Il Verbano vuole riscattare la difficile scorsa stagione, con un nuovo presidente, Davide Bacciarini, e un nuovo coach, Nico Eberli: ‘Obiettivo salvezza’
Con i sedicesimi di Coppa, sabato contro il Turgovia, e la prima giornata di campionato domenica contro il Reinach, entra nel vivo la stagione Verbano. Quella ai nastri di partenza è una stagione ricca di novità per i gordolesi, a partire dal nuovo comitato, diretto dall’ex portiere Davide Bacciarini: «Al termine della scorsa stagione c’è stata una piccola rivoluzione interna, abbiamo ricostituito un unico gruppo di lavoro, rimanendo sempre sotto il cappello della Sag Gordola – spiega Bacciarini –. Abbiamo accorpato i diversi gruppi che fino all’anno scorso si occupavano della prima squadra e del settore giovanile, mentre adesso abbiamo una struttura portante di quattro persone, tra le quali ci siamo distribuiti i compiti principali. Siamo al lavoro da quattro mesi, inoltre stiamo cercando altre persone che si aggiungano perché il lavoro da fare è molto. Abbiamo sistemato subito le questioni più urgenti per la nuova stagione e adesso stiamo aggiungendo tutto il contorno, comunque indispensabile. Abbiamo trovato diversi punti in cui le posizioni andavano a sovrapporsi e, visto che la gente disposta a dare una mano è sempre poca, non volevamo perdere energie con doppioni, che con i due settori divisi erano invece necessari. È stato un processo relativamente lungo, iniziato già a ottobre 2022, si è dovuta analizzare ogni posizione, prima di trovare la soluzione definitiva, con l’unione delle forze, cosa che all’inizio non era scontata».
Che situazione societaria avete trovato? «Abbiamo trovato una buona struttura, abbiamo già potuto aggiungere alcune persone all’organico societario, ci siamo fissati degli obiettivi di crescita ambiziosi. Avere una squadra in Lnb richiede certi requisiti, non legati solo alla prima squadra. Bisogna per esempio garantire il ricambio generazionale, ecco perché ci vuole una struttura unica, non dobbiamo essere una squadra di B, ma una società di B, solo così possiamo essere competitivi con i club svizzero tedeschi, che a livello societario e di risorse sono avanti rispetto a noi».
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Davide Bacciarini, dalla porta alla scrivania
Un’altra novità attiene però allo staff tecnico, che sarà ora diretto da Nico Eberli, che prende il testimone di Jarmo Eskelinen: «Abbiamo uno staff molto completo, formato da una decina di componenti – esordisce il 34enne –, era una delle condizioni che avevo posto fin dalla prima telefonata con ‘Bacc’, essendo alla prima esperienza in Lega Nazionale, avere uno staff così completo è un’eccezione in Lnb. Mi affiancano mio fratello Orfeo, Simone Barra, entrambi con esperienza nella prima squadra del Verbano e in panchina, e Giada Intraina, ex giocatrice di Lna con la Sum Mendrisiotto e Zugo. Dalla Svezia ci assiste pure Joakim Bååth, che svolgerà con noi dei blocchi di allenamento e ha appena concluso il primo di due settimane. Non sarà sempre presente, ciò che gli permetterà di vedere con maggiore chiarezza i miglioramenti. Inoltre è molto competente dal punto di vista tattico, umano e con una gamma di esercizi vastissima. La nostra idea è quella di sfruttarlo per questioni tattiche ed esercizi mirati. A livello sportivo il nostro obiettivo è sicuramente la salvezza, poi ben venga tutto ciò che arriva in più. Dopo la scorsa, difficilissima stagione (salvezza al playout contro l’Altendorf, ndr), speriamo di arrivarci più tranquillamente, attraverso i playoff. Le premesse sono buone, ma il livello di B è attualmente molto alto e aumenta di stagione in stagione. In estate abbiamo lavorato fortissimo, abbiamo un buon gruppo, come numero, qualità e ambiente in squadra. Come staff siamo un po’ alle prime armi a questo livello, per cui in questo momento è difficile dire a che punto ci troviamo, saranno le prime partite a darci delle risposte più precise. Abbiamo svolto tornei di preparazione e amichevoli, con dei buoni risultati, le vittorie fanno bene, ma le indicazioni estive non sempre trovano conferma in campionato. La rosa è fortunatamente rimasta molto simile a quella dell’anno scorso, leggermente più ampia con qualche giovane innesto. Abbiamo anche riconfermato tre stranieri, Peltola, Nordh e Siira. La rosa è dunque completa e competitiva. Immagino che ci saranno due o tre squadre più forti delle altre, ma prevedo, come l’anno scorso, un campionato molto equilibrato».
