COSE DELL’ALTRO MONDO

Hill e Jefferson pronti a sfatare il tabù dell’Mvp

Mai un ricevitore ha vinto il titolo di miglior giocatore della stagione, quest’anno potrebbe accadere. Incredibile finale tra Buffalo e Minnesota

15 novembre 2022
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Che il football sia lo sport di squadra per antonomasia, nel quale un’azione va a buon fine solo e soltanto se tutte le tessere degli undici uomini in campo si allineano alla perfezione, è cosa nota. È tuttavia innegabile che tra i 53 giocatori di un roster vi sia un "primus inter pares", di norma il quarterback, l’uomo al quale è affidata la leadership in campo. Un’importanza fondamentale, riconosciuta anche da chi ha il compito di assegnare il titolo di Mvp (miglior giocatore) della stagione. Se scorriamo l’albo d’oro a partire dal 1966 (anno della fusione tra Nfl e Afl), scopriamo che in 56 stagioni il premio di Mvp è stato assegnato ben 42 volte a un quarterback. C’è chi ne ha fatto incetta, come Peyton Manning (5), Aaron Rodgers (4, tra cui quelli degli ultimi due anni), Tom Brady e Brett Favre (3), Steve Young e Joe Montana (2), gli altri 26 lo hanno vinto una volta sola in carriera. Nel nuovo millennio, soltanto in quattro occasioni il riconoscimento non ha premiato un "signal caller" e in quel caso è stato assegnato a un runner (Marshall Faulk, Shaun Alexander, LaDainian Tomlinson e Adrian Peterson). In tutto l’albo d’oro figurano appena tre giocatori di altri ruoli: Lawrence Taylor (linebacker, 1986), Mark Mosley (kicker, 1982) e Alan Page (defensive tackle, 1971). Nonostante la Nfl sia diventata una "passing league", non c’è nemmeno un ricevitore. Quest’anno il tabù potrebbe essere sfatato, perché a metà stagione vi sono due wide receiver che il premio lo meriterebbero: Tyreek Hill (Miami) e Justin Jefferson (Minnesota). Il primo ha totalizzato finora 1’148 yarde, 4 touchdown, 20 ricezioni da +20 yarde e 4 da +40, mentre il secondo ha raggiunto le 1’060 yarde, 4 Td, 18 ricezioni da +20 e 5 da +40.

Nell’ultimo weekend il protagonista è stato Jefferson. Con 193 yarde in 10 ricezioni ha trascinato Minnesota a una clamorosa vittoria a Buffalo, in quello che potrebbe essere stato un antipasto del Super Bowl. Il finale di partita merita di essere raccontato. In ritardo 27-10 a 1’56’ dalla fine del terzo quarto e 27-17 dieci secondi dopo, a 50" dal 60’, sul 27-23, i Vikings sono stati fermati al quarto down a una yarda dalla meta. Sembrava tutto deciso, invece nell’azione seguente lo scambio tra il centro e Allen è andato male e Kendricks ha ricoperto il fumble per l’inaspettato sorpasso (27-30). Game over? Niente affatto. In 49" Buffalo è arrivata a distanza di field-goal e a 5" dal termine ha pareggiato con un calcio di Bass. Tutti all’overtime, con il calcio da tre punti di Joseph per Minnesota e l’intercetto di Allen in end zone da parte di Peterson che ha messo fine a quella che viene già definita la partita dell’anno.

NATIONAL FOOTBALL LEAGUE

Decima giornata: Carolina - Atlanta 25-15. Tampa Bay - Seattle 21-16. Buffalo - Minnesota ot 30-33. Chicago - Detroit 30-31. Kansas City - Jacksonville 27-17. Miami - Cleveland 39-17. NY Giants - Houston 24-16. Pittsburgh - New Orleans 20-10. Tennessee - Denver 17-10. Las Vegas - Indianapolis 20-25. Green Bay - Dallas ot 31-28. LA Rams - Arizona 17-27. San Francisco - LA Chargers 22-16. Philadelphia - Washington 21-32

Undicesima giornata: Green Bay (4-6) - Tennessee (6-3). Atlanta (4-6) - Chicago (3-7). Baltimore (6-3) - Carolina (3-7). Buffalo (6-3) - Cleveland (3-6). Houston (1-7-1) - Washington (5-5). Indianapolis (4-5-1) - Philadelphia (8-1). NY Jets (6-3) - New England (5-4). LA Rams (3-6) - New Orleans (3-7). NY Giants (7-2) - Detroit (3-6). Denver (3-6) - Las Vegas (2-7). Minnesota (8-1) - Dallas (6-3). Pittsburgh (3-6) - Cincinnati (5-4). LA Chargers (5-4) - Kansas City (7-2)