Giovedì la Svizzera affronterà il Kosovo nelle pre-qualificazioni ai Mondiali, ma il sito ufficiale non riporta informazioni
La povertà del basket svizzero la si misura anche con le informazioni che il sito ufficiale non fornisce. Mancano due giorni alla partita fra la Svizzera e il Kosovo di giovedì a Muri alla Mobiliare Arena alle 19.30, e non ci sono notizie dei convocati e degli assenti. E poi ci si lamenta che il basket è in declino quando l’anima del coinvolgimento del XXI secolo è proprio la comunicazione. Ti mandano l’annuncio di iscriverti alla gara, ma non ti dicono nemmeno chi c’è e chi non c’è. Quello che si sa, l’unica informazione concreta, è che sarà l’ultima gara di Jonathan Kazadi con la Nazionale. Per lui, dopo 14 anni e 68 incontri disputati sinora, una decisione importante e che non mancherà di creare un vuoto in seno alla Nazionale, visto e considerato che è un vero leader e con grandi qualità tecniche. Si perde, insomma, un’altra pedina importante. Poi, grazie al sito dell’Olympic, si sa che Martin sarà fuori causa per almeno due mesi e un mese di riposo aspetta anche Massimiliano Dell’Acqua per una contrattura. Insomma, diciamo che questi due infortuni, unitamente a quello dello statunitense Chimezie Offurum, che sarà out per almeno tre mesi, potrebbero mettere in crisi i burgundi. Però la forza della squadra diretta da Thibaut Petit è tale che non crediamo ci siano molti margini per le altre di mettere a soqquadro la classifica. Se pensiamo che Ginevra, la seconda in classifica, è riuscita a spuntarla a Basilea contro gli Starwings per soli due punti, possiamo tranquillamente affermare che stiamo andando sempre più a ritroso sul piano tecnico. Lo abbiamo visto anche nel derby di sabato con due squadre decisamente non da primi posti. E se i bianconeri hanno tenuto il campo così a lungo, praticamente 32 minuti, significa un livellamento dei valori che potrebbe preoccupare. Del resto la classifica si presenta veramente in due tronconi, con l’Olympic a punteggio pieno con 14 punti in 7 gare, Ginevra è pure a 14 ma con una gara in più, e poi ci sono tre squadre in 2 punti a quota 8 e 6, con altre quattro che hanno 4 punti e chiude il Lugano con 2. Manca una sola gara alla fine dell’andata e poi avremo delineati gli accoppiamenti dal terzo al sesto posto per qualificarsi alle final four di Montreux. Non abbiamo trovato nessuna indicazione sulle regole e non sappiamo se ci sarà invece una sfida a 8 con i soliti accoppiamenti e poi averne quattro a Montreux.
Ribadiamo la delusione per tutte queste notizie che non vengono pubblicate, troviamo informazioni che servono a un emerito tubo, ma non fatti utili ai campionati e alle varie squadre. Eppure, c’è gente che viene pagata per tenere aggiornato il sito e rendere semplice il compito agli addetti ai lavori.
Ma noi siamo questi, anche a livello di funzionalità e poi ci si lamenta se non c’è partecipazione: insomma, il gatto che si morde la coda, per non parlare di martellate date su certi organi.
Domenica 24 al Lux di Massagno, dalle 17.00 in poi, ci saranno i festeggiamenti per i 60 anni della Sam Basket. Una manifestazione che vorrà ripercorrere questi decenni, dalla sua fondazione alla squadra odierna: ci saranno alcuni protagonisti della prima ora, quelli che hanno fondato la squadra, e poi, via via, sotto la conduzione di Enrico Carpani, sfileranno tanti protagonisti della vita agonistica della Sam: daranno il loro contributo i vari dirigenti che si sono succeduti in questi anni, le autorità politiche che hanno accompagnato questa crescita e non mancheranno i giocatori storici e nemmeno i filmati relativi alle varie promozioni e ai recenti titoli vinti come Spinelli. Una manifestazione alla quale sono invitati tutti gli amanti del basket e della Massagno cestistica in particolare, per rivivere emozioni, paure, delusioni, gioie e speranze che hanno accompagnato la vita sportiva e non di una grande moltitudine di persone. Una società che si è sempre identificata con il comune in una simbiosi che ha radici lontane e che ha sempre saputo dare entusiasmo e stimoli dai giovanissimi del minibasket alla prima squadra.