Un tubo di refrigerazione è stato staccato e lasciato in mezzo alla strada. Un progetto costellato di polemiche
Sabotata nella notte la pista di bob, skeleton e slittino di Cortina d'Ampezzo, in costruzione per i Giochi di Milano-Cortina 2026. Lo denuncia il comitato che si occupa delle infrastrutture dei Giochi invernali del prossimo anno, affermando che “un tubo di refrigerazione è stato staccato e riposto in mezzo alla strada, bloccando la circolazione stradale e creando notevoli disagi ai lavori del cantiere, anche in vista del sopralluogo del Cio previsto per lunedì”.
Il fatto è stato denunciato alle autorità dal commissario di governo Saldini. “Un sabotaggio inquietante e grave – si legge in una nota del Ministero delle infrastrutture –. Chi cerca di danneggiare le Olimpiadi fa un danno all'Italia davanti a tutto il mondo. Come per i delinquenti che assaltano il cantiere dell'Alta Velocità Torino-Lione, anche a Cortina sappiano che non la avranno vinta. Lo Stato non si fa intimidire”, conclude la nota.
Della pista da bob inaugurata per i Giochi del 1956 e intitolata a Eugenio Monti è rimasto ben poco. E tra quel poco ci sono le polemiche e una corsa contro il tempo - alla quale si è aggiunto il sabotaggio - col piano B di una gara a Salt Lake City. Sulla scia di quel mito delle prime Olimpiadi invernali italiane si è infatti voluto realizzare nella conca ampezzana un nuovo “sliding centre” che ospitasse le gare di bob, slittino e skeleton. Una scelta da subito contrastata e che si è rivelata uno dei i nodi più complessi per il comitato organizzatore. Dalle immediate polemiche per l'impatto ambientale e i costi, ai dubbi sulle tempistiche dei lavori, dalle tensioni politiche ai sabotaggi, restano sullo sfondo i timori di non farcela e subire l'onta di gareggiare non solo fuori dall'Italia, ma addirittura negli Usa, a Lake Placid, la pista indicata come ‘Piano B’. I lavori sono iniziati solo nel febbraio 2023, con la demolizione della vecchia pista, tra proteste, ricorsi al Tar e manifestazioni di ambientalisti. Ma già a luglio c'è stato uno stop inatteso, con l'asta per la realizzazione del nuovo tracciato andata deserta. Nei mesi seguenti, si è arrivati quasi all'annullamento del progetto, con l'inizio della ricerca di un'alternativa possibile, in particolare a St.Moritz e a Innsbruck, entrambe già pronte. Il progetto è ripartito nel dicembre 2023 con l'arrivo dell'offerta di un gruppo parmense per la realizzazione di un progetto light. A inizio febbraio 2024 sono ripresi i lavori e il più sembra fatto, anche se l'atto di sabotaggio compiuto la scorsa notte fa capire che la corsa contro il tempo non è ancora vinta.