Gioventù e Sport celebra il cinquantesimo anniversario organizzando a Tenero un campo per settecento giovani e inaugurando una nuova disciplina
In occasione del cinquantesimo anniversario di Gioventù e Sport – programma di promozione dell’Ufficio federale dello sport, fondato nel 1972 – anche il Centro sportivo di Tenero ha partecipato alla festa, accogliendo un campo del giubileo al quale hanno partecipato settecento ragazzi, da tutta la svizzera e dall’estero (anche con lo statuto di rifugiato), disabili compresi. Oltre a numerose attività sportive (affidate agli studenti della Scuola universitaria federale dello sport di Macolin), i giovani hanno potuto prendere parte anche a workshop dedicati a temi emergenti e sensibili come l’etica, la prevenzione, l’inclusione nello sport e l’uso dei mezzi di comunicazione. Erano inoltre previsti numerosi momenti conviviali, escursioni corso di cucina, attività circensi in collaborazione con il Teatro Dimitri e un atelier di prevenzione in collaborazione con Swiss Olympic e la federazione PluSport.
Ma non solo: è anche stata l’occasione per inaugurare una postazione per il parkour e lo street workout recentemente costruita nel centro sportivo locarnese.
Per l’occasione era presente anche Pierre-André Weber, responsabile degli sport per i giovani e per gli adulti presso l’Ufspo: «Con il programma Gioventù e Sport lo stato fornisce un sostegno finanziario ai club sportivi, per i campi sportivi e per la formazione dei monitori – ha dichiarato Weber –. G+S esiste ormai da cinquant’anni, iniziando con diciotto sport, ora le discipline nelle quali viene svolta promozione e formazione sono ormai una novantina (ottantacinque per la precisione), l’ultimo arrivato è il parkour, entrato a far parte delle discipline G+S a ottobre dello scorso anno e vedremo cosa offrirà nel prossimo futuro, ma è sicuramente uno sport in netta crescita. In questo modo G+S rimane giovane, sportiva e unica».
Julian Dutoit, responsabile del parkour in seno a Gioventù e Sport (e che con i colleghi Claudio Ceppi e Josua Ernst ha dato una dimostrazione pratica agli estasiati ragazzi riuniti sui prati di Tenero) è entusiasta della novità: «Avere questa infrastruttura è importantissimo, soprattutto per uno sport in forte crescita. È una postazione fantastica per iniziare questo sport, è adatta a bambini di tutte le età, siamo felici che sia arrivata e che sia stata aperta così velocemente».
Quanto è importante avere anche delle gare? «Per il pubblico è entusiasmante guardare le competizioni, che possono anche fungere da ispirazione per i più giovani per iniziare a praticare il parkour ed è fantastico che esistano, tuttavia non dovrebbero essere il punto centrale, in quanto la filosofia del parkour è quella di aiutarsi a vicenda, cercando di spingersi e per questo la concorrenza non è molto d’aiuto. Inoltre il parkour è un ottimo allenamento fisico, si utilizza tutto il corpo, c’è esplosività forza di gambe e del tronco».
Quali sono le prospettive per il parkour e come viene gestito? «Da circa cinque anni la partecipazione è in aumento e penso che i praticanti cresceranno ulteriormente nei prossimi dieci anni, grazie alla spinta di Gioventù e Sport, inoltre aiuta l’organizzazione che c’è dietro alla disciplina. Con Gioventù e Sport e la Federazione svizzera di Parkour cerchiamo di costruire tutta la piramide formativa, cercando nuovi monitori che possano diffondere la disciplina e di aumentare l’offerta per i novellini».
Infine il direttore del Centro sportivo di Tenero Bixio Caprara si è rivolto ai numerosi e giovani partecipanti al campo: «Da parte mia voglio ringraziare chi ha permesso di organizzare questa settimana, tra monitori, accompagnatori e tutti gli altri che hanno lavorato nei settori della cucina, delle pulizie e quant’altro».
In ottica futura invece, che utilizzo verrà fatto della struttura? «Come tutte le altre infrastrutture del Centro verrà messa a disposizione degli ospiti, per poterla usare bisogna chiedere l’autorizzazione, anche perché è necessario avere conoscenze in materia per evitare di farsi male, quindi ci dev’essere un monitore formato che possa insegnare ai ragazzi come praticare il parkour o lo street workout, quindi è una nuova disciplina di Gioventù e Sport, che come per le altre formerà i monitori, sarà possibile seguire dei corsi e i gruppi potranno venire qui e provare».
Intanto Tenero si conferma essere uno dei fulcri dell’attività sportiva in Svizzera… «Siamo nel cinquantesimo anniversario di Gioventù e Sport, il Centro sportivo nazionale della gioventù è quella parte dell’ufficio federale dello sport che si occupa dello sport giovanile, per cui era abbastanza normale organizzare innanzitutto questo campo nazionale e internazionale e secondariamente noi dobbiamo cercare di promuovere le nuove discipline, non le mode ma i trend, per cui essendo il parkour una nuova disciplina era normale che entrasse a far parte della nostra offerta».
Più offerta, significa più stimoli per praticare attività: «Abbiamo visto oggi durante la dimostrazione come i ragazzi la guardassero con grandi occhi, affascinati. L’obiettivo nostro è sempre quello di motivare i ragazzi a fare sport e movimento, l’importante è che tolgano le dita dal telefonino e si alzino dal divano, poi è uguale cosa facciano».