Calcio

'Il bene delle persone e del calcio europeo prima dei profitti'

Il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin è certo che la sua istituzione ha compiuto il passo giusto posticipando di un anno l'Europeo

17 marzo 2020
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«È in momenti come questo che la comunità del calcio deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo». Il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin non ha dubbi: rinviando di un anno l'Europeo di calcio inizialmente previsto dal prossimo 12 giugno al 12 luglio e mettendo così la salute delle persone al primo posto ma anche dando la priorità ai campionati nazionali (ma anche alle sue coppe per club), il massimo organismo del calcio europeo ha fatto la scelta giusta dando prova dei valori citati.

«Guidiamo uno sport che fa vivere e respirare un gran numero di persone ma che è stato colpito da un nemico invisibile e veloce - ha proseguito il dirigente sloveno, a capo del mondo del pallone continentale dal settembre 2016 -. Il calcio è una forza edificante e potente nella società e l'opzione di celebrare un festival paneuropeo in stadi vuoti, con fanzone deserte mentre il continente si trova a casa in isolamento, era troppo triste, non avremmo mai potuto celebrare il 60° anniversario della competizione in questo modo. La salute dei giocatori, degli staff e dei tifosi è la nostra priorità numero uno e in questo spirito la Uefa ha presentato una gamma di opzioni in modo che le competizioni possano finire in questa stagione in sicurezza. I dettagli saranno elaborati nelle prossime settimane, ma i principi di base sono stati concordati e questo è un grande passo avanti».

A tal proposito i gruppi di lavoro istituiti stanno lavorando su varie ipotesi per la ripresa: la più ottimistica parla ancora del mese di aprile, la più pessimistica a inizio giugno (addirittura il 13 giugno, con fine della stagione a luglio inoltrato). Per quel che riguarda invece le coppe europee (sia la Champions sia l'Europa League devono completare gli ottavi di finale), l’obiettivo dell'Uefa sarebbe quello di portarle a termine con andata e ritorno. Quindi per l’Europa League inizio il 30 aprile e per la Champions il 5 maggio, con finali alla fine di giugno (il 27 è l’ultimo sabato).

«Sono orgoglioso della risposta dei miei colleghi nel calcio europeo - ha concluso Ceferin -. Da parte di tutti c'è stato un autentico spirito di cooperazione, ognuno ha riconosciuto di dover sacrificare qualcosa per ottenere il miglior risultato possibile. È stato importante che, in qualità di organo di governo del calcio europeo, l'Uefa abbia condotto il processo e compiuto il sacrificio più grande. Spostare Euro 2020 comporta costi altissimi, ma faremo del nostro meglio per evitare che il calcio giocato, il movimento femminile e lo sviluppo del gioco nei nostri 55 Paesi ne possa risentire. Il bene del calcio europeo ha superato ogni discorso legato ai profitti».