BASKET

Il Lugano si danna l’anima, finché le forze reggono

A Neuchâtel le Tigri ci provano, ma si devono arrendere. Montini. ‘I cambi? Non ho voluto mandare allo sbaraglio giocatori con poca esperienza’

‘Abbiamo giocato bene, finché ha retto il fiato’
(Ti-Press/Crinari)

Il Lugano esce a testa alta da Neuchatel, battuto nei numeri (95-81), ma non nel gioco: ovviamente l’assenza di Battey ha pesato come un macigno su una contesa che, come altre 6 volte quando han giocato con due soli stranieri, ha lasciato punti all’avversaria nel finale della sfida: infatti, a 3 minuti dalla fine si era sull’83-79.

Primo quarto con i padroni di casa a scappare avanti (11-4 al 5’) e poi il Lugano a rientrare con un parziale di 3-10, per il 14 pari al 7’. Con Sampson e Dell’Acqua il Lugano allunga alla fine del quarto (22-27), e la ripresa vede ancora i Tigers protagonisti, tanto che e al 5’ vanno a +12 (26-38) con Hamilton. Il vantaggio, malgrado tre palle perse banalmente, si mantiene a +9 proprio allo scadere: una tripla di Bracelli, tre liberi per i neocastellani e 2 di Sampson sulla sirena fissano lo ‘score’ sul 38-47. Il Lugano è migliore nei rimbalzi (17-18) e nelle percentuali: 14/30 contro 13/31, e soprattutto 8/19 da 3, con Warden a 16 punti (4/7 da 3). Nel terzo quarto i Tigers vanno sul 4-52 al 3’: poi, complice un assurdo ‘ciapa e tira’ senza costrutto e, soprattutto, senza nessuno al rimbalzo, il Neuchatel recupera con un 11-0 e si porta avanti, 63-59 all’8’. Finale con i bianconeri a infilare da 3 con Hammond e poi Sampson per il 65 pari allo scadere.

Ultimo quarto come al solito, diremmo, senza più energie: tutti e cinque in campo 40 minuti è un’assurdità, ma tra i ‘semi infortunati’ in panca e gli imberbi giocatori, era difficile mandare altra gente in campo. E così, dopo aver reagito al primo break (73-67 al 3’, fino al 75-74 al 5’ con Dell’Acqua e Sampson), il Neuchatel è scappato sull’88-79 a due minuti dalla sirena. La voglia di recuperare si è infranta tre volte sul ferro, mentre West e compagni capitalizzavano, chiudendo con un 95-81 che non ha rispecchiato per nulla l’andamento della gara bensì piuttosto quello delle energie in campo e, diciamolo, anche dei molti sprechi. Infatti il Neuchatel ha chiuso col 55% al tiro contro il 39% dei Tigers. Significativo l’1/10 di Dell’Acqua e 5 palle perse, malgrado il 7/7 dalla lunetta. I punti dalla panchina (15-0) danno l’idea del risultato finale, ma non si può rimproverare nulla a nessuno, se non la frenesia inopportuna in troppi frangenti. E a noi non è nemmeno piaciuto l’ondivaga gestione di Mazzoni e soci. «Abbiamo giocato bene fin quando ha retto il fiato: poi la voglia di recuperare non è stata certamente una componente lucida – dice coach Montini –. I cambi? Visto come si giocava e l’equilibrio che c’era non ho voluto mandare allo sbaraglio giocatori con poca esperienza. Adesso speriamo di recuperare Battey, penso che in fatto di infortuni quest’anno abbiamo già dato».