Centinaia di tifosi hanno dato una mano per spazzare l'area dell'Highmark Stadium da 60 cm di neve. L'inverno e il vantaggio per le squadre del nord
Neve abbondante e temperature ben al di sotto degli zero gradi centigradi. Non sono certo queste le condizioni ideali per giocare a football per una compagine proveniente dalla California. Lo ha sperimentato, per l’appunto, San Francisco, impegnata domenica sera a Buffalo e sconfitta senza appello 35-10. Lo Stato di New York, e in particolare la zona attorno a Buffalo, è stato colpito dalla prima tempesta dell’anno che ha scaricato sul terreno da gioco, sugli spalti e sugli interi 190 acri del complesso dell’Highmark Stadium, una coltre di neve superiore ai 60 centimetri. Praticamente impossibile da rimuovere completamente (non dimentichiamo l’importanza di ripulire anche l’area parcheggi, in una nazione nella quale allo stadio nessuno ci va con i mezzi pubblici) per dare ospitalità a 71’000 spettatori. Ma a Buffalo si può sempre contare sulla Mafia, che in questo caso non è il nome della tristemente nota organizzazione criminale, bensì il “nickname” dei tifosi dei Bills. A partire da sabato, alcune centinaia di volontari si sono messi a disposizione per spazzare dalla neve l’intero impianto, lavorando 24 ore su 24 in tre turni separati. Uno sforzo grazie al quale è stato possibile rendere agibile lo stadio poche ore prima dell’inizio della sfida con San Francisco. Ciò nonostante, la neve che ha continuato a cadere, a poco a poco si è reimpossessata del terreno da gioco (fortunatamente artificiale), trasformando la sfida in una “partita bianca”. Alla fine, come logica voleva, a imporsi sono stati i Bills, più forti degli attuali 49ers e avvantaggiati dalle condizioni atmosferiche. Un successo grazie al quale Buffalo conquista con largo anticipo e per la quinta volta consecutiva la Afc East. È la prima squadra ad aggiudicarsi la division, la seconda ad assicurarsi un posto ai playoff, dopo Kansas City che nell’anticipo di venerdì sera è riuscita miracolosamente a sopravvivere a una brutta partita contro Las Vegas, graziata da un fumble dei Raiders a 10” dal termine, quando avrebbero potuto calciare un field-goal da 50 yarde per il sorpasso.
San Francisco ha pagato con la settima sconfitta stagionale e l’ultimo posto nella Nfc West la scarsa abitudine a condizioni atmosferiche estreme, ma soprattutto ha dovuto contabilizzare l’infortunio di Christian McCaffery, il quale si è lesionato il crociato posteriore del ginocchio destro. Un infortunio che potrebbe mettere la parola fine a una stagione nella quale il runner aveva già perso per infortunio le prime otto partite.
Nella National Football League sono numerose le squadre che possono trarre vantaggio dalle condizioni atmosferiche, quasi tutte dislocate al nord. Oltre a Buffalo pure New York (Jets e Giants), Cleveland, Green Bay, Denver, Chicago, Cincinnati, Pittsburgh, New England, Washington, Philadelphia, Baltimore e Kansas City possono giocare in condizioni estreme (ricordiamo i -18° centigradi, con aggiunta del vento, del wildcard di un anno fa tra Chiefs e Dolphins), mentre Minnesota, Detroit e Indianapolis evolvono al coperto. Quando in pieno inverno una di queste squadre ha la fortuna di affrontare compagini del sud, il vantaggio è inevitabile. Giovedì sera, Green Bay ha ospitato Miami in una sfida cruciale soprattutto per la franchigia della Florida. È finita 30-17 per i Packers, anche grazie a una difesa avversaria che ha sbagliato ben 23 placcaggi, quasi tutti a causa della poca dimestichezza nell’effettuare il gesto tecnico con temperature estreme (-6°). Non è un caso se l’ultima vittoria dei Dolphins con temperatura inferiore a 4,5° centigradi risalga addirittura al 2016 (34-31 a Buffalo alla vigilia di Natale).
