RUGBY

L'Irlanda all'esame degli All Blacks

Tra sabato e domenica i quarti di finale della Coppa del mondo, con i francesi padroni di casa che affronteranno il Sudafrica campione in carica

(Keystone)
11 ottobre 2023
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Nessuna sorpresa, o quasi, ai Mondiali di rugby in corso di svolgimento in Francia: a parte Scozia e Australia, tutte le principali nazioni si sono qualificate per i quarti di finale in programma tra sabato e domenica.

Le prime quattro del ranking mondiale – Irlanda, Francia, Sudafrica e Nuova Zelanda, nell'ordine – hanno superato la fase a gironi senza problemi, infliggendo agli avversari alcune memorabili sconfitte. Di questo quartetto di pretendenti al trofeo Webb-Ellis, gli irlandesi sono stati quelli che hanno impressionato di più, sia nella finale iniziale contro gli Springboks (13-8), campioni del mondo uscenti, sia nella lezione di rugby impartita sabato agli scozzesi (36-14). Sostenuti da un gran numero di tifosi, i compagni di Johnny Sexton, direttore d'orchestra di una squadra perfettamente oliata, non sono mai sembrati così ben messi per riuscire finalmente a superare lo scoglio dei quarti di finale di una Coppa del mondo.

Dovranno però guardarsi dagli All Blacks, che si sono ripresi dopo aver subito la loro prima sconfitta in assoluto in una partita di girone a un Mondiale (27-13 contro la Francia). La Nuova Zelanda è stata di gran lunga la squadra che sin qui ha attaccato meglio, con una media di oltre 60 punti e quasi 10 mete a ogni uscita.

Incertezza di Dupont

Come la squadra del Trifoglio, anche i Bleus hanno vinto le prime quattro partite. Sostenuta dai suoi tifosi, dal suo scorer seriale Damian Penaud (sei mete) e da un Thomas Ramos affidabile come sempre nel mettere l'ovale in mezzo ai pali, la squadra francese è proprio dove ci aspettavamo che fosse. L'unica grande incertezza è rappresentata dal livello di forma del capitano Antoine Dupont, un mese dopo aver subito una frattura al volto. Soprattutto perché i francesi si troveranno di fronte una delle squadre fisicamente più imponenti del rugby mondiale, il Sudafrica, che non esita a schierare fino a sette avanti in panchina.

Gli Springboks hanno migliorato il loro gioco dopo la vittoria a sorpresa del 2019, grazie soprattutto al profilo più creativo dell'apertura Manie Libbok. Ma l'imprecisione di quest'ultimo nei calci piazzati potrebbe spingere lo staff sudafricano a reintegrare Handré Pollard, richiamato durante il torneo dopo essere stato inizialmente escluso per infortunio.

Galles outsider

Inghilterra e Galles hanno seguito percorsi paralleli negli ultimi mesi dopo aver licenziato, durante l'inverno, i rispettivi allenatori, Eddie Jones e Wayne Pivac. I loro successori, Steve Borthwick e Warren Gatland, non sono stati in grado di cambiare immediatamente le cose, con un Torneo delle Sei Nazioni disastroso e amichevoli di preparazione poco convincenti. Sebbene prima dell'inizio della Coppa del Mondo ci fossero dubbi sulla loro capacità di raggiungere la fase finale, le due formazioni britanniche hanno concluso i loro gironi vincendo tutte le partite. Ora sono solide candidate per l'accesso alle semifinali, nella parte più abbordabile del tabellone. I loro prossimi avversari, Figi e Argentina, nelle ultime settimane hanno seguito traiettorie opposte. Dopo aver perso per un soffio contro il Galles (32-26) e aver fatto scalpore contro l'Australia (22-15), i figiani hanno preso una bella batosta nell'ultima sfida della fase a gironi con una sconfitta contro il Portogallo (24-23) e si sono qualificati solo grazie a un bonus difensivo. Gli argentini hanno iniziato male la competizione, perdendo contro l'Inghilterra (27-10) dopo aver giocato in superiorità numerica per gran parte dell'incontro. Da allora, però, hanno ritrovato il loro slancio in attacco, come dimostra la prestazione sfrenata contro il Giappone (39-27) di domenica. Dovranno confermarsi nei quarti di finale contro il Galles, che parte leggermente favorito.