Il ticinese non parteciperà all'ultimo torneo di qualificazione per Parigi 2024. Coach Ruzic gli ha preferito Dubas e Jurkovitz
La notizia dell’esclusione di Westher Molteni dalla Nazionale di 3x3 è certamente clamorosa. Sul sito di Swiss Basket non c’è una sola parola a motivare l’esclusione di un giocatore che ormai da anni ha incarnato l’emblema della nostra Nazionale avendo dato vita sin dall’inizio a questa pratica del 3x3. Molteni è sempre stato l’elemento trainante della compagine svizzera e fa certamente scalpore il fatto che l’allenatore Ruzic gli abbia preferito Jonathan Dubas del Vevey e Natal Jurkovitz dell’Olympic, giocatori che appartengono al clan friborghese e non a quello del Losanna, dove militano gli altri due giocatori “storici” Gilles Marin e Marco Lehmann. Ruzic commenta in maniera evasiva la sua difficoltà a scegliere i quattro giocatori che cercheranno la qualifica alle Olimpiadi di Parigi nella terza e ultima tappa che si svolgerà dal 16 al 19 maggio a Debrecen, in Ungheria.
Abbiamo chiesto lumi allo stesso Molteni: i motivi tu li conosci?
Assolutamente no, il coach mi ha detto che la scelta è caduta su altri e stop.
Come hai appreso la notizia?
Dire che ero deluso è dire poco, ero incredulo nella maniera più assoluta: sono anni che giriamo il mondo con la nostra squadra, abbiamo sacrificato giorni e giorni per prepararci al meglio. Solo lo scorso anno abbiamo partecipato a oltre 30 tornei in tutti i continenti, fatta eccezione per l’Africa, sacrificando tempo e famiglia per il 3x3. E ora, dopo tutti questi peripli ti ritrovi buttato fuori senza nemmeno una spiegazione.
Una squadra, il Losanna, che si è sempre allenata in questi anni e anche negli ultimi mesi, mentre Dubas e Jurkovitz non hanno potuto certamente esserci, visto il loro impegno in campionato.
Esattamente, e questo fa male, indipendentemente dalla qualità che uno può avere in più o in meno. Io, come gli altri, ci lavoravo da anni, da aprile a dicembre, sia con allenamenti settimanali, sia con la partecipazione ai tornei. Dalla federazione non prendiamo soldi, ci autofinanziamo con i premi e gli sponsor. Sia Dubas, che ci ha frequentato in tutto per una quarantina di giorni, sia Jurkovitz e Cotture – che hanno fatto 4 allenamenti in stagione – hanno un mare di ore sul campo in meno rispetto a noi, perché allenarsi per il 3x3 è diverso dal 5x5. Fosse solo per questo, ci sarebbe voluta un po’ di logica nelle scelte, credo, e anche di rispetto.
Seguire la squadra da Lugano è stato impegnativo?
Sobbarcarsi spesso oltre sei ore di treno in un giorno, oltre all’allenamento, non è cosa da poco, ma non ho mai mancato alle sedute. Oltre il 55% del punteggio attuale della Svizzera l’abbiamo ottenuto noi nei 9 migliori tornei che vengono conteggiati. E ora mi ritrovo con un pugno di mosche, proprio quando manca l’ultimo torneo che potrebbe qualificarci per Parigi. È assurdo che siano stati presi giocatori come Jurkovitz che non hanno esperienza nel 3x3: niente di personale, quanto alla logica sportiva...
Molteni ha preso posizione con una lettera aperta che dice tutta la sua amarezza per questa esclusione, e che ricorda tutto quanto fatto dal ticinese nel corso degli ultimi 10 anni, per il 3x3 elvetico e nell'ambito di quello mondiale, in cui ad esempio figura come unico giocatore capace di catturare oltre 400 rimbalzi in una sola stagione. Senza dimenticare tutti i sacrifici che Westher ha fatto per il bene di questa branca del basket svizzero, rifiutando fra l'altro contratti nel 5x5 o stando a lungo lontano dai propri figli.
Ai tifosi e non, il compito di trarne le conclusioni che meglio credono, ma parlare di favoritismi e altro ci pare persino riduttivo, oltre che una mancanza di rispetto per chi ha molto sgobbato per arrivare sin qui.