CICLISMO

Stefan Küng fra delusione e motivazione in vista di domenica

‘Smaltita la rabbia per il mancato successo a cronometro, sono di nuovo in grande forma e la prova in linea non mi spaventa’

19 settembre 2022
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Deluso per aver mancato di pochissimo domenica il titolo mondiale a cronometro, Stefan Küng non intende comunque piangersi addosso e già pensa alla corsa iridata su strada di domenica prossima, che si disputerà ovviamente sempre a Wollongong, in Australia. Ben conscio dei suoi mezzi – e dunque delle grandi chance che aveva di laurearsi finalmente Re mondiale delle gare contro il tempo – il turgoviese aveva puntato moltissimo sulla prova di domenica scorsa, da cui è uscito battuto per soli 2"95 dal vincitore, il norvegese Tobias Foss. E proprio per questo la sua delusione, a caldo, era stata enorme.

Presto però, smaltita la rabbia, Küng ha detto di non avere nulla da rimproverarsi, di aver dato tutto e di essere subito andato a consultare i dati e i valori relativi alla sua prestazione lungo i 34,2 km della crono iridata. «Alcuni avversari sono stati più forti di me nel finale, tutto qui», ha detto l’elvetico, aggiungendo... «Ho perso davvero molto fra l’ultimo intermedio e il traguardo; il cronometro non mente, vince il più veloce». Benché all’arrivo la delusione fosse evidente («Non ho vinto l’argento, ho perso l’oro»), il ventottenne si è presto ripreso, ripromettendosi di ritenere solo le cose positive emerse dalla gara di domenica, fra cui la consapevolezza di poter ulteriormente migliorare, di anno in anno. E dunque, al contrario di quanto si potesse temere, continuerà ad allenarsi assiduamente anche a cronometro, certo di aver disputato una delle sue migliori gare contro il tempo.

Quando passò professionista, lo svizzero era considerato soltanto uno specialista del cronometro e dunque fu immediatamente paragonato a Fabian Cancellara, un confronto che ha reso più difficile la sua crescita agonistica. Come il bernese – campione mondiale e olimpico contro il tempo – in realtà pure Küng non si è dimostrato solo uno specialista di questa disciplina, riuscendo invece a diventare un corridore sempre più completo: lo confermano il 3° posto alla Roubaix e il 5° al Fiandre della scorsa primavera. Avrebbe anche potuto vincere il Tour de Suisse, se non avesse contratto il Covid. Küng non sarà un fuoriclasse del calibro di Pogacar, Van Aert o Evenepoel, ma nei giri brevi la sua costanza e la sua polivalenza lo rendono un credibile candidato al successo finale. E qualche chance il turgoviese ce l’ha pure per la gara mondiale in linea prevista domenica prossima, benché il Ct Albasini non abbia ancora deciso coi 6 corridori svizzeri la tattica da adottare. Küng, che su strada ha già vinto il bronzo mondiale nel 2019, non nasconde la sue ambizioni. «Sono in grande forma, e non ho svolto la preparazione solo in funzione della prova a cronometro, nelle gambe ho certamente i 267 km della prova in linea. Ad ogni modo, se fossi sicuro nel 2024 di vincere i Mondiali di Zurigo e le Olimpiadi, quest’anno potrei anche accontentarmi di chiudere secondo o terzo!».