A pochi giorni dal Galà dei Castelli, le grandi star di livello mondiale rinnovano l'affetto per una manifestazione sempre più prestigiosa
Se al mondo dell’atletica servisse un testimonial, non v’è ombra di dubbio che il migliore sulla piazza sarebbe Grant Holloway, leggenda vivente e dominatore planetario dei 110 ostacoli, disciplina in cui ha vinto tre edizioni dei Mondiali, senza dimenticare l’argento olimpico di Tokyo 2021 e lo strepitoso oro conquistato poche settimane fa a Parigi. Lo abbiamo incontrato nell’albergo bellinzonese dove i responsabili del Galà dei Castelli hanno organizzato la conferenza stampa di presentazione del prestigioso evento in cartellone domenica (col City Event di Locarno) e lunedì, con la kermesse vera e propria (13 diverse gare) allo stadio Comunale, quando – assicurano da Locarno Monti - il bel tempo sarà garantito, come da tradizione.
Lo statunitense, disponibilissimo, brillante e davvero alla mano, è reduce da un eccellente 12”99 fatto segnare ieri (giovedì) sera a Zurigo, peraltro con pessime condizioni atmosferiche, data la pioggia copiosa: «Sono molto felice della mia prestazione dice», «è bello vedere realizzati gli obiettivi per cui si lavora così duramente: per la quarta volta in carriera sono sceso sotto i 13”. Ma ora, ovviamente, sono già focalizzato sulla gara di lunedì qui a Bellinzona: in questi due giorni cercherò di recuperare e di allenarmi al meglio. Al di là dei tempi, sarà importante tagliare il traguardo prima di tutti gli altri. Sono ottimista: è dall’inizio dell’anno, del resto, che ho una buona forma. Spero di poterla mantenere per questo finale di stagione e di poterla avere anche l’anno prossimo, quando il grande appuntamento saranno i Mondiali di Tokyo».
Che impressioni si è fatto della città, e cosa conosce del suo meeting?
«È la mia prima volta per me qui a Bellinzona», ammette entusiasta il virginiano, «e in poche ore ho già potuto rendermi conto della magnifica atmosfera che regna attorno a questo meeting. I miei colleghi me ne hanno spesso parlato molto bene, tutti sono molto contenti di venire qui e di tornarci per diversi anni. Ne parlano come uno dei migliori appuntamenti in assoluto, e così, quando mi è giunta la proposta, ho subito aderito con piacere. Del resto, in Europa l’atletica è molto più amata che negli Usa, e dunque adoro gareggiare qui da voi».
Perfette ambasciatrici dell’atletica sono pure Nina Kennedy e Sandi Morris, che alle 17 di domenica, in Largo Zorzi a Locarno, si daranno battaglia – insieme ad altre 9 grandissime interpreti del salto con l’asta – nel City Event. «Il fatto che vengano organizzati sempre più spesso eventi di questo genere riservati alla nostra disciplina indica che l’interesse nei nostri confronti sta aumentando», spiega la Kennedy, australiana, 27enne come Holloway, campionessa in carica sia a livello mondiale sia olimpico (4,90 metri il suo record). «La risposta del pubblico è ogni volta meravigliosa. Per chi assiste è fantastico poter vedere i salti da così vicino. E suggestive sono pure le ambientazioni, come la stazione di Zurigo o appunto la piazza a Locarno. Inoltre, questi eventi vengono spesso organizzati a fine stagione, quando non abbiamo più i grandi impegni, e dunque riusciamo davvero a divertirci, perché gareggiamo in modo molto più rilassato, ci godiamo la musica, la folla e l’atmosfera. E, non di rado, in queste condizioni favorevoli riusciamo a saltare perfino più in alto».
Tutti conoscono Duplantis, in campo maschile, perché vince sempre, mentre fra voi donne nell'asta c’è molta più competizione... «Esatto, tutto è molto più combattuto, non sai mai chi vincerà la gara alla fine».
Cosa può dirci di Bellinzona e Locarno? «Anche per me è la prima volta qui, non vedo l’ora di gareggiare, ma anche di esplorare un po’ la zona, magari riuscirò pure a nuotare un po' nel lago».
