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Athletissima, parata di stelle sotto il cielo della Pontaise

Dopo l'aperitivo dell'asta, domani a Losanna va in scena un'edizione 2024 zeppa d'attesa. Con Ehammer che prova a battere Tentoglu: ‘Come? Con la fortuna’

Letsile Tebogo, la grande attrazione è lui, ma non è l’unica
(Keystone)
21 agosto 2024
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Dopo il City event dell'asta in quel di Ouchy (vinto dall'immancabile Duplantis, con la misura di 6m15) alla Pontaise si accendono i riflettori sulla 48esima edizione di Athletissima, primo grande rendez-vous post Parigi 2024. Dove i vari Simon Ehammer, le sorelle Kambundji, e Dominic Lobalu, tornato a correre da svizzero dopo aver dovuto farlo nel team dei rifugiati nella capitale dell'Esagono, non vedono l'ora di tornare a misurarsi ai massimi livelli su pedane e corsie ‘di casa’.

Qualcuno potrebbe pensare che andare in scena dopo i Giochi potrebbe essere un regalo avvelenato per gli organizzatori dei meeting, ma non per forza di cose dev'essere così, visto che gran parte degli atleti proprio in funzione delle Olimpiadi ha programmato la stagione in modo di poter essere al massimo della condizione proprio nel mese di agosto, quindi molti di loro si presenteranno alla Pontaise ancora in una forma olimpica. Come Letsile Tebogo, campione olimpico sui 200 m e argento nella 4 x 400, che sarà l'uomo da battere nella prova su un mezzo giro di pista particolarmente avvincente che chiuderà l'intensa serata. Con l'assenza del campione olimpico dei 100 m e recordman del meeting (19"50) Noah Lyles, sarà con molta probabilità Erriyon Knighton il più grande antagonista di Tebogo. Ma attenzione anche a Fred Kerley, bronzo a Parigi nei 100 m. In lizza ci saranno gli elvetici Timothé Mumenthaler e William Reais, che cercheranno di tenere il passo dei più veloci.

Mujinga: ‘Mi sento bene, il ritiro non è un tema’

Emozioni le preannuncia anche la gara dei 100 m femminili, che nel cast presenta Mujinga Kambundji. La bernese dice di sentirsi bene, ma soprattutto respinge l'idea di voler smettere di gareggiare. Anzi, lascia intendere di pensare già ai Giochi del 2028. «Spero di riuscire a essere presente anche a Los Angeles» spiega la maggiore delle due sorelle Kambundji, che ad Athletissima dovrà vedersela con una concorrenza assai agguerrita, composta in particolare dalle britanniche Daryll Neita e Dina Asher-Smith, dall'ivoriana Marie-Josée Ta Lou-Smith, dalla giamaicana Tia Clayton e dalla statunitense Tamari Davis. «Ora mi sento bene – spiega –, ma ammetto che la scorsa settimana ero davvero stanca. Tuttavia, dopo Parigi ero soddisfatta, così non è stato molto difficile rimotivarsi per tornare a correre a Losanna».

Tra gli svizzeri più attesi alla Pontaise c'è senz'altro quel Simon Ehammer che si presenta in pedana con un desiderio di rinvicita, dopo l'amaro quarto posto ai Giochi. «Questo meeting, per me, è come una seconda chance – confessa l'appenzellese, sapendo che a Losanna non è mai andato sopra gli 8 metri, e questo stavolta è il suo obiettivo. «Come riuscire a battere Tentoglou (il campione olimpico in carica, ndr)? Con la fortuna (ride, ndr). Dovrò essere a dir poco perfetto, perché lui è uno così costante...».

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