Dopo il bronzo di Seifert alle parallele, la delegazione elvetica non riesce a confezionare l'exploit nella prova a squadre degli Europei
Dopo un sabato da incorniciare agli Europei di Rimini, dove Noè Seifert era balzato agli onori delle cronache mettendosi al collo il bronzo alle parallele (e per il 25enne argoviese si trattava del primo podio in un grande appuntamento internazionale), la domenica non riserva soddisfazioni alla delegazione rossocrociata. Infatti, dopo aver brillato nelle qualificazioni – quando aveva staccato il quarto posto, con un totale di 249,194 punti – lo stesso Seifert in compagnia di Christian Baumann, Taha Serhani e di Luca e Matteo Giubellini si è dovuto accontentare dell’ottavo e ultimo piazzamento nella prova a squadre. Il quintetto elvetico non ha molto da recriminare, perché per arrivare sul podio bisognava comunque superare quota 252 punti (ben più dei 245,359 accumulati in finale), sta di fatto che il risultato è comunque piuttosto deludente per la Svizzera, che l’anno scorso ai Mondiali di Anversa – con la stessa squadra per quattro quinti – aveva ottenuto un brillante quinto posto, sinonimo di qualificazione olimpica.
La prova a squadre romagnola se l’è aggiudicata l’Ucraina con 255,762 punti, che si è lasciata alle spalle la Gran Bretagna (255,429) e l’Italia (252,260).