Calcio

L'Asf attacca sui giovani, l'Fc Lugano si difende

L'Associazione svizzera di calcio minaccia di togliere ai bianconeri due squadre Footeco per, tra le altre cose, scarsa collaborazione con il Team Ticino

7 ottobre 2019
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Dopo l'avvertimento, è arrivata la “minaccia”. Quella dell'Associazione svizzera di calcio di togliere all'Fc Lugano le sue due squadre Footeco under 13 e 14. Le ragioni sono elencate in una lettera inviata il 20 settembre da Muri (firmata tra l'altro dal direttore tecnico Laurent Prince) a Cornaredo, nella quale i massimi dirigenti del calcio rossocrociato spiegano come già nel settembre 2018 erano stati costretti a intervenire per diverse manchevolezze appunto nelle categorie tra i 12 e i 14 anni – la principale critica era quella di aver utilizzato un numero eccessivo di ragazzi stranieri –, che avevano portato anche alla revoca della prima tranche annuale dei contributi Footeco versati dall'Asf al club bianconero, ossia circa 15'000. Nella nuova missiva, la Federcalcio elvetica spiega di aver effettuato un'ulteriore analisi sul comportamento del Lugano nell'ambito del programma Footeco e di essere arrivata alla conclusione di bloccare anche la seconda tranche di contributi per la stagione 2018/2019 (10'000 franchi). Questo perché pur ammettendo che “alcuni aspetti negativi riscontrati nell'ottobre 2018 sono stati corretti – si legge nella lettera –, nel corso degli ultimi dodici mesi sono purtroppo emersi altri disfunzionamenti, in particolare non sono stati né rispettati né applicati i principi di base delle nostre prescrizioni d'esecuzione Footeco”. Nel dettaglio le formazoni FE-13 e FE-14 luganesi “non adempiono i criteri strutturali, non sono totalmente integrate in un partenariato del calcio d'élite e non collaborano e lavorano insieme nel quadro di un partenariato”.

In sostanza l'Asf, che fa anche notare come diversi elementi U15 bianconeri preselezionati anche per la nazionale rossocrociata di categoria non siano potuti essere integrati dal Team Ticino, accusa il Lugano anche di scarsa collaborazione con il Team Ticino (ricordiamo l'unico partenariato per la formazione d'élite riconosciuto dalla stessa Asf e di conseguenza “necessario” ai sottocenerini per rimanere in Super League), questo nonostante avesse richiesto nella precedente lettera proprio di effettuare uno sforzo per favorire la collaborazione. Da qui come detto il blocco della sovvenzione e la minaccia: “In caso di non rispetto dei nostri regolamenti, prescrizioni d'esecuzione o altre direttive durante la stagione 2019/2020, il Dipartimento tecnico dell'Asf di riserva il diritto di sopprimere le vostre squadre FE-13 e FE-14”.

La risposta del Lugano

Una volta trapelata la lettera dell'Asf, la risposta dell'Fc Lugano non si è fatta attendere ed è stata affidata a un comunicato stampa attraverso il quale il club bianconero si lamenta che “per l’ennesima volta lettere interne tra la federazione sportiva, il Team Ticino e i propri membri siano state trasmesse alla stampa”, prima di ammettere in sostanza quanto elencato in precedenza facendo notare come “non sono più state riscontrate irregolarità nel numero di calciatori stranieri impiegati della categoria FE-12” e come “per nostra soddisfazione, la lettera si conclude (dopo quasi un anno dalla nostra prima richiesta di incontro e dalla nostra richiesta di maggiori dettagli, nel frattempo mai ricevuti) con un invito da parte dell’Asf al fine di discutere nel dettaglio le problematiche riscontrate nell’ambito di una riunione da tenersi nei prossimi giorni”.

Quanto alle critiche ricevute a proposito del rapporto con il Team Ticino, la società sottocenerina ritiene che “quanto segnalato dall’Asf sia niente poco di meno che la conseguenza della situazione conflittuale venutasi a creare all’interno del Team Ticino (la spaccatura che vede Acb Bellinzona e Fc Lugano opposti all'interno del comitato dell'Associazione, con tanto di istanze in Pretura pendenti, ndr), situazione che ha evidentemente portato alcuni genitori a decidere di non far entrare i propri ragazzi nelle squadre del partenariato. L’auspicio e l’obbiettivo primario dell’Fc Lugano, ora che vi è finalmente un nuovo Comitato, è che il Comitato stesso possa lavorare in modo costruttivo e con ritrovata serenità al fine di normalizzare la situazione nel corso nel corso dei prossimi mesi e ripartire con la stagione sportiva 2020-2021 nel migliore dei modi. Questo è però messo in serio pericolo dal comportamento dell’Ac Bellinzona, che con le proprie azioni legali verso il Team Ticino sta facendo di tutto per rimettere in discussione i nuovi Statuti e quindi la nuova composizione del Comitato. Composizione che, è importante ricordarlo, non è altro che il frutto di una lunga mediazione (durata quasi 9 mesi), voluta e condotta dall’inizio alla fine sotto l’egida ed il controllo delle due massime istanze calcistiche svizzere, l’Asf e la Swiss Football League”.

Come dire che la riunione di comitato del Team Ticino in programma mercoledì a Cornaredo, si annuncia per l'ennesima volta infuocata...