I Lugano Tigers, con due soli stranieri, vanno a Monthey per affrontare una formazione che tallona le big. In campo femminile, riposa il Riva
Big match a Nosedo, per l’ottava di campionato, con l’Olympic ospite della Spinelli alle 17.30, mentre, alla stessa ora, i Tigers sono di scena a Monthey. Riposa il Riva con tutta la A femminile.
«L’Olympic non sarà quello di inizio stagione, per cui sarà una sfida molto tirata e dura – dice Totò Cabibbo che sostituirà Gubitosa in panchina ancora per cinque gare –: la partita l’abbiamo preparata con Robbi e siamo tutti motivati, perché l’avversario è di quelli che non ammettono repliche approssimative».
Tutti arruolati? «Sì e tutti pronti. Sappiamo che dobbiamo fare una grande partita sul piano difensivo perché ai burgundi non puoi concedere nulla, soprattutto spazi in contropiede e sotto le plance con i secondi tiri. Abbiamo i mezzi e una panchina lunga per poterli contrastare e quindi dobbiamo metterci tutto il nostro potenziale».
Ci sarà Kazadi rispetto alla Supercoppa, ma non ancora Kovac... «Come detto, è l’insieme che va considerato perché ai singoli una grande squadra sopperisce con il collettivo. Senza Kovac hanno un terminale offensivo in meno, è vero, però a loro le alternative non mancano. Dobbiamo entrare subito in partita e fare corsa davanti per costringerli a forzare il recupero. Giochiamo in casa e il fattore campo deve essere decisivo».
A Nosedo farà sicuramente caldo, anche perché la Spinelli non può permettersi di perdere ulteriore terreno nei confronti dell’Olympic che per ora sta avanti di quattro punti. La qualifica alla final four di Montreux si deciderà nelle prossime tre gare e quindi occorre la massima determinazione.
I bianconeri, reduci dallo splendido successo sul fil di lana al cospetto del temuto Neuchâtel, se la vedono con una delle formazioni che sta subito dietro le big, quel Monthey che si trova appunto al quinto posto. «Noi siamo sempre in emergenza – ci dice Montini –, anche se caricati dall’ultimo successo che ci ha dato fiducia. Ma ci manca sempre Williams che, scontata la squalifica, è out per infortunio. Vedremo con la società come muoverci per sostituirlo o meno, dipenderà dal responso medico».
Un Lugano comunque dal buon collettivo con un duo Bracelli-Dell’Acqua in gran spolvero... «È vero, stanno facendo bene e ne beneficiano tutti, anche perché il nostro collettivo funziona. Però il Monthey è una squadra molto tosta, con un duo americano in regia che dà velocità e punti, fanno una pressione forte e hanno un buon amalgama. Con due soli stranieri sarà dura, ma vedremo di giocarcela fino alla fine».
Questo partire sempre “sotto” con gli stranieri alla fine pesa... «Infatti, ma il problema più evidente è che ci alleniamo solo in nove, vista l’indisponibilità di Alì e Bernadinello, oltre a quella di Williams e così diventa difficile anche preparare le partite. Speriamo che questa ecatombe di infortuni finisca e si possa tornare alla normalità».