Dopo l’oro olimpico, qual è il suo prossimo traguardo? «La medaglia d’oro era senz’altro il mio grande obiettivo, ma ora è tempo di fissarne altri. Magari, il prossimo sarà raggiungere i 5 metri, una misura che non ho mai tentato nemmeno in allenamento. Del resto, credo di non essere mai andata oltre i 4,80 metri in allenamento: i salti migliori li fai sempre nelle gare ufficiali, dove trovi l’adrenalina necessaria per compiere grandi imprese».
Non fosse una stella del salto con l’asta, quale altra disciplina le sarebbe piaciuto praticare? «Probabilmente gli ostacoli, ma anche il salto in lungo: sarà forse perché da giovane sono stata sia sprinter sia ostacolista».
E cosa pensa della recente sfida sulla velocità pura (100 metri) andata in scena al Letzigrund fra Warholm, specialista dei 400 ostacoli, e Armand Duplantis, re incontrastato dell’asta?
«È stato qualcosa di strepitoso, ero allo stadio e ho potuto assistervi. Mi è sembrato molto divertente, oltre che una buona vetrina per il salto con l’asta: credo che molta gente sottovalutasse ‘Mondo’, che invece ha poi vinto (con un 10"37 di tutto rispetto, fra l'altro, ndr). Sono molto felice per lui e per la nostra disciplina».
Perfettamente in linea coi due colleghi che l’hanno preceduta è anche la statunitense Sandi Morris, argento olimpico a Rio, che si rivela una piacevolissima persona e un prezioso spot pubblicitario sia per il Galà dei Castelli sia per l’intero movimento mondiale dell’atletica. «Non vedevo l’ora di tornare fra di voi», confessa la trentaduenne nata appena fuori Chicago. «Venni qui la prima volta nel 2019 – quando al Comunale l’asta fu inserita nel programma del Galà – e poi lo scorso anno per il City Event di Locarno, che ricordo con molto piacere perché, oltre a vincere la gara, feci anche il mio record stagionale. Quindi, torno al Galà davvero con vibrazioni più che positive: voglio anche stavolta fare la mia migliore prestazione dell’annata. Faccio un pronostico: salirò fino a 4,83 metri, ecco il mio traguardo per domenica pomeriggio».
Che rapporto ha con le gare disputate fuori dagli stadi?
«Adoro gli street event, sono così divertenti. Qui, poi, è proprio fantastico, col lago vicinissimo e tutta quella gente assiepata ai lati della pedana. L’anno scorso fu veramente fantastico, c'era un pubblico eccezionale, e davvero spero di rivivere la medesima esperienza. Le persone che possono vedere le nostre competizioni a due metri di distanza dal campo di battaglia mi dicono sempre che è qualcosa di eccezionale rendersi conto, ad esempio, di quanto corriamo veloci».
Lo sprint, del resto, è un elemento fondamentale della vostra disciplina… «Imprescindibile. Non a caso, molte di noi provengono dalla velocità. Io, ad esempio, sono cresciuta facendo i 100 metri ostacoli, disciplina che amo ancora oggi, la trovo molto divertente. Per saltare 6 metri e 26, come nel caso di Duplantis, immaginate quanta velocità sia necessario produrre, oltretutto reggendo con le due mani un’asta più che ingombrante. È qualcosa di pazzesco! I giovani che si avvicinano al salto con l’asta, all’inizio, non immaginano minimamente quanto sia importante correre veloce, prima ancora di imparare i rudimenti tecnici del salto vero e proprio».
Gli organizzatori comunicano che la prevendita per i biglietti scontati è ancora aperta sul sito www.galadeicastelli.ch. Chi invece decidesse di assistere al Galà soltanto all'ultimo momento troverà comunque al Comunale le casse aperte lunedì sera. Il Galà comincerà alle 18.30 col pre-meeting, mentre il clou comincerà qualche minuto prima delle 20. Ovviamente sul piazzale del Comunale sarà allestito il tradizionale Villagio del Galà, che permetterà di rifocillarsi riccamente durante l'intera serata.