ATLETICA

L’asta scende in strada a Locarno e la concorrenza è agguerrita

Un'euforica Sandi Morris lancia il City Event: ‘Il format mi piace, spero di firmare il personale’. A Bellinzona tutti aspettano invece Gianmarco Tamberi

(Keystone)
1 settembre 2023
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Il banco è affollato. È difficile effettuare una puntata e scommettere una ‘fiche’ su chi sarà protagonista della prossima edizione del Galà dei Castelli, confermatosi di altissimo spessore grazie alla presenza di molteplici campioni olimpici nonché mondiali. Il parterre de rois non è una novità, ma il salto con l’asta femminile nella suggestiva scenografia del Lungolago di Locarno (dinnanzi al Casinò, dove proprio in queste ore è in fase di allestimento la pedana) non lascerà indifferente neppure il turista più superficiale e sbadato. Un entusiasmo capace di contagiare pure Sandi Morris: «Apprezzo in modo particolare il format in strada in quanto riesce a catturare l’attenzione e ammaliare nuovi appassionati. Credo sia più istintivo rispetto allo stadio». Un pole vault party, come definito proprio dalla 31enne, a cui tutti sono invitati. L’entrata è gratuita. Fra le stelle più scintillanti anche la nostra Angelica Moser, e la statunitense non ha mancato di elogiare la grande progressione della rossocrociata. «L’atmosfera di casa penso riuscirà a esaltare la sua grande forma e chissà magari permetterle di realizzare il personale». Non ha lesinato parole d’elogio neppure sulle altre ostiche concorrenti, su tutte Holly Bradshaw e Tina Sutej. «È una competizione tosta – ride –, la mia intenzione è comunque sempre quella di vincere. Sono in salute e spero di riuscire a migliorare la mia prestazione stagionale». L’asta è una disciplina che può incutere qualche preoccupazione, ma, rassicura, «come in qualsiasi attività s’inizia dalla base; solo col passare del tempo l’asticella sale più in alto. Un buon allenamento e, di conseguenza, una buona tecnica possono ridurre la possibilità di incappare in infortuni». In carriera ha superato i 5m, si è laureata vicecampionessa olimpica e mondiale (sia a Doha che Eugene). La speranza è di coronare il suo grande palmarès, mettendosi al collo l’oro la prossima estate in quel di Parigi. «La forma c’è ho solo bisogno di assimilare il cambio di allenatore. Credo di poter superare di nuovo quella misura, so di esserne fisicamente capace. E conquistare finalmente la medaglia del metallo più importante».

Un cast stellare

Da Locarno si tornerà poi nella sede classica, il Comunale di Bellinzona, dove il mazziere ha rilanciato proponendo uno spettacolo imperdibile nonostante la concorrenza spietata di Berlino e Xiamen. Nel disco maschile sono presenti i primi classificati ai recenti Mondiali di Budapest (in primis Daniel Stähl e Andrius Gudzius), mentre in quello femminile spicca il nome della campionessa olimpica in carica Valarie Allman. Una disciplina fruttuosa nella capitale: nel 2017 Sandra Perkovic ha realizzato il miglior lancio degli ultimi 25 anni. Da Femke Bol, caduta nel primo giorno della rassegna iridata magiara e poi capace di riscattarsi, a Shamier Little. Due nomi, due certezze... Il remake della finale dei 400m ostacoli è assicurato. Di spessore anche i 100m maschili e femminili, in cui Mujinga Kambundji sfiderà Elaine Thompson-Herah. Nei due giri di pista ben tre rossocrociate cercheranno di battere il record nazionale stabilito da Selina Büchel. Nei 100m ostacoli Jasmine Camacho-Quinn, Nia Ali e Ditaji Kambundji avranno invece nel mirino il record dello stadio di Nadine Visser, anche lei in pista. Dal canto suo Jason Joseph spera di ripetere la prestazione di Zurigo e (ri)scrivere il suo nuovo primato svizzero. Nei 400m non sarà presente Ricky Petrucciani, ma la concorrenza non mancherà. Ultimo, ma non per importanza, il premeeting: le competizioni giovanili e dedicate ad atleti disabili.

‘Quella fiammella non si affievolisce’

Contrariamente a quanto affermato da alcuni media, Gianmarco Tamberi sarà presente in quel del Comunale. Rimasto incolonnato ai piedi del Gottardo, l’italiano è fresco di oro mondiale a Budapest. E le scorie hanno presentato il colpo anche a Zurigo: «Finito il riscaldamento ero cotto, sfinito. L’età inizia a farsi sentire a fine stagione; prima si aveva ancora qualche energia residua, ma ho mantenuto la parola e sono contento di scendere per la prima volta in pedana a Bellinzona». Il 31enne è inoltre felice della sua prestazione in Diamond League. «Le condizioni erano complicate, eppure sono riuscito a saltare sopra i 2,30 m... Dopo l’oro ai Mondiali il calo nervoso è stato importante. Quando lavori per un anno e raggiungi il tuo obiettivo hai una flessione. Ero sempre spossato e faticavo ad addormentarmi perché l’emozione e la felicità erano ancora ben presenti». Chiuso il cerchio assicuratosi l’alloro iridato e quello olimpico, il marchigiano non molla, anzi, manifesta la sua intenzione di continuare a competere. «È bello sentire il calore del pubblico. Qui a Bellinzona incrocerò persone che parlano la mia lingua, già oltre Gottardo ho percepito questa vicinanza. Ma, qui, penso la sentirò di più. Chiunque parla del Galà afferma che è un meeting fantastico! Speriamo questa sia la prima di una lunga, ma non lunghissima serie», scherza. Tamberi ha mostrato grande carattere tornando da un brutto infortunio, accusato a pochi giorni dallo scattare dei Giochi di Rio. «L’unico pensiero, la mia priorità, era di tornare l’atleta che sognavo. E, soprattutto, conquistare l’alloro olimpico. Ho raccolto i frutti del duro lavoro, ma la motivazione tuttora non manca: sin da bambino ho quella brama di vincere, anche a pari e dispari. Non si affievolisce mai, continua ad alimentarsi. Poi, chiaro, superare i 2,40 m è uno stimolo ulteriore». A volte è irriverente, eppure non ha mai perso l’amore del pubblico. «Sono fortunatissimo a ricevere così tanto calore, è una mia arma; ovunque competo mi sento quasi a casa. Il fattore campo è importante, qualcosa di speciale. La mia più grande vittoria infatti è appassionare le persone all’atletica. Non ho superpoteri, cerco di essere me stesso e non nascondere le emozioni». Un lato più umano, fra ansia e soddisfazioni. D’altronde, chiude, chi scende in pista (o in pedana) non è una macchina.

Morris, Tamberi e la folta schiera di rossocrociati. La corsa per accaparrasi un posto non è ancora finita, gli organizzatori ricordano che acquistando online (sino alle 16 di lunedì) il proprio biglietto si potrà ancora beneficiare della prevendita scontata. Per ulteriori informazioni: www.galadeicastelli.ch.