Settimana cruciale per il destino della Bundesliga

«Questa settimana saranno prese importanti decisioni su come procedere» per una possibile ripresa della stagione, che è stata sospesa a causa della pandemia di coronavirus, ha dichiarato Fritz Keller, presidente della Federcalcio tedesca (Dfb), alla rivista sportiva bisettimanale Kicker. La decisione di riprendere la stagione potrebbe essere presa già giovedì, dopo la prevista riunione in videoconferenza dei rappresentanti dei 36 club tedeschi D1 e D2. La ripresa potrebbe avvenire il 9 o il 16 maggio, con il Dfl in attesa del via libera del governo della Cancelliera Angela Merkel.

Tuttavia, mentre i grandi raduni popolari sono vietati in Germania almeno fino al 31 agosto, qualsiasi ripresa del torneo può avvenire solo a porte chiuse, cosa di cui Fritz Keller si rammarica. «Siamo molto consapevoli del fatto che il calcio senza tifosi manca di linfa - lamentato in Kicker -. Sulla base delle discussioni e dei sentimenti delle organizzazioni dei tifosi, so quanto fa male ai tifosi quando non possono sostenere i loro giocatori dagli spalti». La Dfl auspica che, in caso di ripresa della stagione, sia possibile chiudere la stagione entro il 30 giugno e rilasciare un pagamento dei diritti televisivi, del valore stimato di 300 milioni di euro. Senza questa manna dal cielo, il suo presidente teme che «alcuni tifosi potrebbero non essere più in grado di vedere le partite del loro club, perché presto potrebbe non esserci più». Tuttavia, alcuni fan in tutto il Paese disapprovano questo scenario. «La ripresa del calcio, anche sotto forma di partite a porte chiuse, non è giustificabile», afferma il gruppo di tifosi del Fanszenen Deutschlands in una dichiarazione. «Sarebbe un insulto al resto della società (...) in particolare agli operatori sanitari».

Un altro punto che dovrà essere chiarito giovedì è il test dei giocatori e dello staff tecnico del club per i portatori del virus. Secondo quanto riportato dalla stampa, per completare la stagione della Bundesliga sarebbero necessari 20'000 tamponi, normalmente riservati ai pazienti e al personale sanitario.