recupero».
Il tema del recupero è tra i più discussi di questo strano finale di stagione. E il turnover più che una scelta rischia di diventare un obbligo... «Quello dell'undici di base non è comunque un tema all'ordine del giorno, in quanto contro il Lucerna mancava Sabbatini, mentre domenica potrebbe non esserci Custodio, alle prese con un problema al ginocchio (non si è allenato né giovedì, né venerdì, ndr). Cercherò di non cambiare troppo, in modo da dare continuità al gruppo che sta giocando. Siamo però soltanto alla terza partita, al termine della quale mi dovrò sedere con lo staff medico per capire come muovermi, perché a partire dal quarto impegno potrebbero iniziare a sorgere problemi fisici. Dobbiamo cercare di concedere un periodo di scarico a coloro i quali hanno compiuto sforzi importanti, come ad esempio Janga o Gerndt».
Dalla vittoria contro il Lucerna, il tecnico bianconero ha tratto indicazioni interessanti... «In primo luogo, nonostante il possesso palla sia stato a vantaggio dei nostri avversari, non siamo quasi mai stati messi in difficoltà, segno che la disposizione in campo era perfetta. Più della percentuale di possesso è importante sapere cosa si fa quando si ha il pallone. Ai ragazzi ho detto che avremmo dovuto essere maggiormente concreti e più verticali, in modo da riuscire a trovare gli uomini tra le linee. Nella ripresa abbiamo creato molto di più, ma pure nella prima parte ho visto movimenti che lo spettatore forse non ha colto, ma che dal mio punto di vista sono stati eseguito molto bene. Inoltre, la vittoria con il Lucerna ha detto che questo gruppo è in grado di assimilare più moduli senza contraccolpi negativi».
Le quattro reti rifilate dallo Zurigo alla capolista San Gallo potrebbero aver messo sul chi vive Jacobacci. Il tecnico bianconero, però, non si scompone... «La prestazione del Kybun Park non muta quelli che sono i nostri piani di battaglia per domenica. Certo, il poker mi ha sorpreso, ma vorrà pur dire qualcosa il fatto che i tigurini siano stati gli unici a superare il San Gallo tre volte su tre. Dal canto nostro, andiamo a Zurigo per cercare il risultato. Sappiamo che sarà una partita nella quale bisognerà soffrire e noi siamo pronti a farlo. Anche perché questo è un campionato nel quale tutti posso battere tutti. Chi scende in campo con il piglio giusto e ha un pizzico di fortuna, ad esempio andando in rete per primo, mette una seria ipoteca sulla conquista dei tre punti. Non dobbiamo infatti dimenticare che siamo costretti a giocare in condizioni atmosferiche difficili, con grande caldo anche nelle partite serali».
Consolazione tutt'altro che magra, contro il Lucerna ha potuto ritrovare parte del suo pubblico... «Abbiamo avvertito il supporto dei nostri tifosi. All'uscita dal campo al 90' ci hanno a lungo applauditi. Chi ci segue deve capire che in questo campionato è importantissimo fare punti il più in fretta possibile per toglierci dalla zona bassa della classifica. La vittoria contro il Lucerna è stata una gran bella risposta al successo del Thun contro lo Young Boys. Ha dato un segnale molto forte a chi ci deve affrontare e a chi ci sta inseguendo».
Nella sfida di domenica tra Zurigo e Lugano ci sarà un'assenza sicura, quella dell'attaccante zurighese Kololli (squalificato). Sul fronte bianconero, invece, rimangono in dubbio sia Olivier Custodio, sia Fabio Daprelà. Ci sarà, per contro, il rientro di Jonathan Sabbatini che ha scontato contro il Lucerna il turno di squalifica per l'espulsione rimediata a Ginevra. Jacobacci potrebbe scegliere Baumann tra i pali, Kecskes, Maric e Daprelà in difesa, Yao, Sabbatini, Covilo, Lovric e Lavanchy a centrocampo, Gerdt e Janga di punta.