La Croazia ci porta a spasso: finisce 84-53

Nulla da fare per la nostra nazionale contro la Croazia. Gli slavi hanno una forza che neanche ci sogniamo, con giocatori di Nba ed Eurolega che, pur senza snobbarci, ma anche senza forzare, non ci han lasciato che le briciole: primo tempo a senso unico, con 6-0 iniziale e poi un 12-3 con una tripla di Kovac e 22-10 a fine quarto. Musica simile nel secondo quarto con parziali 39-17 al 7’ e 50-26 al 10’, per un risultato nel quarto di 28-16. Due dati: 27 rimbalzi a 10 per i croati, 53% al tiro contro il 30% dei nostri: abissi previsti, insomma.

Nel terzo quarto (20-15) i croati non si dannano l’anima e gli svizzeri trovano qualche recupero, con conseguenti contropiedi che producono punti dignitosi. Ma sono le pause croate alla base di questo prodotto, che porta comunque il risultato all’ultima pausa sul 70-41, prima di un ultimo quarto in scioltezza senza patemi d’animo né agonismo sfrenato come si conviene quando i divari tecnici e fisici sono tanto elevati: 14-12 il parziale, per 31 punti di scarto sul 84-53, con i croati che hanno l’U23 in campo.

Una Svizzera volenterosa, che ci ha messo tanta a energia ma contro una Croazia di questo spessore non ce n’è per nessuno. Aggiungiamoci che anche le situazioni gestionali hanno avuto il loro peso, e se pensiamo a Jurkovitz che si è dato infortunato a una caviglia e poi lo si è visto in campo con la squadra di 3x3 di Friburgo due giorni dopo, è il chiaro esempio di come non si conta nulla a livello dirigenziale. Poi ci possiamo raccontare tutte le storie da Cenerentola in poi, ma la Nazionale merita rispetto e i compagni che si sobbarcano i sacrifici pure.

Prequalificazioni Euro 2025, seconda giornata

Croazia - Svizzera (50-26) 84-53
Svizzera: Fofana 10 punti, Kovac 8, Kozic 6, Rocak 6, Zinn 7, Anabir 0, Kazadi 7, Kübler 2, Mbala 5, Zoccoletti 0, Le Sann

Classifica: 1. Croazia 2 partite/4 punti; 2. Polonia 3 (+33); 3. Svizzera 3 (-21); 4. Austria 2.

Giovedì 10 settembre: Polonia - Svizzera; Austria - Croazia.