Sul parquet di Friborgo, nel secondo atto della finale, i sottocenerini – troppo imprecisi specie da 3 – si arrendono alla fine per pochi punti
Seconda gara a Friburgo e seconda sconfitta della Spinelli, per 65-62: ancora una volta a un solo possesso dal possibile pareggio, con la tripla di Williams sulla sirena a sbattere sul ferro, beffarda come altre due nell’ultimo quarto. Una Spinelli che ha sì finalmente trovato lo spirito giusto sotto le plance per sovrastare persino ai rimbalzi i burgundi, 49-42 (Clanton13), ma è purtroppo mancata proprio in una delle sue armi migliori, il tiro da 3, con un sanguinoso 3/22 al cospetto di un non esaltante 8/28 di Kovac e compagni, ma sufficiente a fare la differenza.
In una partita arbitrata benissimo dal trio Novakovic, Tözser e Buttet, le due squadre hanno dato vita a una sfida fatta di allunghi e rincorse, sfibranti quanto incredibili, con ovviamente Massagno ai minimi termini con anche Koludrovic assente, unitamente ai ‘soliti’ Solcà e Marko Mladjan, quest’ultimo con le giornate di squalifica ridotte a due. Con uno Steinmann non pervenuto nei quasi 5 minuti di campo e con Dusan Mladjan a sparare a salve, 0/7, era quasi impensabile fare meglio di sabato: eppure, malgrado un’altra cifra da harakiri come il 13/25 nei tiri liberi, la squadra è stata bravissima a ricucire ogni volta che i burgundi scappavano avanti. Andamento iniziato nei primi minuti con il 7-0 in entrata, poi 9-8 al 5‘, poi 11-0 per l’Olympic, con 10 punti di Nottage, e il 20-10 a fine quarto con sprechi dalla lunetta di Ballard e Dunans. Secondo quarto con Olympic a +12, 27-15 al 3’, poi la Sam ricuce fino a -6 con 2 liberi di Tutonda prima della pausa grande: 32-24. Punteggi bassi, molti errori al tiro da entrambe le parti. Terzo quarto con Clanton che porta la squadra a -4, ma è un attimo: dal 32-28 si va sul 40-32, con azioni frenetiche e sballate, ma il clima è quello: siamo al 4’. La Sam reagisce, ma non c’è trippa, l’Olympic fugge a +14, 46-32 con il redivivo Green alla seconda tripla al 5’. Poi, con la difesa a zona e un attacco più lucido, il duo Ballard e Martino, super la sua prestazione, rimettono i ticinesi in gara con uno 0-9: 46-41 al 7’.
Un banale errore di Williams lancia i padroni di casa che fanno 4-0 in 32”, 53-44 al 30’. Ultimo quarto di grande coraggio: al 2’ si è sul 55-50 con Clanton dalla lunetta. L’Olympic torna a +12 con un 7-0 favorito da Cotture al 4’. Partita finita? Nemmeno per sogno, perché la Spinelli mette la museruola ai burgundi, trova punti da tutti e con un sorprendente 10-0 torna a -2 con la tripla di Williams a 45 secondi dalla sirena. È il sempiterno Nottege che si carica di responsabilità e si gioca tutta la difesa con il +4, 64-60 a 26”, ma Martino mette due punti a 18” dalla sirena: 64-62. Ovvio fallo della Sam, Nottage mette un libero su due, rimbalzo ospite e palla a Williams che sulla sirena lo stampa sul ferro. «Ancora a un niente dalla vittoria – dice uno sconsolato Gubitosa – in una serata dove abbiamo sprecato l’impossibile dalla lunetta, 12 errori sono un’enormità quando tieni l’avversaria a 65 punti in casa sua. Abbiamo giocato con grande determinazione in difesa, ma troppi sprechi in attacco, anche quel 3 su 22 da 3 non ci ’appartiene', con buoni tiri aperti. Una serata così. Credo che tutti abbiano dato tutto ma senza quel briciolo di fortuna che poteva girare la gara. Ora spetta a noi rovesciare l’inerzia, sabato siamo a Nosedo».
Olympic Friborgo - Sam Massagno (32-26) 65-62
Spinelli Massagno: Dusan Mladjan 0 (0/7), Williams 11, Dunans 9, Martino 9, Steinmann 0, Ballard 9, Clanton 17 (7/15), Tutonda 7: NE Rauseo, Togni.
Note: percentuali Sam: 23/66 (34%) 20/44, 3/22, 13/25); rimbalzi 16+33; palle perse 10. Percentuali Olympic: 23/64 (35%) 15/36, 8/28, 11/19; rimbalzi 12+30; palle perse 9 Parziali nei quarti: 20-10, 12-16, 21-18 e 12-18.