La Corte dei conti francese ritiene che andranno ancora fatti degli sforzi, mentre ‘permangono incertezze sul livello finale delle risorse’
Il budget dei Giochi olimpici di Parigi era sottostimato. A dirlo è un rapporto della Corte dei conti francese, secondo cui da qui all'estate dell'anno prossimo, quando andrà in scena la trentatreesima edizione delle Olimpiadi estive (dal 26 luglio all'11 agosto del 2024), per completare il finanziamento dell'appuntamento sportivo più imponente al mondo saranno necessari «ulteriori sforzi di ottimizzazione».
Stando alla Corte dei conti, i due terzi dell'aumento del budget (passato a 4,4 miliardi di euro alla fine dell'anno scorso) «non sono il risultato di una deriva gestionale o di modifiche sconsiderate al progetto, ma di un'evidente sottostima del budget di candidatura e di un'incomprensibile mancanza di comprensione della complessità delle specifiche Comitato olimpico internazionale». Nel frattempo, la revisione del budget (aumentato di 400 milioni di euro, in parte dovuti all'inflazione) da parte del Comitato organizzatore «è stata effettuata in modo trasparente e rigoroso, con un forte coinvolgimento dello Stato». Stato francese che, tra l'altro, si fa garante in caso di buchi da coprire al termine dei Giochi, e a cui gli organizzatori dei Giochi parigini debbono presentare ogni mese una relazione sui bilanci, sugli esiti delle gare d'appalto, su eventuali rischi e su altre cose ancora.
Nonostante questi sforzi, i magistrati della Corte dei conti ritengono che «saranno necessarie ulteriori misure di riduzione degli standard dei servizi per garantire l'equilibrio finale del bilancio», rilevando che «permangono sostanziali incertezze sul livello finale delle risorse».