laR+ Basket

Riva alla prima palla contesa con parecchie incognite

Un anno dopo il ritorno in Lna, le momò provano ad alzare il tiro. Anche se da un anno all’altro i volti nuovi sono diversi, guida tecnica compresa

Pronte a dare filo da torcere alle avversarie
25 settembre 2024
|

L‘appuntamento è per sabato al Palasangiorgio, dove alle 16 le ragazze del Riva Basket sfideranno l’Aarau nella prima partita del massimo campionato stagione 2024/25. Tra un allenamento e l’altro, gli ultimi giorni della marcia di avvicinamento al nuovo campionato sono però anche quelli caratterizzati dagli impegni ’extra-palestra’. Come quello con la classica conferenza stampa di inizio stagione, proposta nella splendida cornice della tenuta dell’Azienda Agricola Monte Morello di Novazzano, occasione per fare il punto alla situazione in casa delle momò come pure per parlare di obiettivi.

Alla presenza di sponsor e amici, Lidia ‘Bibi’ Travaini ha diretto la seduta che è iniziata con la lettura del messaggio del sindaco di Riva San Vitale Antonio Guidali, il quale ha fatto gli auguri di rito alla squadra nella quale tutto il Comune si riconosce, sottolineando come «le vittorie saranno sempre le benvenute mentre le sconfitte dovranno essere un motivo di crescita e non di depressione». La capitana Enrica Lattuada ha dal canto suo espresso i desideri a nome della squadra: «Siamo un bel gruppo, che ha sempre mostrato un forte attaccamento alla maglia e lo si è visto anche in queste settimane, con tanta voglia di far bene e puntare a migliorarsi sempre».

La presidente

‘Budget in sintonia con le nostre ambizioni’

Gaby Califano, presidente del Riva Basket, si avvia alla sua terza stagione al comando della squadra: lo scorso anno la promozione in A e un’ottima stagione, quest’anno la novità in panchina con l’addio ad Andrea Piccinelli e l’ingaggio a Chiara Mariani: si svolta al femminile in tutto e per tutto?

Andrea Piccinelli ci ha lasciato dopo un percorso ricco di soddisfazioni e, dopo alcune ricerche, la nostra scelta è caduta su Chiara, una persona che conosce molto il basket femminile, e non solo, e che darà nuovi impulsi e motivazioni anche alle giocatrici. Sappiamo tutti che l’assuefazione è, a volte, un freno allo sviluppo, per cui vogliamo continuare a crescere e allo stesso tempo a motivare ulteriormente le nostre giocatrici.

Lo scorso anno avete disputato un’ottima stagione con la finale di Coppa mancata di un niente e il quinto posto al termine della stagione regolare non senza qualche rammarico: e quest’anno?

Proveremo di nuovo a scalare le gerarchie del campionato, anche se, logicamente, ci sono parecchie incognite con le due nuove straniere e la partenza di Picco, tre elementi del quintetto base, oltre a Galli e Balmelli per il solito addio per gli studi.

La società, comitato tutto al femminile con altre tre ex giocatrici, Menaballi, Travaini e Mazzocchi, è sempre ben sostenuta.

Abbiamo i nostri fidati sponsor, a cui va il mio sentito ringraziamento per il loro prezioso sostegno, come il Comune di Riva San Vitale, Ail, Caffè Chicco d’Oro, Raiffeisen Mendrisiotto, Garage Emil Frey, Piccadilly, Hupac, Banca Stato, Comune di Brusino, Securitron, Big Team 24 Sa, Ortelli Sa, Btf, Borgovecchio e Fizzy che ci permettono di disputare una stagione a questi livelli con i giusti mezzi, e con la Delta Informatica in qualità di nuovo main sponsor e nome sulle maglie. Noi centelliniamo sino all’ultimo centesimo di un budget di circa 150’000 franchi, 40’000 dei quali per il settore giovanile, rispettosi delle regole e in sintonia con le nostre ambizioni.

E quali sono?

Oltre alla Lega nazionale A, dedichiamo molto al settore giovanile, rappresentato da un centinaio di ragazze, dal minibasket alle U18, perché rappresenta il nostro futuro, U18 e anche la senior. Se si guarda il roster 10 su 12 sono giocatrici del nostro vivaio e questo è uno stimolo per tutte le giovani a giocare con noi: siamo la squadra faro del Sottoceneri e ci teniamo a questa continuità che dura da oltre trent’anni.

L’allenatrice

‘Puntiamo ad arrivare il più in alto possibile’

Un’allenatrice donna, a Riva non si vedeva da tempi immemori, Inge McNamara nel 1987, per cui l’arrivo di Chiara Mariani segna una nuova via per le ragazze momò.

Chiara, classe 1970, è milanese, e viene da una trentennale esperienza sulle panchine lombarde.

Ho cominciato con le giovanili in Lombardia, poi squadre maschili dall’Eccellenza alla Serie C e su su fino alla Serie A2, poi squadre femminili. In Lega nazinale A sono stata vice di Andrea Petitpierre, il vice di Montini ai Tigers, mentre lo scorso anno ero in Serie C a Cozzico, squadra senior femminile. Poi la chiamata da Riva che mi ha spinto a fare una nuova scelta, se non proprio di vita come si suol dire, per lo meno di conoscere un altro basket.

E qual è stata la prima impressione?

Diciamo subito che è un mondo diverso perché chiaramente il bacino d’utenza è ridotto: se già in Lombardia non c’è un crescendo di adesioni, in Ticino si è all’osso, o quasi. Un plauso va fatto al Riva, che resiste e ha un settore giovanile importante e dunque un certo serbatoio per il futuro.

Una squadra di giovanissime come la si gestisce?

Con tanta pazienza e voglia di lavorare: insistere sui fondamentali individuali, anche se il tempo di tre allenamenti non è moltissimo, e poi sui giochi di squadra. Ma, soprattutto, prima voglio conoscere bene ogni giocatrice e capirne potenzialità e mentalità. Quest’ultimo aspetto è fondamentale per crescere e migliorarsi costantemente, al di là dei mezzi fisici.

Ci sono ragazzine del 2006, ci sono due straniere e nel mezzo un buon gruppo, come si è visto nello scorso campionato, in continua crescita.

Credo che si possa lavorare bene anche se le settimane ce ci portano all’inizio di stagione con il gruppo al completo sono state poche. Però stiamo lavorando a piccoli passi e cerchiamo di integrare le due straniere che avranno un compito importante nell’economia della squadra.

Un play e un pivot, l’asse portante?

Premetto che Aleah Nelson si sente più una guardia: è veloce e forte nell’uno contro uno, con un discreto tiro. Tina Stephens si sente un’ala grande, è disposta a giocare da 4 ma sarà impiegata come pivot perché per noi è un’esigenza: è ancora un po’ sovrappeso, ma ha buoni movimenti e timing.

La partenza di Picco, Balmelli e Alessia Galli rendono complicata anche la gestione dei cambi...

Le ho viste solo in qualche filmato ma Picco, in particolare, era una delle pedine del quintetto base. La società ha fatto di tutto per cercare di convincerla ad esserci almeno il venerdì sera, visto che studia a Losanna. Le giocatrici di esperienza sono sempre importanti, soprattutto all’inizio di stagione. Poi non conosco le avversarie, si sa poco delle straniere per cui sarà tutto un po’ una sorpresa.

Pronta al via?

Certamente so che faremo di tutto per fare una buona stagione e conto proprio sulla grande voglia di tutte a dare il massimo per arrivare il più in alto possibile.