Calcio regionale

Domani riparte il calcio regionale, ecco cosa aspettarci

Chi è stata la squadra con più cambi d'allenatore? A chi bisogna fare attenzione? Chi sono i portieri meno battuti e quali le compagini più 'cattive'?

27 agosto 2018
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Si riparte. Dopo l’interminabile pausa estiva contraddistinta dai vari botta-risposta sul fronte calciomercato e incontri amichevoli, il calcio regionale torna ad animare le nostre giornate.

Salutato il Paradiso, promosso meritatamente in Seconda Lega Interregionale, le squadre del massimo campionato regionale sono pronte a dare il benvenuto ad Ascona, retrocesso dalla 2LI, Cademario, mattatore del Gruppo 1 di Terza Lega, e Riarena, vincitrice (grazie al fairplay) del Gruppo 2.

Quello che si appresta a iniziare si presenta come un campionato all’insegna dell’equilibrio, dove non sembrano esserci, almeno sulla carta, partite dall’esito scontato. Ma come sempre sarà il campo a parlare.

E allora, in attesa dei primi verdetti di martedì 28 agosto, facciamo un passo indietro e analizziamo qualche dato emerso dallo scorso campionato, vinto appunto dal Paradiso di Andrea Lanza dopo un infinito testa a testa con l’Arbedo.

Gli allenatori

Sono ventidue in totale gli allenatori che nella scorsa stagione hanno guidato le rispettive squadre nel campionato di Seconda Lega Regionale. Le compagini che hanno cambiato più allenatori sono Losone e Sementina con tre avvicendamenti ciascuna. I losonesi hanno incominciato il campionato con Livio Bordoli, poi passato in Challenge League al Winterthur, sostituito da Roberto Chiappa, che a sua volta è stato rimpiazzato da Damiano Cossi. Il Sementina, dalla sua, ha tentato il tutto per tutto per evitare la retrocessione in Terza Lega. Seppure senza gli esiti sperati, i bellinzonesi hanno cominciato la stagione con Massimo Nicolini come allenatore, sostituito dopo otto giornate con Giuseppe Riccio. Nelle ultime otto sfide della stagione è toccato all’esperto Adriano Di Vittorio provare a salvare il Sementina, ma il bilancio di tre vittorie e cinque sconfitte non ha sorriso al tecnico ticinese. Anche la mossa del Malcantone, vincitore della Coppa Ticino, di provare a dare uno scossone alla classifica non ha prodotto gli effetti sperati. Stefano Albertoli è stato sollevato dall’incarico a partire dalla 12esima giornata. Il suo successore Mattyas Demircan non è tuttavia riuscito a condurre i suoi ragazzi alla salvezza. Si sono, invece, rivelate azzeccate le scelte di Vallemaggia e Vedeggio. Il ruolino di tre vittorie, altrettante sconfitte e un solo pareggio ha permesso a Marco Ruberto, subentrato a Nathan Schiavon, e il 'suo' Vallemaggia di ottenere la salvezza alla fine della stagione. Tempestivo pure il cambio di timone in casa Vedeggio. Dopo un inizio di campionato non convivente, i blaugrana si sono affidati all’ex allenatore del Mendrisio Roberto Gatti, che in dodici partite è stato in grado di assicurarsi punti fondamentali nella corsa alla sopravvivenza in Seconda Lega.

Ad Angelo Di Federico, condottiero dell’Arbedo, rimane la consolazione di aver vinto lo stesso numero di partite del collega alla guida del Paradiso. In percentuale, i due allenatori, primo e secondo della classe, hanno vinto il 65% (17) degli incontri. Completano il podio Alessio Righi del Morbio e Maurizio Berriche del Cadenazzo, al terzo posto nella speciale graduatoria con una percentuale di incontri vinti del 46%.

Portieri…una questione di “clean sheet”

Si sa, ogni portiere vorrebbe mantenere la propria porta inviolata il più possibile. E anche i portieri ticinesi non fanno eccezione. Nell’entusiasmante scorso campionato, sono ben quattro le squadre che si dividono il titolo di squadra con più “clean sheet”. I portieri di Gambarogno, Losone, Minusio e Paradiso, infatti, hanno mantenuto la porta inviolata in otto occasioni. Segue il Malcantone a quota sette e il Balerna a sei.

Cadenazzo, ‘remuntade’ da urlo

Nel calcio, chi la dura (spesso) la vince. Non è un caso infatti, che al primo posto della classifica “punti guadagnati in rimonta” troviamo il Cadenazzo di Maurizio Berriche, capace di chiudere ai piedi del podio (a braccetto col Morbio) da neopromosso. Dei 40 punti totalizzati alla fine della stagione, i biancorossi ne hanno guadagnati la bellezza di 21 in rimonta, ovvero dopo una situazione di svantaggio. In totale, ammontano a sei le vittorie in rimonta compiute da Censi e compagni. Quattro invece quelle del Minusio di Mattia Tami, figlio di Pier, ex allenatore di GC e Lugano tra le tante. I gialloneri hanno raccolto 17 punti in totale ribaltando il risultato. Al terzo posto troviamo il Castello a quota 15 punti in rimonta, figli di tre vittorie e sei pareggi. Il Balerna è, per contro, l’unica squadra a non aver mai vinto una partita dopo essersi trovata sotto di almeno una rete.

Le più “cattive”

Attaccamento alla maglia o gioco eccessivamente 'duro'? La risposta, probabilmente, sta nel mezzo. Fatto sta che la medaglia di squadra più sanzionata va alla rivelazione Cadenazzo che, come testimoniano le statistiche, in campo si è decisamente fatta sentire. In 2'340 minuti di gioco complessivi (recuperi esclusi), la compagine biancorossa è stata sanzionata ben 94 volte (91 cartellini gialli e 3 rossi). Mediamente, la squadra di Berriche è stata ammonita ogni 25’ di gioco. La seconda squadra 'più cattiva' del massimo livello regionale è stato il Balerna di Simone Pichierri. I neroblù hanno collezionato 88 cartellini, di cui 7 rossi. Non da meno è stato il Rapid Lugano, sanzionato 84 volte in totale nel corso della stagione con 70 cartellini gialli e ben 14 rossi.

Per contro, è stato il Vedeggio il club meno sanzionato dell’intero campionato. I blaugrana si sono visti estrarre 47 cartellini gialli e “solo” tre di colore rosso. In media, un cartellino ogni 46 minuti.

In avvio e in chiusura: Arbedo, quante reti

Sono 548 le reti realizzate nell’intero campionato durante la scorsa stagione. Il miglior reparto offensivo l'ha avuto l’Arbedo con 59 reti fatte, ben 10 in più del Paradiso. I biancorossi sono stati la squadra che ha segnato più reti (8) nel primo quarto d’ora, così come si sono rivelati i più proficui negli ultimi 15’ con 18 reti tra il 75’ e il 90’. È stato invece il Paradiso il club con più reti nel primo quarto d’ora della ripresa (12 reti), mentre Rapid Lugano e Gambarogno si spartiscono il primato per quanto concerne le reti realizzate prima della pausa (10).

Se l’Arbedo di Di Federico ha mostrato un grande feeling con il gol, diversamente è stato per il Malcantone, a bersaglio ‘solo’ in 29 occasioni per una media di 1,12 per partita. Il Paradiso ha confermato il detto “il miglior attacco è la difesa”. La squadra di Lanza ha incassato 26 reti in totale per una media un gol subito per partita. La porta più battuta è stata quella del Vedeggio con 56 reti subite (2,15 per partita in media).

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