La decisione è stata presa all'unanimità. Avanza il progetto per Giochi decentralizzati nelle quattro regioni elvetiche e con infrastrutture già esistenti
Il primo passo è stato formalmente compiuto. Riunito a Ittigen, il Parlamento dello sport ha deciso all'unanimità di portare avanti i piani per la candidatura svizzera alle Olimpiadi invernali del 2030 o 2034. Il risultato unanime del voto non è certo una sorpresa. Solo una volta in passato – quando si trattava del museo di storia dello sport a Basilea – il Parlamento dello sport non ha votato a favore della proposta di Swiss Olympic. Solo un anno fa, in occasione dell'ultima riunione del parlamento, i piani per una futura candidatura svizzera ai Giochi sembravano utopici e irrealistici. Il radicale cambiamento di rotta è avvenuto perché il comitato olimpico internazionale (Cio) sta pianificando le future Olimpiadi invernali con un nuovo concetto. Grazie alle nuove condizioni quadro, tra le candidate ci sarà pure la Svezia.
Lo studio di fattibilità per le Olimpiadi invernali in Svizzera a partire dal 2030 prevede giochi decentralizzati, su impianti esistenti, in tutte e quattro le regioni linguistiche e finanziati in gran parte da privati. Secondo Swiss Olympic, due terzi degli svizzeri sono favorevoli a questa nuova visione. Urs Lehmann, presidente della federazione di sci e copresidente della candidatura olimpica svizzera, ha stilato un bilancio degli ultimi otto mesi. Alla fine di marzo, il Cio ha "ispirato" la delegazione svizzera con il nuovo modello che è diventato il "game changer" per sperare di rivedere in Svizzera i cinque cerchi olimpici dopo tutte le delusioni degli ultimi 75 anni (dai Giochi invernali di St. Moritz del 1948). «Il 95% dell'intera infrastruttura per le Olimpiadi invernali è già pronta», ha sottolineato Lehmann.
Già prima del voto sulle Olimpiadi, la ministra dello sport, Viola Amherd, si è espressa davanti al parlamento in toni molto positivi: «I Giochi invernali in Svizzera sarebbero un enorme stimolo per il nostro Paese. Sono convinta che il concetto svizzero rappresenti un'opportunità per aprire nuove strade, con Giochi più modesti che utilizzano strutture e infrastrutture esistenti».
Cosa succederà dopo il "sì" del Parlamento dello sport svizzero? La prossima settimana o all'inizio di dicembre, dopo uno studio di fattibilità, il Cio deciderà se il progetto svizzero sarà ammesso alla fase di dialogo. Anche Svezia e Francia sono interessate ai Giochi invernali del 2030. Il dialogo con le associazioni interessate dovrebbe concludersi in primavera. I Giochi invernali del 2030 e del 2034 saranno assegnati congiuntamente la prossima estate. Salt Lake City è la chiara favorita per i Giochi del 2034.