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Weekend amaro, ticinesi tutte sconfitte

I punti deboli delle nostre squadre di vertice sono soprattutto le panchine corte e la qualità non sempre eccelsa degli stranieri

Ci sono elementi comuni nelle sconfitte delle tre ticinesi di serie A, quella del Riva in casa contro il Nyon, 63-81, quella del Lugano opposto al Losanna, 77-84, e della Spinelli con il Ginevra per 78-87: almeno uno straniero troppo scarso e una panchina corta. Ma ci torneremo in settimana. Il Riva ha perso contro un Nyon che, trascinato dalla Breen – suoi i primi 12 punti, 28 quelli totali – non ha lasciato scampo alle momò. Il Riva ha pagato ancora la scarsa propensione delle due straniere: 3/16 la Nelson e 2 /8 la Stephens sono cifre improponibili: Clerici, 22 punti con 7/12, ha dato in attacco, coadiuvata da Montesanti (14), Fontana (7) e Picco (6), la forza per ribattere dopo il 29-44 alla pausa, anche grazie alla difesa di Veri. Un secondo tempo quasi alla pari, ma con Nyon lontano anche 23 punti.

I Lugano Tigers, malgrado una prova del collettivo decisamente migliorata rispetto alle precedenti uscite, non sono riusciti a sovvertire il pronostico: le 24 palle perse sono un macigno, se si pensa che una palla persa vale ipoteticamente 6 punti (+3 e -3), fate voi il calcolo: Losanna ne ha perse 12, differenza abissale. Chiaramente, con anche 10 liberi sbagliati, con queste cifre, anche l’infelice Michaelides dal fischietto ondivago passa in secondo piano. Eppure per 10 minuti, con Hopkins a perdere più palle che fare punti, 3 a 2, e un Maring con ben 4 punti in 3 minuti a tenere il campo, si è finiti sul 16-17, con 4 punti di Colon in 23 secondi.

Nel secondo quarto il Pully scappa sul +11, 24-35, quando si sveglia Hopkins, mentre Maring naufraga a tutto campo, ben sostenuto dal solito Ballard: ma gli ospiti vanno al tè sul 33-42. Nel terzo quarto il Lugano sprofonda a - 13, 38-51 al 3’. Poi Ballard e Hopkins suonano la carica e piazzano un 13-0 che rimette tutto in parità a quota 51 con l’ultimo canestro (sic!) di Maring al 7’. Colon irrompe e mette subito 10 punti prima della pausa, 58-62.

I Tigers restano fermi e subiscono uno 0-6 in entrata: 58-68 al 2’, Hopkins cerca di tutto, (chiude con 33 punti ma ben 9 palle perse), Sassella firma la terza tripla, Donnelly tiene bene, ma Marsch, prima e dopo l’uscita di Maring imperversa da sotto (22 punti), e Colon punisce da ogni dove (24 punti alla fine). «Ho visto cose positive – dice coach Montini a fine gara – stiamo migliorando, ma non puoi concedere 1 americano su 3 e tutta quella marea di palle perse». Già.

Massagno, che per un mio errore tecnico non è figurato nel lancio di sabato e di ciò mi scuso con tutti, ha lottato finché ha potuto, ma alla fine la migliore qualità del roster ginevrino ha avuto la meglio. Cabibbo, a fine gara, parlava di calo fisico legato alle assenze di Dusan Mladjan e anche di Koludrovic (’crac’ in riscaldamento), due pedine di rotazione in meno. Però la Spinelli, con 26 palle perse, può solo recriminare con sé stessa. Eppure era partita bene, con un primo quarto avanti per 20-13, con un parziale di 12-0 e 20-15 alla pausa. Equilibrio anche nel secondo quarto, 20-22 il parziale, con una certa regolarità nelle conclusioni, dopo aver condotto anche di 10, 37-27 e il ritorno ospite per il 40-37 di metà gara.

Nel terzo quarto di nuovo allungo, ricucito dall’ex Williams, chiuso sul 57 pari. Ma nell’ultimo quarto Ginevra ha trovato maggiore intensità, la Spinelli è andata in affanno e, con l’inconsistenza del solito Robinson e un Morgan poco incisivo (7 punti quando Ginevra era oramai lontano 13 punti, 64-77), ha lasciato spazio e punti, all’immagine del pivot ginevrino Gilbreath, 27 punti contro i 13 di Robertson, e i 17 di Painter che hanno fatto la differenza. La cattiva mano di Solcà, 2/10, e il calo fisico di Humphrey (3 punti su tiri liberi nell’ultimo quarto) la chiusura del cerchio. Insomma, come diceva Cabibbo, c’è molto da lavorare per risalire la china.

I tabellini delle ticinesi
Riva: Lattuada 0, Stephen 6, Nelson 8, Clerici 22, Fontana 7, Montesanti 14, Veri 0, Picco 6, Ghidini 0: NE: Santi, Cattaneo, Pagani, Galli. Parziali: 12-23, 17-21, 14-19, 20-18.
Lugano Tigers: Ballard 20, Hopkins 33, Donnelly 5, Sassella 10, Maring 6, Corda, Montanari, Jurkovitz 3, NE Picc, Mete, Schultz. Lugano: 28/53 (52%) al tiro, 22/40, 6/13, 15/25; rimbalzi 8+26, palle perse 24. Parziali: 16-17, 17-25, 25-20, 19-22
Sam Massagno: M. Mladjan 15, Martino 8, Humphrey 19, Morgan 14, Robertson 13, Solcà 6. Karabasic. NE Koludrovic, Togni, Picco, Matic, Manzambi. Sam: 29/61 (47%) 21/34, 8/27, 12/17. Rimbalzi: 10+27; palle perse 26 Parziali: 20-15, 20-22, 17-20, 21-30

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