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‘Bisogna uscire dall'immobilismo in cui è Swiss Basketball’

Il presidente Andrea Siviero ha presentato tutta una serie di riforme, senza nascondere le problematiche della nostra palla a spicchi

(Keystone)
17 dicembre 2024
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Il proclama del neopresidente di Swiss Basketball, Andrea Siviero, è di quelli che non lasciano indifferenti. “Bisogna uscire dall’immobilismo nel quale la Federazione si ritrova da qualche anno”, affermazione fatta all’inizio della conferenza stampa indetta lunedì a Friborgo. Siviero ha presentato tutta una serie di riforme che intende sviluppare nei prossimi anni, non nascondendo affatto le problematiche di non poco peso che attanagliano il nostro mondo della palla a spicchi. La volontà è quella di ridare impulsi a tutto il movimento cestistico nazionale, dalla base alla serie A, sia in campo maschile sia in quello femminile. E, (questa è la novità, ndr), i mezzi ci sono. Ma Siviero ha sottolineato come per realizzare questi programmi sarà necessario l’impegno di tutta la comunità del basket.

Innanzitutto alzare il livello medio del campionato che attualmente è basso, ciò per riavere attorno ai campi da gioco e di fronte allo schermo un buon numero di spettatori e partner interessati a sostenere la pallacanestro. Ma, più in generale, «si deve costruire ‘un’economia del basket’ così da generare delle proprie entrate e creare posti di lavoro per i giocatori, gli allenatori, gli arbitri...». Siviero, che ha un dottorato in economia e che è stato presidente del Neuchâtel per oltre un decennio, conosce il basket svizzero a 360° essendo stato anche giocatore di livello. È anche in chiaro sull’investimento che va fatto nel settore femminile e non solo in quello maschile.

Il basket deve inoltre diventare un’attrazione interessante per i giovani, creando strutture societarie solide che possano permettere loro di guadagnare come professionisti. Il primo passo, perché le squadre di vertice possano svilupparsi, è quello di allargare la base coinvolgendo ragazzi e ragazze. E (vecchio sogno di una vita, ndr) allargare il coinvolgimento alla Svizzera tedesca, dove vi è un bacino molto alto di giocatori dall’alto potenziale che ora sono dirottati su altri sport come pallamano e pallavolo. Quello degli sponsor è un altro grande capitolo da sviluppare, proprio stuzzicando il palato della parte economica più forte del nostro Paese, quella di lingua tedesca. Il tema delle infrastrutture è determinante sia per lo sport di massa che per lo sport d’élite. Oggi, ha proseguito Siviero, ci sono solo due società di serie A che hanno le strutture adeguate, quelle di Friborgo, con l’Elfic in campo femminile e l’Olympic in campo maschile. Non per nulla sono le società che vincono a mani basse tutto quanto da diversi anni. Ciò non aiuta certamente a creare ulteriori interessi a livello di competizioni e, parallelamente, di pubblico.

Cosciente di non avere formule magiche per cambiare la rotta, Siviero ha cominciato a ridurre da 14 a 10 il Consiglio d’amministrazione; grazie al programma finanziato da Swiss Olympic e realizzato da Swiss Basketball, sono state create da inizio anno 23 scuole di minibasket nella Svizzera tedesca. Il Centro nazionale, inoltre, il prossimo anno si trasferirà da Losanna a Macolin. A Macolin i ragazzi potranno studiare nella loro lingua madre e in una scuola pubblica, con un risparmio a medio termine di 200'000 franchi, su 700'000 totali. Questo risparmio potrà essere investito in futuro nel settore femminile per creare un analogo centro.

Cosa possiamo dire? Vi è molta carne sul fuoco, ma i punti dolenti sono le situazioni finanziarie dei vari club, sempre in lotta per far tornare i conti. Occorre quindi trovare le giuste strategie per ridare forza economica a queste società. Si tratterà di capire quali saranno le vie migliori da percorrere e che mezzi potrà investire la Federazione per ridare smalto a uno sport che beneficia di una popolarità crescente a livello mondiale, ma che stenta ancora a trovare spazio in Svizzera. Lasciamo per il momento decantare queste affermazioni con la promessa che sarà lo stesso Siviero che ci illuminerà più nel dettaglio su tutta la nuova strategia per il mondo cestistico svizzero.