Con che spirito affronta questa nuova avventura? «Sapevo da sempre che prima o poi avrei voluto allenare nuovamente, funzione che avevo già svolto fino ai 22-23 anni. Poi sono sempre rimasto nel mondo dello sport. Poi però negli ultimi anni non ho più potuto proseguire, per questioni professionali, ora la situazione si è stabilizzata ed era il momento di cogliere l’occasione, sapendo anche chi fa parte del comitato, com’è strutturato il nuovo Verbano e chi sono i giocatori. Per me è una sfida, ho forse un po’ di pressione in più rispetto ai giocatori. Sono convinto che possiamo lavorare bene e adesso siamo ben rodati. Spero di rimanere per tanto tempo, anche se nello sport non si sa mai».
Bacciarini aggiunge che «non è il fatto di comunicare in italiano che ci ha fatto propendere per un allenatore ticinese, ma è un’occasione che abbiamo sfruttato con piacere. Bååth non sarà a disposizione solo della prima squadra, ma anche delle giovanili, sarà un supporto e un formatore, oltre che per i giocatori, per tutti i nostri allenatori, che tendono a rimanere in società più a lungo. I nostri allenatori ticinesi hanno già una buona base e per la loro volontà di mettersi in gioco si meritano un supporto».
Sulla preparazione interviene invece il capitano Matteo Bosia: «La preparazione è stata buona e professionale, rispetto agli anni scorsi è stata diversa, anche perché diretta dallo staff al completo, mentre prima Jarmo in estate era in Finlandia. Abbiamo anche avuto la possibilità di allenarci in palestra, i risultati li vediamo e sono sicuramente di buon auspicio. I primi turni di Coppa contro squadre di categoria inferiore ci hanno permesso di capire a che punto siamo, mentre la partita di sabato sarà sicuramente una bella esperienza e una sorta di premio di inizio stagione. Abbiamo una squadra molto giovane, forse a livello di esperienza in B ci manca qualcosa rispetto agli altri, per cui le prime partite saranno un buon indicatore di quali aspetti dovremo allenare. Per me è una situazione particolare perché l’anno scorso non ho potuto giocare a causa di un infortunio e quest’anno mi ritrovo un allenatore che conosco da una vita, il mio ruolo sarà anche quello di essere un supporto per lo staff».
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Il rientrante capitano Matteo Bosia
Un ruolo di primo piano dovranno giocoforza assumerlo anche gli stranieri, tra cui il difensore finlandese Joni Peltola: «È la mia quarta stagione ormai al Verbano, è ovvio che la vita in Ticino mi piaccia, altrimenti non sarei già più qui da un pezzo. L’italiano riesco a leggerlo, ma parlarlo è ancora difficile. La squadra è come una seconda famiglia per me quindi è sempre un piacere tornare qui per una nuova stagione. Non vedo l’ora d’iniziare, l’anno scorso è andato tutto storto, tra infortuni e altro, forse c’erano troppe attese dopo il quarto posto dell’anno precedente, per cui quest’anno sarà più semplice da quel punto di vista. È sicuramente una buona cosa che anche Nordh e Siira conoscano già la squadra. Il mio ruolo è cambiato negli ultimi anni, prima ero un attaccante e dovevo principalmente segnare, adesso devo guidare tutta la linea».
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Quarta stagione a Gordola per Joni Peltola
L’appuntamento è dunque alla Caserma di Losone, sabato alle 19 e domenica alle 19.30.