A Carcassonne il velocista dell’Alpecin precede Van Aert e Pedersen
Doveva essere la classica tappa per velocisti, tranquilla e monotona fino a poche centinaia di metri dal traguardo, e invece i 203 km fra Rodez e Carcassonne ci hanno regalato l’ennesima giornata divertente di questo Tour de France 2022, il più bello da molti anni a questa parte. La frazione, caratterizzata da temperature vicine ai 40 gradi, è stata vivacizzata da fughe, ritiri e cadute. Ad alzare le braccia al traguardo è stato il 24enne belga Jasper Philipsen (al quinto successo stagionale, e già secondo a Calais e terzo a Sonderborg), bravissimo a uscire al momento giusto dalla ruota del danese Pedersen, che chiude terzo. Secondo posto per Wout Van Aert, quest’anno davvero incontenibile e generosissimo. Forse troppo: non avesse speso troppe energie nella prima fuga di giornata – in compagnia di Politt e Honoré – il belga avrebbe forse vinto la volata. Nell’ultima settimana di gara dovrà gestire al meglio le forze, visto che è ormai uno dei pochi scudieri rimasti al servizio della maglia gialla Vingegaard. Il danese infatti domenica ha perso altri due uomini: dapprima Roglic, ritiratosi (come lo scorso anno) perché ormai stremato e fuori classifica, e poi Krujswijk, che in una caduta si è probabilmente fratturato una clavicola. Poco prima, come visto già in un altro paio di occasioni, gruppi di ambientalisti hanno cercato per protesta di fermare la corsa: gente sdraiata sull’asfalto e fumogeni accesi. Poco dopo, invece, è caduto anche Vingegaard, rovinando la bici e impolverando la sua maglia gialla, ma per fortuna senza farsi male. Ha comunque dovuto spingere a fondo per recuperare il tempo perduto.
La seconda fuga, uscita a 50 km dall’arrivo, ha visto protagonisti Alexis Gougeard (BB) – ripreso a 4 km dal traguardo – e Benjamin Thomas (Cofidis), che ha provato a resistere da solo, ma infine ha dovuto arrendersi 400 metri prima della meta, quando è stato fagocitato dai treni delle squadre dei velocisti. Mancato protagonista dello sprint è stato Michael Matthews, che merita però una citazione per il bellissimo successo colto nella tappa di sabato, forse il più bello della sua carriera, dedicato alla figlioletta adorata e giunto dopo che aveva svolto per i compagni un autentico lavoro da camallo. In classifica, il danese Vingegaard (Jumbo) comanda sempre con 2’22" sullo sloveno Pogacar. Dopo la terza e ultima giornata di riposo prevista lunedì, la carovana affronterà la prima di tre frazioni pirenaiche, 179 km da Carcassonne a Foix con 3 Gpm di prima categoria.