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Anno nuovo, vecchi quesiti e tante aspettative

Il 2025 si apre in trasferta per le ticinesi: il Lugano ospite del Pully, il Massagno del Ginevra e, nel massimo campionato femminile, Riva in Vallese

Coach Montini detta le strategie
(Ti-Press)

Buon anno a tutti i fedeli della palla a spicchi e non. Riprendono i campionati e le attese non sono poche: i Lugano Tigers hanno salutato l’inutile Maring, pivot che pivot non era, partito per altri lidi e quindi in attesa di un sostituto che dia sostanza e supporto al gruppo. In casa Spinelli si è in attesa di tesserare Hamisch Warden per avere una rotazione di sostanza in più, mentre a Riva si lavora duro per arrivare alla prima vittoria. Insomma, un 2025 di speranze di non indifferente peso.

Cominciamo dai Tigers che vanno a Losanna ad affrontare una squadra molto ben messa in questa stagione e che veleggia al terzo posto.

Valter Montini si preoccupa: «Il fatto di non avere Maring è un passo in avanti solo se ne arriverà uno migliore, e per ora non sappiamo ancora che scelte si faranno. Non tanto per la trasferta su un terreno ostico come quello di Losanna, ma per la Coppa di settimana prossima a Neuchâtel». Tutti arruolati? «Diciamo che ci siamo allenati bene e che siamo consapevoli delle nostre forze, ma mentalmente ci siamo sempre stati e abbiamo giocato sempre con grande determinazione. Vogliamo continuare a crescere e vedremo di dare il meglio anche a Losanna».

In collina il 2024 si era chiuso con un’amara sconfitta, per cui il tempo per medicare le ferite non è mancato, e nemmeno quello per l’autocritica: «La partita contro lo Starwings l’ho gestita molto male, e ne sono tanto dispiaciuto quanto consapevole – ammette Salvatore Cabibbo –. Ora però dobbiamo voltare pagina e tornare a vincere». Il 2025 si apre con la trasferta a Ginevra, al cospetto di un avversario molto forte... «Certo, e non a caso sono la seconda forza del campionato, ma dobbiamo provare a metterli in difficoltà come abbiamo fatto all’andata fino al 30'. Ci siamo allenati bene, siamo con la squadra al completo e quindi sono fiducioso. Dobbiamo ritrovare quella consistenza e quella determinazione per 40 minuti che sono state la nostra forza nelle ultime stagioni». Quanto è fondamentale la ricerca di migliori equilibri nei quintetti? «Contro lo Starwings ho fatto degli errori speculando un po’ su certe situazioni che però non si sono verificate, al netto della precisione dei basilesi nel secondo tempo. Ma noi ci abbiamo messo del nostro per favorirli, cosa che non deve più succedere. Sappiamo della forza dei ginevrini fra i quattro stranieri e i diversi nazionali, ma sono certo che ce la possiamo giocare».

In casa Riva si va alla ricerca del primo successo stagionale. Sul parquet dell’Hélios nulla è impossibile anche se le vallesane subiscono molto meno rispetto alle ticinesi, 76 punti contro gli 84 delle momò. Per Bassani la sfida rappresenta un ulteriore viaggio nel percorso di crescita in questa annata un po’ tribolata. «Devo dire che sono contento per come le ragazze s’impegnano in settimana, al netto di qualche assenza. Però c’è grande volontà di fare bene e quindi puntiamo a vincere qualche gara, magari già in Vallese». Una squadra tutta da far crescere... «Certo: lo scorso anno le straniere del Riva erano una prima nei punti e l’altra nei rimbalzi. Quest’anno non è così e le straniere fanno la differenza, soprattutto se le avversarie ne hanno tre. Ma noi cerchiamo di fare il massimo sempre con le nostre forze, puntando a ridurre gli errori più banali come le palle perse o i passaggi al vento. Una miglior precisione ci darà certamente importanti frutti, ma bisogna essere consapevoli che per crescere ci vuole veramente tempo. La società non chiede miracoli a breve scadenza, vuole costruire basi solide per il futuro, ma è chiaro che vincere fa bene al morale e velocizza la crescita, soprattutto a livello mentale». I propositi e le visioni sono chiari, ora si tratta però di tradurli sul campo.