Se nel finale di stagione e durante i playoff le condizioni ambientali favoriscono le squadre del nord, a inizio campionato il vantaggio sta dalla parte di chi gioca a sud. Tuttavia, una sola squadra è davvero in grado di trarre un beneficio dal caldo asfissiante del mese di settembre: Miami. Anche perché l’Hard Rock Stadium è stato costruito in modo che la sideline della squadra avversaria sia in pieno sole, mentre quella dei padroni di casa si trovi all'ombra. Significativa, in questo senso, la partita di due anni fa contro Minnesota: sulla panchina dei Vikings la temperatura raggiungeva i 120° fahrenheit (48° centigradi), su quella dei padroni di casa il termometro era fermo a 86° fahrenheit, vale a dire 30° celsius. Le tre franchigie della Florida sono però le uniche a evolvere in uno stadio “open air” e comunque per Tampa Bay e Jacksonville il vantaggio non è paragonabile a quello di Miami. Le altre compagini “sudiste” (Dallas, Atlanta, Arizona, Las Vegas, New Orleans, Houston, Los Angeles Rams e Chargers) hanno tutte a disposizione uno stadio coperto che non garantisce loro alcun vantaggio.
Per quanto riguarda gli altri risultati del weekend, da segnalare la vittoria non proprio limpida di Detroit contro Chicago, la sconfitta dei Jets contro Seattle, sconfitta che ha certificato la nona stagione consecutiva con un record negativo e il fallimento dell’operazione-Rodgers, il successo di Philadelphia contro Baltimore, che fa degli Eagles i veri antagonisti di Detroit, anche perché Minnesota (stesso record della squadra di Siriani) si è salvata contro Arizona soltanto con un field-goal a 1’18” dalla fine. Spicca, inoltre, l’affermazione di Pittsburgh a Cincinnati, con Russell Wilson autore della miglior prestazione in carriera con 414 yarde di lancio (tre touchdown e un intercetto).
Scenario playoff. Ora come ora, a riposare al primo turno sarebbero Detroit (Nfc) e Kansas City (Afc). Nel weekend dedicato ai wildcard si affronterebbero Minnesota - Atlanta, Green Bay - Seattle e Washington - Philadelphia da una parte, Los Angeles Chargers - Houston, Baltimore - Pittsburgh e Buffalo - Denver dall’altra. Rimangono tuttavia in corsa altre sei squadre nella Afc e addirittura otto nella Nfc. Molti verdetti, insomma, devono ancora essere scritti.
Week 13: Detroit - Chicago 23-20. Dallas - NY Giants 27-20. Green Bay - Miami 30-17. Kansas City - Las Vegas 19-17. Atlanta - LA Chargers 13-17. Cincinnati - Pittsburgh 38-44. Jacksonville - Hoiuston 20-23. Minnesota - Arizona 23-22. New England - Indianapolis 24-25. NY Jets - Seattle 21-26. Washington - Tennessee 42-19. Carolina - Tampa Bay 23-26. New Orleans - LA Rams 14-21. Baltimore - Philadelphia 19-24. Buffalo - San Francisco 35-10. Denver - Cleveland 41-32
Week 14: Detroit (11-1) - Green Bay (9-3). Miami (5-7) - NY Jets (3-9). Minnesota (10-2) - Atlanta (6-6). NY Giants (2-10) - New Orleans (4-8). Philadelphia (10-2) - Carolina (3-9). Pittsburgh (9-3) - Cleveland (3-9). Tampa Bay (6-6) - Las Vegas (2-10). Tennessee (3-9) - Jacksonville (2-10). Arizona (6-6) - Seattle (7-5). LA Rams (6-6) - Buffalo (10-2). San Francisco (5-7) - Chicago (4-8). Kansas City (1-1) - LA Chargers (8-4). Dallas (5-7) - Cincinnati (4-8)