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Jacksonville, una franchigia che perde anche quando vince

A quattro turni dalla fine della regular season e con i playoff in ballo per 25 delle 32 squadre, si inizia a pensare anche all'ordine del draft 2025

11 dicembre 2024
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Mancano quattro turni al termine della regular season e soltanto sette delle 32 squadre in lizza sono virtualmente eliminate dalla corsa ai playoff, ragion per cui ogni partita conta e può diventare lo spartiacque tra una stagione positiva e una negativa, a volte addirittura fallimentare se a settembre l’ambizione era di arrivare fino al Super Bowl. Per allenatori e giocatori, il cui futuro professionale è legato ai risultati sul campo, l’unico obiettivo concreto è quello della vittoria “ogni maledetta domenica”, ma il discorso può essere leggermente diverso per quanto riguarda il front office, più incline a ragionare su un futuro a medio termine. Proprietari e general manager, quando la stagione è andata in vacca, iniziano a guardare la classifica partendo dal basso e a sperare di poter avere a disposizione una prima o una seconda scelta assoluta nel draft della primavera successiva. Non è proprio un giocare a perdere, come avveniva ai tempi della maglia nera al Giro d’Italia, ma non è scontato che un successo inatteso rappresenti davvero un raggio di sole. Di certo, la pensano così i tifosi di Jacksonville dopo la risicata vittoria (10-6) contro Tennessee. Dieci punti che hanno fatto balzare i Jaguars da una succulenta top-3 a un ottavo posto molto meno appetitoso. Jacksonville, insomma, perde anche quando vince. Per una squadra piena di buchi da colmare se vorrà un giorno essere finalmente competitiva, avere a disposizione la prima scelta assoluta rappresenterebbe una manna dal cielo. A maggior ragione in quanto la franchigia della Florida non è legata alla necessità di selezionare un quarterback. Trevor Lawrence è una garanzia per il futuro, ma occorre costruirgli attorno un cast in grado di esaltarne il talento. E allora, quell’eventuale prima scelta, i Jaguars l’avrebbero potuta spendere sul mercato, cedendola al miglior offerente in cambio di un pacchetto consistente di “picks” con il quale selezionare almeno due giocatori al primo giro e altrettanti al secondo (il “peso” della contropartita dipende evidentemente dal numero di posizioni scalate dall’acquirente). E così si fregano le mani New York Giants e Las Vegas, entrambe franchigie alla ricerca di un quarterback, le quali mantenendo l’attuale situazione di classifica potranno portarsi a casa Shedeur Sanders (Colorado Buffaloes), figlio del mitico Hall of Famer Deion “Prime Time” Sanders, e Cam Ward (Miami Hurricanes), i due prospetti più gettonati.

Ma lasciamo i bassifondi per tornare in vetta alla classifica. Per il momento, le squadre a essersi assicurate un posto nella post season sono quattro: Kansas City e Buffalo nella Afc, Detroit e Philadelphia nella Nfc. Chiefs e Lions hanno il record migliore (12-1), tuttavia in entrambe le Conference rimane aperto il dibattito su quale sia la squadra con più possibilità di alzare il Vince Lombardi Trophy. La sconfitta dei Bills a Los Angeles (sponda Rams), in una partita spettacolare e densa di segnature, ha ridimensionato, almeno in parte, la franchigia dello Stato di New York. Al vertice della Afc East da cinque stagioni e con un quarterback costantemente inserito nella corsa all’Mvp (domenica ha lanciato per 342 yarde e corso per 82), Buffalo ha sempre fallito nei playoff, per colpa in particolare della supremazia di Kansas City. Supremazia che quest’anno non sembra più tale: è vero, i Chiefs, pur senza incantare, hanno sempre trovato il modo per uscire dal campo con il sorriso, ma proprio le troppe vittorie arrivate sul filo di lana lasciano aperta la porta a una possibile sorpresa nelle sfide a eliminazione diretta. Per molte settimane i Bills sono stati considerati come la migliore formazione della Afc, forti anche della vittoria nello scontro diretto con Kansas City. La sconfitta a Los Angeles ha però evidenziato una difesa tutt’altro che impermeabile che potrebbe frustrare le ambizioni di un attacco capace di gestire senza patemi la partenza del ricevitore Stefon Diggs. Ma allora, se Buffalo non è la migliore squadra della Acf, chi altro può esserlo? Certo, Kansas City, che però, come detto, è stata sin qui più fortunata che bella, mentre Houston e Pittsburgh, dal canto loro, non hanno per ora mostrato sufficiente consistenza. Insomma, a quanto sembra non c’è una squadra capace di guardare dall’alto tutta la concorrenza.

