A una settimana dalla fine della regular season, la capolista incappa nella terza sconfitta consecutiva nei derby di Lna
Terza sconfitta consecutiva nei derby di Lna per il Sayaluca, autore di una prestazione insufficiente sotto tutti i punti di vista. Nonostante una formazione rimaneggiata, viziata da assenze di peso quali il portiere della nazionale Demian Burri, il Malcantone è riuscito a stringere i denti e a ribaltare l’esito finale con un terzo tempo praticamente perfetto.
Inizio con il botto per il Malcantone, subito in rete con Carlo Briccola e Axel Leone. Il Sayaluca è però riuscito a pareggiare con Christian Didier e Alessandro Spinetti, complice anche la ruggine accumulata dal portiere di riserva Diego Zappa, tutt’altro che perfetto nel primo tempo. Ma è nel secondo tempo che il Sayaluca ha operato quello strappo che sembrava sufficiente per avere la meglio dei malcantonesi. Dapprima con la rete di Kaufmann in inferiorità numerica e poi con quelle di Raffaele Meli e Davide Sundermann per un meritato 6-4 al secondo riposo. Nell’ultima frazione di gioco, invece di spingere sull’acceleratore e chiudere l’incontro, il Sayaluca ha sfoderato tutta la sua passività, mentre il Malcantone accorciava le distanze con una deviazione di Andrea Involti e poi agguantava il pareggio con il giovane Carlo Briccola, sempre più pedina fondamentale del roster di coach Schuler. Nel frattempo, anche il portiere Diego Zappa è salito in cattedra uscendo alla distanza e chiudendo il parziale del terzo tempo con zero reti subite. A poco più di un minuto dal termine, la maggiore pressione offensiva ha premiato i padroni di casa che con il tiro al volo di Axel Leone, perfettamente imbeccato da Reto Bernasconi, hanno conquistato i tre punti in palio. Andrea Involti ha poi abbellito il punteggio sull’8-6 finale a porta sguarnita. Frustrante, anche per il pubblico, vedere la capolista Sayaluca dare il peggio di sé, quando manca ormai solo qualche settimana all’inizio dei playoff per il titolo. «Girano le scatole a te, figurati a me – ammette un inconsolabile coach Renzo Ricci –. Sono profondamente deluso dalla prestazione della squadra, non è così che si affronta una partita per ottenere il primo posto».
Sorpreso anche coach Kevin Schuler del Malcantone: «Il Sayaluca mi è parso spento, ma il ritmo in generale è stato piuttosto basso. Complimenti a Diego Zappa che ha salvato il punteggio nel finale». Purtroppo, anche la prestazione degli arbitri, a cui è mancata una linea solida di condotta, viziata da alcune sviste grossolane, è stata insufficiente. C’è solo da sperare che la federazione svizzera riesca a correggere il tiro entro l’inizio dei playoff.
Sabato sulla pista del Buix, il Malcantone non è riuscito a dare continuità al suo buon momento e nonostante una prestazione di tutto rispetto si è fatto superare da una squadra giurassiana più decisa, che nel secondo tempo è riuscita a mettere un’ipoteca sulla vittoria finale, grazie ancora una volta a un imperiale Arthur Pouilly, vera spina nel fianco della difesa ticinese. Jan Von Ritter e Carlo Briccola hanno intavolato la rimonta, ma il Buix ha resistito fino alla fine conquistando i tre punti sul punteggio finale di 5-3. A una partita dal termine della stagione regolare il Malcantone è quarto a pari merito con il Buix, che però ha una peggior differenza reti. Axel Leone, uomo partita contro il Sayaluca, è uno di quei giocatori che da quando ha puntato sull’inline hockey ha fatto i progressi maggiori. «La determinazione, il sostegno dei miei compagni di squadra e del mio allenatore mi hanno permesso di crescere – dice Leone, da cui voglio sapere come si spiega questa forza mentale, ormai più volte dimostrata, di tutto il collettivo del Malcantone versione 2024 –. È l’unità del gruppo e la capacità di spronarci l’un l’altro che ci hanno permesso di raggiungere i nostri primi obiettivi della stagione. Facciamo parte di una famiglia e non di una semplice squadra».
In Lnb, il Capolago si è guadagnato l’accesso ai playoff battendo davanti al proprio pubblico i Novaggio Twins. Dopo un inizio al rallentatore, sinonimo di 1-2 per gli ospiti, i Flyers di Capolago si sono svegliati, finendo per dominare l’avversario e andando in rete con regolarità, non concedendo più nulla ai Twins. Risultato finale 7-2 e 3 punti che piazzano il Capolago al settimo posto in classifica, mentre il Novaggio finisce la stagione regolare al sesto posto. Sabato 21 settembre, per i quarti di finale dei playoff per la promozione in Lna, il Capolago sarà impegnato sulla pista del Gerlafingen, mentre il Novaggio su quella dell’Ajoie. Sulla carta le nostre ticinesi partono svantaggiate, ma a noi piacciono le sorprese.
In Prima lega continua il momentaccio dei Rangers di Lugano, che per avere la meglio del fanalino di coda del Malcantone II hanno dovuto ricorrere ai supplementari. Appena due giorni dopo sono stati sconfitti con un sonoro 8-0 dal Lenzburg. Un punto nelle ultime quattro partite, questo il magro bottino che rende i playoff ormai una chimera. Lo stesso Lenzburg ha faticato, invece, a sconfiggere il Malcantone II realizzando la rete del 7-6 a meno di due minuti dal sessantesimo. I Paradiso Tigers sono tornati con la coda tra le gambe dalla doppia trasferta oltralpe. Laupersdorf e Langnau hanno avuto gioco facile battendo i ticinesi rispettivamente per 10-2 e 9-3. I playoff sono sfumati, ma i playout matematicamente evitati.
Nella categoria mini, i Capolago Flyers di Nicolas Bosisio si sono laureati campioni ticinesi con un impressionante curriculum di 14 vittorie e una sconfitta. Novaggio, Sorengo e Vedeggio si contendono il secondo posto sinonimo di accesso alle finali svizzere mini a Buix, che si terranno dal 5 al 6 ottobre 2024.
Riflettori puntati sulla Nazionale svizzera di Roy Bay, che da venerdì 20 a domenica 22 settembre 2024 sarà impegnata sulla pista di Amstetten, Austria, per cercare di riportare lo scettro europeo in Svizzera. Germania e Danimarca sono le avversarie più temute, ma Roy Bay è fiducioso: «I ragazzi sono sereni. Abbiamo un bel gruppo e andiamo a divertirci senza alcun tipo di pressione, visto che abbiamo una squadra rivoluzionata».
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