Stefan Küng battuto solo da Foss nella cronometro iridata, Marlen Reusser è terza
I Mondiali di ciclismo in Australia si sono aperti con due medaglie per la Svizzera nelle cronometro élite, quella d’argento di Stefan Küng tra gli uomini e quella di bronzo di Marlen Reusser tra le donne.
Küng si è fermato a 2"95 dal vincitore a sorpresa del titolo, il norvegese Tobias Svendsen Foss (normalmente in forza alla Jumbo-Visma), che quest’anno al Giro aveva ottenuto un modesto ottavo rango nell’ultima cronometro. Al terzo posto si è classificato il recente vincitore della Vuelta, il belga Remco Evenepoel.
Per l’elvetico è una nuova beffa, dopo quella degli Europei quando era stato battuto di trentadue centesimi da Bissegger, visto che oltretutto ai 24,5 km (su un percorso di 34,2) vantava 12" di vantaggio sul norvegese. «Potrei piangere e non di gioia – conferma il turgoviese della Groupama-Fdj –, ultimamente sono sempre vicino all’oro, ma c’è sempre qualcuno in grado di battermi». Dal canto suo Foss considera la sua «una gara perfetta», capace di non cedere negli ultimi chilometri, a differenza dello svizzero. Per Küng si tratta comunque della terza medaglia in carriera ai Mondiali su strada, dopo quelle del 2019 nella gara in linea e del 2020 a cronometro.
Il campione europeo Stefan Bissegger ha invece accumulato un ritardo di 46"81 dal vincitore e di 37" rispetto al podio, accontentandosi della quinta posizione. Peggio di lui ha fatto il duplice campione in carica (e bronzo europeo), Filippo Ganna: l’italiano si è classificato in settima posizione a 56".
La gara femminile ha visto invece la 30enne bernese Marlen Reusser salire sul gradino più basso del podio, a 41" dalla vincitrice, l’olandese Ellen Van Dijk. Tra le due si è piazzata la padrona di casa Grace Brown, con un distacco di 29". Van Dijk si è così presa la rivincita su Reusser, che l’aveva battuta agli Europei di Monaco di Baviera dello scorso agosto, dove aveva conquistato la medaglia d’oro con un vantaggio di sei secondi. In ambito iridato questa è invece la terza medaglia consecutiva per l’elvetica, dopo gli argenti del 2020 a Imola e dell’anno scorso (quando si era messa al collo l’argento anche ai Giochi olimpici di Tokyo) nella Fiandre. «Sono felicissima di questo risultato, viste le difficoltà che ho avuto in fase di preparazione negli ultimi mesi – si rallegra Reusser –, inoltre il percorso era complicato».
La seconda svizzera in gara, la grigionese Elena Hartmann, è stata vittima di due cadute che l’hanno relegata in ventiseiesima posizione, a cinque minuti dal tempo di Van Dijk.