Sci alpino

Ogni giorno un passo avanti. ‘Cyprien migliora e comunica’

Notizie incoraggianti sul conto del francese dopo la brutta caduta a Bormio. Ma sul suo ritorno nel Circo Bianco, ora come ora non ci sono garanzie

Aspettandone il ritorno sulle piste
(Keystone)
16 gennaio 2025
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Cyprien Sarrazin «fa progressi» e «comunica». A dirlo sono i suoi compagni presenti a Wengen per le gare del weekend. Notizie incoraggianti dunque sulle condizioni del francese, gravemente infortunatosi alla testa dopo la rovinosa caduta di fine dicembre a Bormio. «È cosciente e sorride, comunica e guarda pure già lo sci», racconta Blaise Giezendanner alla vigilia del superG di Coppa del mondo nella stazione sciistica bernese (prova che l'anno scorso si era chiusa con il successo proprio di Sarrazin), che precede la mitica discesa del Lauberhorn.

Nils Allègre, dal canto suo, lo scorso weekend avrebbe voluto incontrare Cyprien a Lione, dove sta seguendo la terapia per la sua riabilitazione, ma le visite non sono ancora possibili. «Martedì, quando mi sono svegliato dal mio riposino, ho però trovato un suo messaggio che mi pregava di richiamarlo. Cosa che ho prontamente fatto. Migliora, ogni giorno è un passo avanti e questa notizia ci dà un bel sollievo. Ognuno di noi pensa a lui», confida il suo compagno di squadra.

Mathieu Bailet ha invece ricevuto «un breve messaggio audio», nel quale lo sciatore di Dévouly si diceva «contento dei suoi progressi» e «positivo». «È vero che non spetta a me dire se il suo percorso di guarigione stia andando bene e no, non sono un medico, ma come amico e come collega mi ha sicuramente fatto piacere avere sue notizie».

Venerdì scorso il medico della squadra di sci francese aveva indicato che «vista l'evoluzione favorevole del suo stato, Cyprien Sarrazin era stato dimesso dal reparto di neurologia del centro medico di Lione per essere trasferito in quello di rieducazione del centro Henry Gabrielle», nella medesima città.

Senza garanzie

La convalescenza del secondo miglior discesista al mondo della passata stagione, a ogni buon conto, si annuncia lunga: dopo la violenta caduta del 27 dicembre, Sarrazin ha infatti riportato un «ematoma intracranico acuto» e, a seguito di questo, i medici avevano dovuto procedere con un drenaggio forandogli la scatola cranica con un trapano. «Non c'è alcuna certezza che la cosa possa risolversi in termini di settimane: si parla piuttosto di mesi», aveva tenuto a precisare Stéphane Bulle a inizio gennaio, confermando che la stagione del 30enne era in tutti i casi da considerare già terminata. «Cominceremo a metterlo nelle condizioni di diventare autonomo nei movimenti più comuni, come lo stare seduto, il mangiare e l'alzarsi in piedi», aveva poi aggiunto, spiegando che l'obiettivo finale era di consentire a Sarrazin di riprendere la carriera agonistica, ma senza garanzia, considerata l'entità del suo infortunio.