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La quinta Olimpiade per un altro acuto. ‘Punto alla medaglia’

A 38 anni, Nino Schurter figura ancora tra i candidati a un posto sul podio di Parigi 2024. ‘E se de dovesse essere la giornata perfetta...’

Con l’oro vinto otto anni fa a Rio
(Keystone)
12 luglio 2024
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Nella sua bacheca fa già bella mostra di sé un set completo di medaglie olimpiche, oltre ai dieci titoli mondiali. Ma Nino Schurter non è ancora appagato, e guarda all'appuntamento di Parigi con occhi di chi vorrebbe aggiungere un'altra medaglia al palmarès. Il 38enne grigionese, il biker più titolato della storia, alla vigilia del suo quinto gettone olimpico figura infatti ancora una volta tra candidati al podio. Qual è il segreto di un successo così longevo? «Una delle cose più importanti è trovare il giusto equilibrio e concedersi il tempo necessario per recuperare dopo ogni sforzo. In questi anni ci sono riuscito in modo molto soddisfacente. Sono riuscito a pianificare l'intera stagione in modo che potessi avere ogni volta il tempo per tirare il fiato», spiega il diretto interessato.

Questo esercizio di bilanciamento, però, a 38 anni è ancora più difficile: in quale ambito si fa sentire maggiormente il peso degli anni? «Lo avverto in particolare nel sonno. Quando ad esempio mi alleno duramente, la qualità del mio sonno non è più la stessa di prima. Il recupero delle energie non è più così immediato, ragion per cui devo prestare particolare attenzione a questo aspetto. Non so se in passato l'ho trascurato, ma ora ho capito fino a che punto un buon riposo è importante per rigenerare le forze. Col passare degli anni questo diventa un punto essenziale».

Con Parigi, saranno cinque le edizioni dei Giochi a cui hai preso parte. Con che spirito li affronterai? «Provo una gioia immensa e sono estremamente riconoscente di ciò. Quando ripenso a Pechino (2008), ho l'impressione che sia passato solo poco tempo da allora, anche perché sono ancora ai massimi livelli e parto con concrete chance di medaglia. E invece sono trascorse altre tre edizioni...». Verosimilmente, quelle parigine, saranno a ogni buon conto pure le tue ultime Olimpiadi... «Andasse diversamente sarei il primo a esserne stupito. Per i Giochi di Los Angeles avrei 42 anni, e realisticamente parlando non penso proprio di esser presente». E anche l'ultima stagione? «Per ora mi diverto ancora, e anche i risultati non mancano: sono ancora in grado di competere per la vittoria. Finché avrò piacere nel farlo, andrò avanti. Quanto? Ancora non lo so».

Quali sono le sensazioni alla vigilia di Parigi 2024? «Sapendo che sarà la mia ultima volta, mi godo fino in fondo le emozioni che ti dà un appuntamento del genere». Emozioni ma anche risultati: non sarai il favorito per l'oro, ma per una medaglia sì... «L'obiettivo è chiaramente il podio, e se non dovessi riuscirci sarebbe un po' una delusione. Penso che se tutte le cose gireranno nella maniera giusta, posso ancora ambire anche al titolo. Sono però anche consapevole che nel mio caso tutto dipende dal tipo di giornata che avrò al momento della gara».