Calcio

Gladbach, i giocatori si tagliano lo stipendio

I rossocrociati Yann Sommer, Nico Elvedi, Denis Zakaria e Breel Embolo e i loro compagni giungono in soccorso dei dipendenti del club, il cui lavoro è in pericolo

19 marzo 2020
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Il lavoro ridotto è già più di un'eventualità, è una realtà alla quale anche le società di calcio stanno cominciando a fare ricorso. Il Lugano attraverso il proprio sito ha annunciato con soddisfazione che l’intera squadra, lo staff e l’amministrazione hanno aderito alla proposta del club, rinunciando così a qualcosa, a beneficio di finanze duramente colpite dall'attuale crisi (in quale misura lo siano, lo si saprà solo più avanti, ma intanto i bianconeri hanno già manifestato l'idea di richiedere un prestito alla Confederazione).

In Germania, un lodevole esempio lo ha dato il Borussia Mönchengladbach dei nazionali rossocrociati Yann Sommer, Nico Elvedi, Denis Zakaria e Breel Embolo, quali hanno già rinunciato a parte del loro stipendio, unitamente a tutti gli altri compagni di squadra e a tutti i dirigenti. Il gesto si traduce in un risparmio mensile di circa un milione di franchi grazie al quale assicurare il salario a tutti gli atri dipendenti del club. A un gesto simile si sono detti pronti anche l'allenatore della Nazionale tedesca Joachim Löw e il direttore della federcalcio Oliver Bierhoff, seguiti dai giocatori della 'Mannschaft' capitanati da Manuel Neuer (il portiere del Bayern), i quali hanno raccolto 2,5 milioni di euro da destinare a chi lotta in prima linea contro il coronavirus.

Il responsabile delle finanze del Gladbach Stephan Schippers ha quantificato in circa 2 milioni di euro netti la perdita di guadagno per ogni incontro casalingo senza pubblico. Nel caso che la Bundesliga non dovesse ripartire, ecco che il buco assumerebbe proporzioni preoccupanti. «L'obiettivo è fare in modo che il  Borussia Mönchengladbach sopravvia al questa crisi. Nel limite del possibile, senza ricorrere a licenziamenti. Ecco perché stiamo pensando che al lavoro ridotto».