Discorso simile nella Nfc. Detroit possiede il miglior record, ma attualmente non è la squadra migliore, nonostante la vittoria all’ultimo secondo con Green Bay. Philadelphia appare più solida, in particolare in difesa. Il “front seven” dei Lions è stato decimato dagli infortuni, primo fra tutti quello di Aidan Hutchinson che ha contribuito a rendere inesistente il “pass rush”. E la scarsa pressione sui quarterback avversari si traduce in un’accentuata vulnerabilità della secondaria. E questo può rivelarsi un grosso problema nella corsa al Super Bowl. Perché se Detroit e Philadelphia sembrano destinati ad affrontarsi per il titolo della Nfc, gli Eagles lo faranno con la difesa numero uno della lega, mentre i Lions nella speciale classifica occupano soltanto il decimo posto, il ventiquattresimo per quanto attiene ai lanci. Ne sapremo qualcosa in più domenica sera dopo le sfide Detroit - Buffalo e Philadelphia - Pittsburgh. Un menu da leccarsi in baffi...

Due parole anche sul campionato Ncaa, in quanto la stagione regolare si è conclusa e sono stati fissati, non senza polemiche per l’esclusione di Miami, gli accoppiamenti per il primo playoff a dodici squadre. Le quattro vincitrici delle cinque principali Conference sono qualificate direttamente per i quarti di finale, al primo turno si affronteranno Ohio State (numero 6 a fine stagione) - Tennessee (7), Texas (3) - Clemson (16, ma campione Acc), Notre Dame (5) - Indiana (8), Penn State (4) - Southern Methodist (10). Le vincitrici affronteranno nell’ordine Oregon (1), Arizona State (12), Georgia (2) e Boise State (9). Le due semifinali verranno disputate il 9 e 10 gennaio nella cornice dell’Orange Bowl e del Cotton Bowl. La finalissima è in programma il 20 gennaio ad Atlanta.

NATIONAL FOOTBALL LEAGUE

Week 14: Detroit - Green Bay 34-31. Miami - NY Jets ot 32-26. Minnesota - Atlanta 42-21. NY Giants - New Orleans 11-14. Philadelphia - Carolina 22- 16. Pittsburgh - Cleveland 27-14. Tampa Bay - Las Vegas 28-13. Tennessee- Jacksonville 6-10. Arizona - Seattle 18-30. LA Rams - Buffalo 44-42. San Francisco - Chicago 38-13. Kansas City - LA Chargers 19-17. Dallas - Cincinnati 20-27

Week 15: San Francisco (6-7) - LA Rams (7-6). Carolina (3-10) - Dallas (5-8). Clevleand (3-10) - Kansas City (12-1). Hiuston (8-5) - Miami (6-7). Jakcsonville (3-10) - NY Jets (3-10). New Orleans (5-8) - Washington (8-5). NY Giants (2-11) - Baltimore (8-5) - Tennessee (3-10) - Cincinnati (8-5). Arizona (6-7) - New England (3-10). Denver (8-5) - Indianapolis (6-7). Detroit (12-1) - Buffalo (10-3). Pittsburgh (10-3) - Philadelphia (11-2). LA Chargers (8-5) - Tampa Bay (7-6). Seattle (8-5) - Green Bay (9-4). Minnesota (11-2) - Chicago (4-9). LLas Vegas (2-11) - Atlanta (6-7)